Pubblicato il 17 Luglio 2020
Sempre più imprese si affidano a strategie di marketing esperienziale per aumentare la propria offerta di beni e servizi. Ecco come migliorare l’esperienza di acquisto trasformandola in un elemento centrale del piano marketing
Uno dei principali trend che coinvolge i consumatori odierni è il loro mutato rapporto con l’esperienza di acquisto: i clienti non cercano più solo prodotti da comprare, ma esperienze da vivere. La tendenza coinvolge in modo trasversale diversi settori, dal mondo del retail a quello del turismo ed obbliga chiunque si occupi di marketing a porsi nuove domande. Capire come trasformare il momento dell’acquisto in negozio in un’esperienza memorabile è una delle più grandi sfide di oggi ed il marketing esperienziale è la migliore opzione per attrarre clientela nel proprio punto vendita in maniera innovativa e coinvolgente.
Il focus su qualità e caratteristiche del prodotto che si commercializza non sono purtroppo più sufficienti né in grado di garantire un successo scalabile e duraturo. Un approccio esperienziale è indispensabile per creare un legame con i clienti potenziali così come per fidelizzare quelli abituali. Ma cos’è esattamente il marketing esperienziale e come si può applicare nel concreto al proprio punto vendita? Vediamo insieme caratteristiche e benefici di questo nuovo vantaggioso paradigma.
Cos’è il marketing esperienziale?
Nel marketing esperienziale ciò che è posto al centro dell’interazione tra azienda e cliente è la sperimentazione personale e l’esperienza diretta. Le strategie di marketing esperienziale puntano infatti a coinvolgere i clienti con attività che lo convertano da semplice spettatore passivo ad attore protagonista. Sono davvero molte le opzioni a disposizione di chi desidera implementare questo nuovo vincente approccio alla sua attività retail e spaziano da eventi e degustazioni, a pop-up store a collaborazioni con realtà locali.
Un numero sempre crescente sia di piccole realtà che di grandi brand scelgono di includere eventi offline ed iniziative di local marketing nelle loro campagne di comunicazione, consapevoli di come oggigiorno la partecipazione attiva dell’utente target sia fondamentale per il successo. Il sapiente mix di presenza online e promozione sul territorio è la scelta ideale per dare vita a quella connessione con i propri clienti e con la comunità locale che può portare a risultati incredibilmente ottimizzati.
Il marketing esperienziale apporta notevoli benefici alle aziende che decidono di investirvi budget e risorse: anche nell’era della tecnologia un negozio su strada è un’opportunità da non sottovalutare, poiché offre la possibilità di un rapporto personale con le persone che scelgono di varcarne la soglia. Una community di appassionati fruitori legati al marchio ed i suoi valori, un esercito di ambassador pronti a condividere la loro positiva avventura in store, postando foto, video e commenti entusiasti in grado di creare un efficace passaparola. Una fonte preziosa inoltre di informazioni e feedback, da utilizzare in maniera proficua per elaborare poi le attività online dell’azienda.
Come implementare campagne di marketing esperienziale
E’ chiaro a questo punto quanto dedicare energie all’ideazione di una strategia di marketing esperienziale sia imprescindibile e possa essere divertente: sono pressoché infinite le possibilità che si aprono per proporre alla propria clientela esperienze sempre più avvincenti. Ecco alcuni esempi di marketing esperienziale immediatamente applicabili.
Un’esperienza unica nel punto vendita
Chi frequenta un negozio lo fa non solo per i prodotti che può trovare al suo interno, ma anche per l’esperienza che vive in fase di acquisto. All’interno di un punto vendita ogni dettaglio dev’essere quindi studiato per coinvolgere il cliente a 360° puntando anche sull’emotional marketing, dalla struttura stessa del negozio, alla gamma cromatica utilizzata, alla musica che accoglie la clientela.
La shopping experience si compone di piccole sfumature ed è basata sullo stato d’animo che lo store riesce a creare nei suoi avventori. Chiave del successo, oltre alla creazione di ambienti interattivi e piacevoli, è la formazione del personale: un corpo vendita entusiasta, aggiornato e gratificato saprà interagire in maniera efficace con i clienti e metterli a proprio agio. Inoltre, piccole attenzioni come mettere a disposizione wifi gratuito, stazioni di ricarica per smartphone, servizi per neomamme, aree gioco o punti ristoro possono contribuire a rendendo il tempo che i clienti spendono nel negozio molto più gradevole.
Lezioni, workshop e tradizioni
Un ottimo modo per attirare nuovi utenti all’interno del punto vendita e coinvolgere quelli più affezionati è organizzare lezioni tematiche o workshop inerenti la propria categoria merceologica, ad esempio collaborando con micro influencer o esperti del settore. E’ possibile insegnare ai clienti come usare i prodotti offerti o dare loro consigli utili su tematiche legate al settore. Questo approccio si applica alla perfezione a negozi di giardinaggio o ferramenta, o ancora di make up o giochi per bambini, ma può essere usato pressoché da chiunque con un pizzico di fantasia. Il negozio non sarà più quindi solo considerato come un’esposizione di merci, ma come luogo di aggregazione e scoperta, acquisendo un impagabile valore aggiunto. Un’idea vincente è quella di offrire sconti speciali a chi partecipa alle iniziative, in modo da invogliarli al ritorno.La stessa logica si applica alla creazione di una tradizione speciale da ripetere periodicamente, che diventi distintiva dello store e contribuisca alla creazione della sua brand identity: serate tematiche, feste originali o eventi caratteristici.
Co-marketing
La opportunità di co-marketing sono un enorme punto di forza per un negozio offline. Sponsorizzare eventi importanti per la local community e la propria nicchia di mercato o innescare proficue cooperazioni tra esercenti sono entrambe ottime strategie. Collaborare con negozi dalla clientela simile o complementare alla propria genera un efficiente scambio di utenti che porta al contempo valore al pubblico e nuove opportunità per gli store coinvolti. E’ il caso ad esempio del negozio di abbigliamento che espone i gioielli dell’attività commerciale poco distante, o del negozio di attrezzature sportive che propone consulenze da parte del nutrizionista che opera nella zona.
Guerrilla marketing e pop-up store
Catturare l’attenzione è la parola d’ordine nel marketing esperienziale, e le tattiche di guerrilla marketing sono perfette allo scopo. Singolari e uniche, si fanno notare e sono memorabili al punto giusto. Anche l’idea di comparire saltuariamente offline, pur avendo un’attività prevalentemente online può essere di successo: un pop-up store dall’impatto coinvolgente è ciò che ci vuole per offrire a vecchi e nuovi clienti una versione nuova del brand, fornendo risorse utili anche ad imprese che desiderano fare rebranding.
L’interazione prima di tutto
Una volta catturato l’interesse degli utenti con attività di marketing esperienziale studiate ad hoc, è importante mantenerla viva invitando la propria utenza a parlare della loro esperienza, stimolandola, chiedendo recensioni su Google e altre piattaforme e fornendole hashtag specifici che possano diventare virali. Interagire è un imperativo assoluto, per far sentire importante chi ha dedicato del tempo al brand: il mondo online ed offline avranno così il loro trait d’union, massimizzando la reciproca efficacia.
Essere creativi e sempre aperti a nuove idee è il nodo del successo di qualsiasi campagna di marketing esperienziale. Creare entusiasmo, divertimento e coinvolgimento nella propria audience non è una strada semplice, ma è quella che a lungo termine paga certamente di più, si protrae oltre la singola esperienza e porta a risultati e relazioni stabili ed altamente soddisfacenti.