Pubblicato il 29 Luglio 2021
Marketing sanitario e siti web di cliniche o altre strutture private: sono cruciali per avere nuovi clienti, ma attenzione ai limiti legislativi
Il marketing sanitario attualmente è un settore in forte crescita: aumentano le richieste di siti web e strategie promozionali da parte di cliniche private, centri analisi, laboratori e studi professionali, sempre più interessati a trovare nuovi pazienti online. La concorrenza in questo settore è altissima ed è aumentata molto negli ultimi anni: secondo il Ministero della Salute in Italia esistono più di 5.000 centri sanitari privati. Questi hanno costantemente incrementato il numero di servizi disponibili e spesso vengono preferiti a ospedali e strutture pubbliche, soprattutto perchè i tempi di attesa sono minori.
Se le opportunità legate al marketing sanitario sono enormi, d’altra parte occorre fare i conti con i limiti legislativi legati alla tutela dei dati e alla privacy stabiliti dagli Ordini dei Medici nazionali e provinciali e dalle singole categorie. Chi non fa attenzione, non solo rischia di avere una cattiva reputazione online, ma anche di avere ripercussioni legali. La corretta comunicazione deve essere operata su tutti i fronti, dalle pagine social al sito web: a proposito di quest’ultimo vediamo come costruirlo e quali sono gli obblighi a cui fare attenzione.
- Sito web per clinica privata: requisiti
- Case di cura: regole per creare siti web
- Marketing sanitario: come orientarsi
Sito web per clinica privata: requisiti
Quando si crea un sito web di una clinica privata oppure di un altro tipo di struttura sanitaria pubblica o privata bisogna attenersi a una serie di obblighi legali. Innanzitutto, occorre tutelare le informazioni personali dei pazienti, qui non si parla solo di nome e cognome ma anche di eventuali patologie o problemi di salute. Il GDPR offre importanti raccomandazioni per salvaguardare la privacy delle persone. Accanto a questo, bisogna anche tenere in considerazione le regole stabilite dalle singole categorie di specialisti e dall’Ordine dei Medici.
Per esempio, in tutta Italia bisogna richiedere il nulla osta del proprio Ordine in modo che il nome del medico appaia in un sito web. L’Ordine deve poi approvare il sito web prima della pubblicazione. In alcuni casi, sono gli Ordini dei Medici provinciali a porre dei paletti. In alcune province italiane i contenuti all’interno di un sito web devono espressamente essere firmati da un medico esperto o quando non è possibile occorre informare il lettore che quel contenuto proviene da persone esterne a organizzazioni mediche. D’altronde il blog è uno dei canali più potenti che una clinica o uno studio possa inserire nel proprio sito.
Case di cura: regole per creare siti web
Queste regole valgono, non solo quando si parla di siti web di cliniche private ma anche quando si vuole progettare una piattaforma promozionale di un centro di cura e riposo per anziani, quindi dedicata a una specifica fascia di utenti, dove possono lavorare anche medici e infermieri. Anche in questo caso bisogna attenersi alle regole dell’Ordine dei Medici provinciale. Nel sito deve apparire il numero di autorizzazione sanitaria della casa di cura e la Carta dei Servizi.
Oltre a queste informazioni, in tutti i siti web di strutture mediche o case di cura in cui è presente personale sanitario bisogna indicare i dati del direttore sanitario, del responsabile sanitario e di tutto il personale medico, con relativi dati riguardanti l’iscrizione all’Albo dell’Ordine dei Medici. Quindi una pagina del sito web dovrà per forza essere dedicata a tutto il team sanitario interno. Questo elemento, oltre a essere richiesto dalla Legge, è anche un potente segnale di affidabilità per i pazienti che potranno conoscere in anticipo i medici che lavorano in una struttura. Infine, se si vogliono pubblicare video o fotografie dei pazienti è obbligatorio avere il loro consenso esplicito.
Marketing sanitario: come orientarsi
Un sito web non basta per aumentare la visibilità online di una clinica, casa di cura o altra struttura sanitaria. Occorre anche affiancare una accurata strategia di marketing. La pubblicità nel settore medico era proibita fino al 2006 quando con la Legge Bersani venne finalmente liberalizzata, naturalmente con dei paletti da rispettare. Chi è interessato deve, quindi, rispettare il Codice di Deontologia Professionale e attenersi sempre al GDPR, testo chiave per la tutela della privacy. Non è possibile fare remarketing e retargeting di servizi e prestazioni cercate nel sito web ma solo degli articoli del blog (altro motivo per cui questo canale è così importante) o materiale informativo scaricabile dal sito.
Il terreno legato alla salute diventa ancora più difficile da praticare quando si lavora sui social network, in particolare quando si vuol costruire una campagna di Facebook Adv, dove tra le altre cose non si possono usare termini che fanno riferimento allo stato di salute fisica e mentale di una persona. Alla luce di ciò, occorre informarsi perfettamente quando si vuole gestire una campagna di marketing sanitario, ma sicuramente non si deve demordere perchè esserci è fondamentale.
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