Pubblicato il 28 Maggio 2021
Il governo italiano ha inviato il piano PNRR a Bruxelles per presentare le misure del Recovery Plan: ecco tutti i finanziamenti destinati alle startup
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è stato inviato a Bruxelles il 30 aprile scorso. Oltre 250 pagine redatte dal governo di Mario Draghi in cui sono presentate le riforme per il Recovery Plan italiano suddivise in sei missioni e 16 componenti. Un piano da oltre 220 miliardi di euro di investimenti e finanziamenti che hanno come obiettivo principale favorire la ripartenza del Paese dopo la pandemia, puntando su digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura.
Un progetto ambizioso in cui non mancano misure volte a finanziare le startup, così da favorirne la creazione e lo sviluppo. In particolare, 4 su 6 delle missioni sono rivolte proprio alle startup, con particolare attenzione a quelle green per mettere in atto una rivoluzione verde e favorire la transizione ecologica. Non mancano poi fondi alla ricerca e soprattutto alle donne. Ecco tutti i finanziamenti previsti dal PNRR per le startup italiane.
- Recovery Plan e startup: fondi a digitalizzazione e sviluppo servizi
- Recovery Plan e startup: la rivoluzione verde
- Missione 4: startup e ricerca
- Recovery Plan e startup: i finanziamenti alle donne
Recovery Plan e startup: fondi a digitalizzazione e sviluppo servizi
La Missione 1 del PNRR si chiama “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, e stanzia 500 milioni di euro per finanziare i progetti e le imprese che aiuteranno il processo di digitalizzazione dell’Italia e in particolare del settore della cultura. Tra gli obiettivi c’è la digitalizzazione di musei, archivi, biblioteche e luoghi della cultura così da poter offrire nuove forme di fruizione del patrimonio culturale italiano.
Un modo per stimolare l’economia basata sulla circolazione della conoscenza, offrendo finanziamenti alle startup innovative per la creazione di nuovi contenuti culturali e lo sviluppo di servizi digitali ad alto valore aggiunto.
Sempre nella Missione 1, si parla di investimenti per l’innovazione e in particolare per la transizione della Pubblica amministrazione al cloud, favorendo lo sviluppo di un ecosistema di imprese e startup che aiutino a migliorare l’offerta e la qualità dei prodotti software per le PA.
Recovery Plan e startup: la rivoluzione verde
Nel Recovery Plan del governo i temi green sono molto importanti, tanto da essere l’oggetto della Missione 2, chiamata “Rivoluzione verde e transizione ecologica “. Tra gli investimenti previsti per la missione c’è la costituzione del Green Transition Fund (GTF), un fondo da 250 milioni di euro per supportare lo sviluppo di start-up green impegnate nella transizione ecologica. Dalle energie rinnovabili alla mobilità sostenibile, fino all’efficienza energetica, l’economia circolare e lo smaltimento dei rifiuti: sono tante le occasioni per le nuove startup di dare il loro contributo all’ambiente.
Missione 4: startup e ricerca
Nella Missione 4 dedicata a “Istruzione e ricerca” il PNRR presenta a Bruxelles le misure volte a incentivare gli investimenti nella ricerca scientifica, nello sviluppo e nell’innovazione. Si tratta di uno stanziamento da oltre 11 miliardi di euro, di cui una parte sono destinati a potenziare le strutture di ricerca a livello locale e nazionale, favorendo anche l’interazione con aziende private, attraverso il supporto a startup innovative e alla generazione di spin-off.
Sempre nella Missione 4, poi, si trova una misura specifica per il finanziamento delle startup, che punta a integrare le risorse del Fondo Nazionale per l’Innovazione, cioè lo strumento gestito da Cassa Depositi e Prestiti per sostenere lo sviluppo del Venture Capital in Italia. L’obiettivo è ampliare la platea di imprese che possono beneficiare del fondo, anche grazie a investimenti privati che consentiranno di sostenere oltre 250 PMI innovative.
Recovery Plan e startup: i finanziamenti alle donne
“Coesione e inclusione“ è il nome della Missione 5, che dedica particolare attenzione alla creazione di imprese femminili, così da aumentare i livelli di imprenditrici e la presenza delle donne nel mercato del lavoro. L’obiettivo del governo italiano è rafforzare il Fondo Impresa Donna, e in particolare misure come NITO, che supporta la creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, dedicata alle startup e PMI innovative. L’intenzione è quella di ricalibrare queste misure per destinare delle specifiche risorse da riservare all’imprenditoria al femminile.