Pubblicato il 13 Marzo 2020
La gestione di una pagina web scaduta è un aspetto da non sottovalutare in ottica Seo; ecco perché è importante individuare gli expired content nel più breve tempo possibile e trovare un rimedio.
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- Come si gestiscono i contenuti scaduti
- Come capire quando c’è bisogno di un redirect 301
- Come si aggiorna una pagina web scaduta
- Gli articoli di notizie sono contenuti scaduti?
Una pagina web scaduta, indicata anche con l’espressione inglese “expired content”, corrisponde a un contenuto che, per le proprie caratteristiche intrinseche, mantiene la propria rilevanza unicamente per un arco di tempo circoscritto: si pensi, per esempio, alle pagine che servono a pubblicizzare i concorsi con una scadenza, o alle schede prodotto di particolari articoli in vendita in un’e-commerce. Ma lo stesso si può dire anche per le pagine relative ad eventi o a quelle che contengono promozioni e offerte.
Le conseguenze che possono provenire dalla mancata gestione dei contenuti scaduti sono molteplici: per esempio c’è il rischio che contenuti già esistenti vengano duplicati; oppure che rimangano pagine obsolete che finiscono per allungare in modo inutile i tempi di caricamento e hanno l’effetto di sovraccaricare il crawl budget.
Se non si aggiorna una pagina web scaduta, inoltre, a risentirne in negativo è la qualità globale del sito, che viene compromessa dalla presenza di informazioni inutili. Un altro problema da non trascurare è quello correlato alla rimozione di pagine che viene effettuata senza che prima vengano analizzate le potenziali conseguenze, in termini di posizionamento e sotto il profilo dell’indicizzazione.
Come si gestiscono i contenuti scaduti
Quando si ha a che fare con dei contenuti scaduti, sono tre le opzioni tra cui è possibile scegliere:
- mantenere i contenuti online
- rimuovere la pagina e assegnarle lo status code 404
- reindirizzare la pagina
Mantenere i contenuti scaduti sul sito
In alcuni casi una pagina web scaduta non deve per forza essere considerata inutile o addirittura dannosa. Le pagine di questo tipo, infatti, possono essere ricche di informazioni preziose per chi si troverà a navigare sul sito: per questo si deve capire se e come sia preferibile mantenerle.
C’è da tenere conto di un aspetto non secondario per il posizionamento sui motori di ricerca: dal punto di vista della SEO, creare un contenuto ex novo è molto più difficile rispetto a posizionare un contenuto vecchio.
Si prenda come esempio il caso di un prodotto in vendita in un e-commerce di cui sono finite le scorte, ma che entro poco tempo tornerà a essere venduto. In una situazione del genere è essenziale che la pagina non venga tolta dal sito, ma è altrettanto importante che Google sappia che il prodotto non è più disponibile. Gli obiettivi sono due:
- da un lato, si vuol cercare di garantire agli utenti una user experience migliore;
- dall’altro lato, è necessario fronteggiare il tasso elevato di bounce frequency, la frequenza di rimbalzo.
Un espediente utile è quello che prevede l’inserimento di una call to action attraverso la quale chi naviga viene invitato a fornire il proprio indirizzo di posta elettronica per essere avvisato nel momento in cui il prodotto tornerà ancora a disposizione. Gli e-commerce che vendono capi di abbigliamento hanno a che fare con un problema simile per i prodotti stagionali, come le tute da sci in inverno o i costumi da bagno in estate. In tali circostanze le pagine rimangono sul sito e vengono riproposte alcune settimane prima del momento in cui si prevede l’apice delle ricerche. Quando, in bassa stagione, le pagine relative a questi prodotti devono essere nascoste, è sufficiente rimuoverle dalle sitemap e dai menu.
Rimozione del contenuto e status code 404
Lo status code 404, o errore 404, è quello che viene generato nel momento in cui viene rimosso da un sito un contenuto che non serve più e che, quindi, non ha motivo di esistere. È la cosiddetta pagina non trovata: in teoria la loro presenza non dovrebbe condizionare in modo negativo il posizionamento dei siti sui motori di ricerca, ma ciò non toglie che valga comunque la pena di gestire questo tipo di contenuti, se non altro per migliorare la user experience degli utenti.
Nel momento in cui il visitatore di un sito si imbatte in un expired content per una pagina non trovata, infatti, la sua ricerca risulta più difficoltosa e può accadere che egli sia persuaso ad andare via. Per di più, c’è da tenere conto dello spreco di risorse impiegate per la scansione. Per tutti questi motivi, dunque, lo status code 404 deve essere gestito con la massima attenzione.
Status code 404, la creazione di pagine personalizzate
Una buona idea per gestire lo status code 404 è quello di personalizzare la pagina web scaduta: ciò permette di rendere migliore l’esperienza vissuta dai visitatori del sito. Sostituire la pagina standard vuol dire mostrare a chi naviga una pagina coerente con le caratteristiche, lo stile e il design del sito; al di là dell’impatto estetico, pertanto, è necessario prestare attenzione anche al contenuto che viene comunicato, che deve essere portatore di un messaggio che risulti interessante e chiaro al tempo stesso. L’aspetto più importante, in ogni caso, è rappresentato dalla presenza di un link che consenta agli utenti di continuare a navigare nel sito (anche più di un link, se lo si ritiene necessario); nulla vieta, poi, di inserire un form di contatto per agevolare la conversione.
Reindirizzamento del contenuto scaduto
Ci sono casi nei quali una pagina web scaduta vanti una notevole autorevolezza e un ottimo posizionamento, che sono stati acquisiti nel corso del tempo e che meritano di essere salvaguardati. La soluzione da preferire in tali eventualità consiste nel reindirizzare queste pagine attraverso il redirect 301 verso contenuti che siano pertinenti e il più possibile affini. Questo tipo di reindirizzamento, che è di carattere permanente, trasferisce quasi il 100% di link juice verso la pagina di destinazione. Si tratta di un accorgimento che, tra l’altro, ha il pregio di conservare una certa continuità dal punto di vista della navigazione degli utenti, mentre il budget di scansione non viene compromesso.
La sola accortezza a cui si deve badare è che gli utenti vengano reindirizzati davvero su pagine pertinenti e utili; se così non fosse, il redirect potrebbe non essere preso in considerazione e finirebbe per essere trattato alla stregua di un soft 404. In generale, è preferibile conservare il 404 se non si è in grado di individuare una alternativa valida per il reindirizzamento e non ci sono motivi per far sì che il contenuto rimanga sul sito. Oppure si può pensare di passare a uno status code 410, un errore di stato che indica la rimozione definitiva di una pagina web.
Come capire quando c’è bisogno di un redirect 301
Il redirect 301 di una pagina web scaduta è da evitare anche nel caso in cui il sito si caratterizzi per un turnover di prodotti molto significativo: articoli, cioè, che vengono cambiati di frequente e tolti dal catalogo, magari perché il loro posto viene preso da modelli nuovi.
Se si pensasse di aggiungere per ciascuna versione nuova di un prodotto un reindirizzamento, il risultato sarebbe quello di ritrovarsi con tempi di caricamento estremamente lunghi e una serie di redirect chains accumulate in breve tempo. È sempre importante contenere le possibilità di modificare l’indirizzo nel momento in cui è disponibile un prodotto nuovo. Per le nuove linee di prodotto, invece, vale la pena di mantenere il contenuto unicamente qualora la vecchia pagina generi traffico e sia ben posizionata, a condizione che si abbia l’accortezza di inserire una call to action attraverso la quale il contenuto correlato possa essere consigliato.
Come si aggiorna una pagina web scaduta
Sono da ritenersi contenuti scaduti anche quelli che riguardano annunci che non sono più validi, dalle abitazioni in vendita ai prodotti in sconto, passando per le offerte di lavoro ormai chiuse.
I contenuti, però, in questo caso non dovrebbero essere eliminati.
Il motivo è presto detto: anche dopo che sono scaduti, questi annunci contribuiscono ad aumentare il traffico in ingresso nel sito. Per esempio, per i prodotti che erano in promozione, gli utenti hanno la curiosità di scoprire ciò che è stato venduto. Ovviamente se si prende la decisione di lasciare gli annunci online è comunque indispensabile indicare che essi non sono più validi, per esempio perché il lavoro è già stato assegnato o perché il prodotto è stato venduto.
Si può comunque ricorrere a una call to action allo scopo di suggerire ai lettori di mettersi in cerca di prodotti simili, accompagnata da un form di contatto.
Gli articoli di notizie sono contenuti scaduti?
Un caso a sé, infine, è quello che chiama in causa le notizie di attualità. Ebbene, è obbligatorio, per una strategia Seo di successo, potare i post vecchi o al contrario aggiornarli, in modo che i lettori che capitano sul sito possano avere a disposizione informazioni utili. Gli aggiornamenti non possono che contribuire ad incrementare il numero di visite e, al tempo stesso, finiscono per migliorare il posizionamento su Google.