Pubblicato il 17 Dicembre 2020
Il settore turistico è stato tra i più danneggiati dalla crisi socio-sanitaria, ma grazie alle nuove tecnologie ha saputo resistere e risollevarsi
Il 2020 è stato un anno difficile per il settore turistico. L’Italia, una delle principali mete mondiali, ha assistito ad un vero e proprio crollo delle presenze, riscontrando un -30% di turisti nei mesi estivi. Nonostante, gli stranieri siano nettamente diminuiti, gli italiani hanno riscoperto tante località vicine e si sono dedicati al cosiddetto turismo di prossimità.
Capterra ha indagato sulla situazione, cercando di capire come si fossero mossi gli italiani e se avessero usato tecnologie emergenti per prenotare i propri viaggi e fare nuove esperienze. L’indagine ha preso in considerazione circa 1.015 consumatori italiani ed è stata svolta a fine settembre, quindi dopo l’estate 2020 e prima della seconda ondata.
- L'uso delle nuove tecnologie nel processo di prenotazione
- Sito web con sistema di prenotazione
- Turismo 4.0: la realtà aumentata
L’uso delle nuove tecnologie nel processo di prenotazione
Uno dei dati più interessanti della ricerca è che l’84% degli italiani ritiene molto utile la tecnologia durante il processo di prenotazione. Inoltre, il 92% del campione ha deciso di trascorrere le proprie vacanze estive in Italia, alloggiando soprattutto in appartamenti (45%) e meno in hotel e residence (36%). Le case private, infatti, durante la pandemia sono ritenute più sicure a livello sanitario, anche perchè non si condivide lo stesso ambiente con persone sconosciute e, allo stesso, si è più indipendenti e liberi.
La maggior parte degli italiani ha prenotato tramite computer (54%) tuttavia si è registrata una crescita delle prenotazioni via mobile (39%). Queste sono state effettuate nelle piattaforme di booking oppure direttamente nel sito web della struttura in cui si voleva alloggiare. In casi più rari per prenotare si è usata un’applicazione.
Sito web con sistema di prenotazione
Le app o i siti web con sistemi di prenotazione si sono diffusi in modo particolare nel 2020. Queste soluzioni permettono ad un business di non fermarsi e, allo stesso tempo, garantiscono il rispetto delle norme di sicurezza (evitano l’incontro fisico, l’assembramento e così via).
Molte aziende turistiche hanno quindi deciso di sviluppare il proprio sito web con sistema di prenotazione per poter offrire un servizio fondamentale alla clientela. Questi strumenti si sono rivelati utili, non solo per prenotare una stanza d’albergo o un appartamento, ma anche per assicurarsi un lettino e un ombrellone in uno stabilimento balneare, ingressi in piscina, giornate in una spa e così via.
Turismo 4.0: la realtà aumentata
Il report ha mostrato che esiste una crescente attenzione verso le tecnologie emergenti nel settore turismo. Per esempio, la realtà aumentata permette, per esempio, si visitare un luogo in anteprima tramite un dispositivo digitale. Ciò può incuriosire un turista, portandolo a prenotare una vacanza vera e propria. L’uso delle tecnologie emergenti può rivelarsi molto utile in particolare per un’impresa culturale o turistica.
Hanno avuto un enorme successo gli eventi e le esperienze virtuali, che hanno trainato il settore durante la crisi. In particolare si sono organizzati tanti eventi online, in alternativa a quelli fisici, temporaneamente sospesi.
Il 58% degli italiani ha optato per un’esperienza turistica virtuale mentre il 19% non le ha mai provate ma ne è incuriosito. Tra le esperienze predilette degli italiani spiccano le escursioni e i tour (27%), le sagre e gli eventi culturali (20%) e le mostre (21%). In tanti casi gli italiani hanno quindi potuto visitare una mostra grazie all’organizzazione di un percorso virtuale oppure hanno potuto visitare virtualmente un bosco grazie ad un sistema di telecamere installate all’interno. Oppure si sono organizzati tanti eventi culturali virtuali, ricorrendo spesso alle dirette in streaming tramesse su Facebook, Instagram o altri social network.
Nel futuro, il campione ha rivelato di voler realizzare in modo virtuale le seguenti attività: visitare musei (47%), visitare mostre (39%), partecipare ad eventi culturali (35%), fare escursioni e tour (31%) e visite guidate (30%).
Nel futuro del settore turistico non mancheranno quindi le soluzioni digitali: si potranno usare sia per facilitare il processo di prenotazione, sia per organizzare eventi virtuali capaci di coinvolgere e incuriosire il target. In aggiunte si potrà ricorrere alle nuove tecnologie, come la realtà aumentata, in aggiunta alle normali esperienze dal vivo. Per non parlare delle potenzialità dei dati: un elemento che coinvolge tutti i settori economici e che in futuro potrà davvero caratterizzare le aziende competitive e all’avanguardia.