Pubblicato il 21 Gennaio 2021
La digitalizzazione ha modificato tutti i settore economici: da quello bancario al commerciale. Quali sono le previsioni? Ecco i dettagli
Il 2020 rappresenta un importante spartiacque tra il mondo prima e dopo la pandemia. L’emergenza sanitaria, infatti, ha modificato in modo profondo il nostro modo di vivere, relazionarci, lavorare, istruirci e ha impattato anche sulle abitudini di acquisto, sempre più rivolte al mondo digitale.
Il 2021 sarà un anno determinante, anche se ricco di incognite: se la crisi dovesse risolversi, almeno in parte, si inizierà a vedere quali aspetti della “nuova normalità” influenzeranno il futuro, mentre se si protrarrà, aziende e altri attori sociali dovranno trovare ulteriori soluzioni per affrontarla. Una cosa è certa: a partire dal 2020 il processo di digitalizzazione delle aziende ha avuto un impulso senza precedenti. La crescita ha coinvolto tutti i settori economici, in modo diverso. Anche se il futuro è ancora incerto, è utile fare un bilancio e capire quali sono state le conseguenze della trasformazione digitale settore per settore.
- Digitalizzazione del settore bancario: bilanci e sfide future
- Trasformazione digitale: gli effetti su industria e settore manifatturiero
- Settore commerciale: l'avanzata dell'e-commerce
Digitalizzazione del settore bancario: bilanci e sfide future
Il settore bancario e finanziario durante la pandemia si è trasformato, acquisendo addirittura un nome che ormai circola sui quotidiani e siti di informazione: fintech, unione tra tecnologia e finanza.
Gli istituti finanziari sono stati in grado di continuare a operare e offrire soluzioni innovative grazie al digitale. Il settore bancario è uno dei più innovativi del momento e si evolverà ulteriormente anche nel futuro.
Le tecnologie emergenti, come l’Intelligenza Artificiale, sono entrate definitivamente nei sistemi bancari permettendo di soddisfare le esigenze dei clienti in modo più veloce ed efficace. Per esempio, è ormai ampiamente diffuso l’Home Banking, che grazie all’uso di dispositivi digitali permette di gestire tutti i dettagli del proprio conto, finanziamento o altri aspetti del contratto da remoto.
Il Servizio Clienti è spesso gestito da bot, che intavolano una conversazione e aiutano le persone, tagliando così i tempi di attesa. Allo stesso tempo, le banche hanno contribuito alla diffusione dei pagamenti digitali, come il contactless o i pagamenti via app. Senza contare che, grazie a convenzioni col Governo e altri organi internazionali, hanno permesso di gestire finanziamenti e prestiti in modo efficace.
Nel futuro, gli istituti di credito diventeranno dei “financial wellness partner”, ciò significa che non si limiteranno a usare le tecnologie per rispondere ai bisogni della clientela, ma useranno sempre più dati e intelligenza artificiale per proporre esperienze bancarie personalizzate, offrire soluzioni finanziare basate sul singolo. Ma potrebbero anche proporre la partecipazione a bandi per pmi legati a finanziamenti agevolati e simili alle aziende, in base al settore, dimensione e altri requisiti. Saranno quindi sempre più proattive nella gestione finanziaria delle persone.
Trasformazione digitale: gli effetti su industria e settore manifatturiero
Il settore manifatturiero è stato uno dei più ricettivi verso le nuove tecnologie e questa capacità di accoglienza ha avuto conseguenze su tutto il sistema economico e sociale. Le industrie hanno investito in nuovi macchinari capaci di rendere più veloce e preciso il processo produttivo, ciò ha avuto un impatto sull’aumento di competenze digitali dei dipendenti, ma anche sulla capacità di produrre di più e a prezzi minori e così via. Il cambiamento è stato così dirompente che già da qualche anno si parla di quarta rivoluzione industriale, processo che ha avuto un impulso importante durante il 2020.
Tante industrie hanno potuto continuare a operare anche durante il lockdown. Molti dipendenti, quelli legati a lavori d’ufficio, avevano a disposizione conoscenze e strumenti per lavorare in smart working, mentre all’interno della fabbrica ci si affidava a processi automatizzati, che quindi non avevano bisogno di eccessivi interventi umani durante la catena. La digitalizzazione, iniziata già qualche anno fa, ha salvato quindi intere aziende e ha rappresentato un enorme vantaggio competitivo.
In futuro il settore dovrà impegnarsi a usare in modo integrato le tecnologie emergenti in modo da ottenere soluzioni personalizzate nel tempo più breve possibile. Si parla a tal proposito dell’avanzata del modello di vendita XaaS (Anything ad a Service).
Settore commerciale: l’avanzata dell’e-commerce
Non è un mistero che nel 2020 il retail abbia avuto un vero e proprio scossone. Chi si occupa di commercio ha dovuto fare i conti con una serrata improvvisa e a tempo indeterminato. Durante il lockdown si sono quindi aperti diversi scenari. I negozi e le attività più reattive hanno avviato processi di vendita online, proponendo online ciò che vendevano nel proprio punto vendita.
Alcuni hanno addirittura aumentato la visibilità online, promuovendosi sui social network o altri canali digitali. Ciò ha permesso di ridurre al minimo i danni della pandemia. Altri negozi invece non hanno trovato nel digitale una via d’uscita e sono rimasti fermi per mesi.
Oggi l’e-commerce rappresenta il migliore alleato del settore retail e le possibilità per vendere online sono triplicate rispetto al passato, permettendo di trovare soluzioni in base alle proprie esigenze e soprattutto al proprio budget. Avviare un e-commerce e costruire una campagna di marketing efficace oggi non comporta una spesa enorme, perchè ciò che davvero importa è impegnarsi per essere visibili e trovare i clienti online, anche quelli fidelizzati al punto vendita.
Inoltre, nel 2020 si è diffuso il commercio online di prossimità: anche i piccoli negozi possono oggi vendere ai consumatori vicini o trovare soluzioni per operare nonostante la chiusura. Il segreto è non arrendersi. Senza contare che i consumatori ormai sono disposti a usare l’e-commerce per ogni genere di prodotto, anche per i farmaci o gli alimentari – anche freschi – che fino a pochi anni fa erano off-limits.
Insomma, nel futuro chi ha un negozio fisico sarà chiamato ad affiancare con successo un’attività di vendita online, senza paura ma con la certezza di uno studio e una strategia di vendita ad hoc.