Pubblicato il 19 Aprile 2024
Il nuovo paradigma produttivo si basa su sostenibilità, resilienza e su un approccio human centric. In questa guida scopriremo come funziona l'industria 5.0, che impatto avrà nel marketing e qual è il futuro del settore.
É in atto la nuova rivoluzione industriale, chiamata “Industria 5.0”: definita dalla Commissione Europea come un completamento dell’industria 4.0. Questo nuovo approccio include le tecnologie di ultimissima generazione senza tralasciare però le problematiche socio-ambientali, che la quarta rivoluzione industriale ha lasciato irrisolte. Oltre a ciò si aggiunge anche un approccio human-centric che rivaluta il rapporto e la cooperazione uomo-macchina.
Le aziende, non solo devono conoscere le caratteristiche dell’industria 5.0, ma prenderne parte e contribuire con le proprie idee e i propri progetti, anche perché secondo gli esperti, l’industria 5.0 impatterà su tutti gli aspetti delle imprese, anche sul modo di fare marketing.
Nei prossimi paragrafi andremo a scoprire non solo cos’è l’industria 5.0, ma anche quali sono i benefici ad essa collegati e quali sono le previsioni future.
Cosa è l’industria 5.0?
L’industria 5.0 – 2024 è definita comunemente un’industria collaborativa, ossia un modello di impresa che è caratterizzato dalla cooperazione uomo-macchina, affinché sia possibile dare un valore aggiunto alla produzione, grazie a prodotti che rispettino le esigenze, non solo dei consumatori, ma anche dell’ambiente.
Per capire meglio cos’è l’industria 5.0, facciamo però un passo indietro e spieghiamo in cosa consisteva l’industria 4.0. Quest’ultima riguardava la digitalizzazione dei processi industriali tramite l’uso di tecnologie come l’Internet delle cose. L’Industria 4.0 mirava a migliorare l’efficienza e la produttività. L’Industria 5.0 va oltre, promuovendo una collaborazione stretta tra uomini e macchine per un impatto sociale ed ambientale positivo. Di fatto si tratta di un superamento del paradigma dell’industria 4.0 e si basa sullo sviluppo di tecnologie sempre più potenti, in particolare nei settori dell’Ict, AI e robotica, ovvero quelli più innovativi e tecnologici.
In particolare l’industria 5.0 si differenzia dalla 4.0 perchè quest’ultima si è concentrata soprattutto sull’uso di tecnologie ma non ha prestato attenzione ai lavoratori e a modelli di sviluppo più sostenibili. Ora che è chiara la definizione di industria 5.0 passiamo a scoprire l’impatto che può avere sulle piccole e medie imprese.
L’impatto dell’industria 5.0 sulle aziende
Vi sono tre elementi alla base dell’industria 5.0 e sono:
- L’approccio human centric: si intende che la tecnologia deve adattare la produzione alle esigenze del lavoratore, senza interferire con i diritti fondamentali e il rispetto della dignità umana;
- La sostenibilità: ci si concentra invece su metodi di produzione più sostenibili sia dal punto di vista ambientale che sociale, ad esempio tramite l’adozione di modelli di economia circolare ed efficienza energetica;
- La resilienza: ci si riferisce all’obiettivo di migliorare la robustezza della produzione industriale e delle infrastrutture.
Questi tre valori dell’industria 5.0 dovranno essere abbracciati dalle aziende che nel futuro vorranno crescere e rimanere competitive sul mercato di riferimento.
In particolare una delle principali preoccupazioni dell’industria 4.0 era stata la perdita di posti di lavoro a fronte di una sempre maggiore automatizzazione dei processi produttivi. Secondo la della Commissione Europea, le soluzioni innovative dell’Industria 5.0 permetteranno in realtà di rendere i luoghi di lavoro più inclusivi e più sicuri, oltre ad aumentare il benessere. Questo dato è confermato anche dall’Eurostat, secondo cui i settori con più incidenti sul lavoro sono quelli in cui le attività non sono state automatizzate.
Grazie all’approccio human centric, la tecnologia non viola i diritti alla privacy, l’autonomia e la dignità umana dei lavoratori, ma piuttosto rende i processi più “umani” e compatibili con le loro esigenze.
Dal punto di vista della sostenibilità invece, il focus dell’Industria 5.0 è sviluppare sistemi di produzione basati su energie rinnovabili, per ridurre del 55% le emissioni di carbonio entro il 2030, come da indicazioni della Commissione Europea. Per farlo sono quindi incoraggiati tutti quei processi circolari che riutilizzano e riciclano le risorse, riducono gli scarti e minimizzano l’impatto della produzione e dei consumi sull’ambiente.
Ultimo ma non meno importante è il tema della resilienza, ultimo pilastro dell’Industria 5.0: con questo tema ci si riferisce alla capacità di resistere e adattarsi al cambiamento, con vantaggi in termini di competitività e internazionalizzazione su nuovi mercati. Di fatto le industrie che per prime abbracceranno questo nuovo approccio potranno essere più competitive in minor tempo, anche a fronte di investimenti per modernizzarsi.
Quali sono i benefici dell’industria 5.0?
Tra i vantaggi che si possono ottenere grazie all’industria 5.0 vi è sicuramente una maggiore efficienza. Le tecnologie che ne fanno parte, forniscono i giusti strumenti per riuscire a reagire ai cambiamenti improvvisi che possono accadere nella supply chain.
Ottima, inoltre, la personalizzazione delle merci. Le tecnologie di cui sopra vengono usate per raccogliere dati e analizzate gli input dei clienti, anche grazie a sistemi CRM, permettendo agli imprenditori di comprendere meglio i gusti del proprio pubblico.
Notevole anche la riduzione dei costi e la sostenibilità. L’attenzione a quest’ultima, sempre più significativa per una vasta gamma di attori interessati, rende l’azienda più appetibile agli occhi degli investitori, dei dipendenti e dei consumatori. Inoltre, essere all’avanguardia su tali tematiche non solo rispecchia un’impronta etica, ma conferisce un vantaggio strategico nell’ambiente commerciale moderno.
Rilevante anche il miglioramento della sicurezza, grazie a macchinari tecnologici che svolgono le funzioni più pericolose al posto degli operatori. Secondo le statistiche fornite da Eurostat, i settori che registrano il maggior numero di incidenti sul luogo di lavoro sono quelli in cui compiti pericolosi e gravosi potrebbero essere facilmente automatizzati.
Esempi validi di industria 5.0
L‘industria 5.0 rappresenta una trasformazione significativa nel panorama industriale, integrando tecnologie avanzate come l’Internet delle cose (IoT), l’intelligenza artificiale (IA), la robotica avanzata e la stampa 3D per creare sistemi produttivi altamente efficienti e flessibili.
Ecco alcuni esempi concreti di come l’industria 5.0 sta rivoluzionando il mondo:
- Settore manifatturiero: nascita di fabbriche intelligenti, in cui macchine e sistemi sono interconnessi e collaborativi. Le linee di produzione sono in grado di adattarsi in tempo reale alle richieste del mercato, producendo in modo efficiente batch di prodotti personalizzati;
- Settore agricolo: nascono soluzioni innovative come l’agricoltura di precisione, che utilizza sensori IoT per monitorare le condizioni del suolo, del clima e delle colture. Questi dati vengono analizzati tramite algoritmi di intelligenza artificiale per ottimizzare l’irrigazione, la fertilizzazione e la gestione dei raccolti, riducendo gli sprechi e aumentando la resa;
- Sanità: sviluppo di dispositivi medici avanzati e personalizzati, come protesi stampate in 3D su misura per il paziente. Inoltre, l’analisi predittiva basata sull’IA può essere utilizzata per diagnosticare precocemente le malattie e pianificare trattamenti personalizzati, migliorando l’efficacia delle cure e riducendo i costi sanitari;
- Settore edile: impiego di tecnologie come la stampa 3D e i materiali intelligenti. Le stampanti 3D possono essere utilizzate per realizzare componenti strutturali complesse in modo rapido ed economico, riducendo i tempi di costruzione e i costi;
- Settore trasporti: sviluppo di veicoli autonomi e connessi, che possono comunicare tra loro e con l’infrastruttura stradale per garantire una guida sicura e efficiente. Inoltre, la logistica intelligente basata sull’IA ottimizza le rotte di trasporto e la gestione delle merci, riducendo i tempi di consegna e i costi operativi.
Queste innovazioni offrono opportunità senza precedenti per migliorare la qualità della vita, stimolare la crescita economica e affrontare sfide globali come il cambiamento climatico e l’invecchiamento della popolazione.
Il paradigma “Industria 5.0” a cosa può essere applicato?
Il paradigma dell’Industria 5.0 può essere applicato, non solo ai processi produttivi, ma anche ai canali di contatto che un cliente o potenziale tale ha con l’azienda: basti pensare all’evoluzione dei siti web che sempre più devono mettere al centro le esigenze dell’utente, essere facilmente fruibili e inclusivi e in grado di adattarsi alle nuove esigenze del brand.
Proprio per questo motivo avere un sito web efficiente e al passo con i nuovi trend e le esigenze degli utenti è una garanzia di successo!
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