Pubblicato il 02 Aprile 2020
I Millennials, o Generazione Y, sono un target molto importante per le aziende. Scopri le loro caratteristiche, le passioni e gli interessi per studiare una strategia di marketing che li conquisti
Conquistare i Millennials significa capire e colpire una generazione molto diversa rispetto a quelle precedenti. Ma, soprattutto, significa soddisfare il modo in cui pensano e consumano.
I Millennials, che generalmente vengono fatti rientrare nella fascia 18-34 anni, rappresentano il presente e il futuro degli utenti (consumatori). Rispetto alle altre generazioni, tendono infatti a pensare e ad acquistare in modo molto diverso: cresciuti nella peggiore economia dopo la Depressione, fanno scelte di lavoro, di spesa e familiari a cui il marketing non era abituato.
Sono persone che decidono senza indugio, i Millennials. Hanno caratteristiche, passioni e bisogni ben precisi: è solo conoscendoli, che si può adattare o riconfigurare il proprio processo marketing per conquistarli.
Ottimizza per dispositivi mobili e tablet
I Millennials sono nativi digitali: è dunque importante che l’esperienza mobile offerta sia eccellente e di prim’ordine. La tecnologia digitale viene da loro usata molto più che dalle generazioni precedenti: l’85% degli appartenenti alla Generazione Y possiede uno smartphone.
Se i contenuti del proprio sito non sono all’altezza, la sconfitta è dietro l’angolo. Importantissimo è quindi ottimizzare le eventuali landing page per dispositivi mobili, cercare di eliminare i tempi di caricamento migliorando la user experience e adattare ai piccoli schermi ogni tipo di invito all’azione.
Scrivi contenuti con un tone of voice naturale
Essendo nativi digitali, i Millennials non conoscono la vita prima del web e dei social media e sono abituati a fare ricerche online per trovare ciò che cercano. Tuttavia, vogliono parlare con una persona reale: la propria azienda deve dunque agire in modo del tutto trasparente, comunicare coi clienti, monitorare i loro feedback e fornire una rapida soluzione ad ogni problema.
Scrivere contenuti in modo colloquiale può funzionare, e cambiare l’approccio sui social media è la priorità. L’errore è puntare sull’auto-promozione: non serve, toglie autenticità. E non dà ad un Millennial la sensazione di comunicare con un brand affidabile.
Intercetta i bisogni usando i Social
La comunicazione dei Millennials è influenzata dai social media. Nove su dieci navigano in rete sul proprio computer mentre guardano la TV e, in media, guardano 5 ore e 49 minuti di video online a settimana. Ecco dunque che la creazione di contenuti video e l’apertura di un canale YouTube con brevi video informativi e tutorial ben prodotti può fare la differenza.
I ventenni si spostano tra dispositivi e piattaforme di comunicazione 27 volte all’ora quando non lavorano: un dato che deve far riflettere. È importante che molti contenuti siano generati dagli utenti (UGC) per aiutare i Millennials a prendere le loro decisioni.
Giusto anche considerare che – la Generazione Y – non attraversa le fasi della vita nei modi tradizionali a cui siamo abituati. I Millennials si sposano più tardi, comprano meno case e molti non si accontentano di un lavoro a lungo termine. I marketers devono adattarsi ai loro modelli di acquisto adottando un tone of voice mirato se vogliono veder crescere i volumi di vendita.
Prendi una posizione
Quasi il 50% dei Millennials è più disposto ad acquistare da un’azienda se il suo acquisto supporta una causa in cui credono: prediligono dunque marchi che riflettono non solo le loro convinzioni, ma anche il loro stile e soprattutto la loro personalità.
Il 40% afferma infatti che pagherebbe di più per un prodotto la cui immagine è la stessa che vuole dare di sé al mondo.
Less is More è il mantra da seguire
Il minimo è sempre meglio quando si commercializza con un Millennial. Raggiungere rapidamente il punto è necessario perché, se la loro attenzione viene a meno, chiuderanno l’app, usciranno dalla scheda del browser o, peggio ancora, non seguiranno più quella determinata pagina o quel sito web.
L’esempio perfetto è Google: non c’è nulla di troppo appariscente nel marchio né in tutti gli altri suoi prodotti, eppure le persone continuano ad utilizzarli con grande soddisfazione. Il loro punto di forza? Un’interfaccia pulita che ben si presta ad un’esperienza utente superiore, ma anche la messaggistica che – breve, veloce e amichevole – è molto apprezzata.
Più immagini che testi
I Millennials preferiscono di gran lunga guardare che leggere. Con tempi di attenzione più brevi e vite impegnate, i contenuti visivi sono molto più facili da digerire rispetto ad una lunga pagina che descrive il funzionamento del servizio.
Elementi visivi, foto reali, infografiche, meme e GIF sono strumenti da adattare alla personalità del proprio marchio per attirare l’attenzione di un utente Millennial medio.
Perché solo conquistando la Generazione Y, un’azienda può fare il salto di qualità.