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Pubblicità occulta: cos’è, esempi e normativa vigente

Pubblicato il 31 Luglio 2024

La pubblicità occulta, conosciuta come pubblicità indiretta, è nota per non essere percepita immediatamente dal consumatore, portando così ad un "inganno pubblicitario". In questo articolo spiegheremo tutto quello che devi sapere circa la normativa vigente in materia.

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Se sei a capo di un business, è bene che tu sappia cosa vuol dire pubblicità occulta e cosa comporta. Essa, a differenza della pubblicità diretta (quella tradizionale), consiste in una propaganda “celata. Capita spesso, infatti, all’interno di pellicole cinematografiche, serie TV o programmi televisivi di veder comparire dei prodotti commerciali o dei brand (basta la firma di uno stilista sulla t-shirt di un attore).

Ecco, quel brand, quel prodotto o quel servizio, potrebbe essere messo lì, all’interno di quella scena, appositamente per te! Per fartelo vedere! A differenza della pubblicità diretta, la pubblicità occulta porta quindi alla promozione di un qualcosa, in maniera velata, subdola, in quanto lo fa senza segnalarlo al consumatore. Non è raro, infatti, sentir parlare di pubblicità occulta come pratica commerciale ingannevole.

Ora che è chiaro il significato di pubblicità occulta passiamo a spiegare da quale normativa è regolata e cosa sapere a riguardo se si è a capo di un business.

Pubblicità occulta: definizione e normativa

Per parlare di pubblicità occulta facendo riferimento a leggi specifiche, è necessario citare l’articolo 23 del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206, meglio conosciuto come “Codice del Consumo”.

Questo articolo stabilisce che qualsiasi comportamento commerciale che “falsa” la realtà e induce in errore il consumatore è considerato illegittimo. La legge di riferimento cambia in caso di B2B, in questo caso si fa riferimento al Decreto Legislativo n. 145/2007.

Riassumendo:

  • Pubblicità B2B

Normativa di riferimento: Decreto Legislativo n. 145/2007

Divieti: Vieta la pubblicità ingannevole e la comparativa illecita tra imprese.

  • Pubblicità B2C (verso i consumatori)

Normativa di riferimento: Codice del Consumo

Divieti: Vieta le pratiche commerciali scorrette, che includono anche la pubblicità ingannevole.

Che cosa significa fare pubblicità occulta per un business

Esempi di pubblicità occulta per i PMI e liberi professionisti, riguardano l’inserimento di prodotti (o marchi) in film o serie TV.

Quando un personaggio usa un particolare prodotto in modo prominente, senza che ci sia una chiara indicazione che si tratti di pubblicità, si crea un impatto subliminale sui telespettatori.

Ad esempio, se un personaggio beve una bevanda gassata in una scena senza che il marchio sia visivamente dominante ma comunque riconoscibile, si potrebbe considerare un tentativo di influenzare l’opinione del pubblico riguardo a quel marchio.

Pubblicità “occulta” proprio perché non è palese, non è limpida, non è “illuminata” chiaramente dalle telecamere. Bensì è offuscata, quasi nascosta, mimetizzata.

Che si parli di pubblicità occulta nei film o di pubblicità occulta sui social, poco importa. È sempre necessario fare estrema attenzione alle tattiche di propaganda attuate, così da evitare spiacevoli sorprese.

Sanzioni pubblicità occulta: ecco perché è bene stare attenti

Le sanzioni per pubblicità occulta, sono un importante deterrente per le aziende che intendono violare le norme sulla concorrenza leale e sulla tutela del consumatore.

Il Codice del Consumo già menzionato e altre disposizioni specifiche, prevedono una serie di misure punitive volte a contrastare questa pratica scorretta. Le autorità competenti, come l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), sono tenute a vigilare sul rispetto delle regole e a infliggere sanzioni amministrative pecuniarie a carico delle imprese che si rendono responsabili di pubblicità occulta.

Oltre alle sanzioni economiche, le imprese possono incorrere anche in danni reputazionali significativi. La scoperta di una campagna pubblicitaria ingannevole può scatenare reazioni negative da parte dell’opinione pubblica, con conseguenti boicottaggi e danneggiamento dell’immagine del marchio.

Inoltre, le aziende coinvolte in casi di pubblicità occulta possono essere oggetto di azioni legali da parte dei consumatori danneggiati, con il rischio di dover risarcire i danni subiti.

Le sanzioni economiche, i danni reputazionali e il rischio di azioni legali sono solo alcuni degli elementi che dovrebbero indurre le imprese a rispettare le norme in materia di pubblicità.

Se desideri mettere in atto una strategia pubblicitaria trasparente e corretta offline e in rete, tramite canali social, blog e similari, senza incorrere in casi di pubblicità occulta, mettiti subito in contatto con gli esperti di Italiaonline.

Come funziona la pubblicità occulta?

Perché non si può fare pubblicità occulta?

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