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Fondo Garanzia PMI: nuove regole per accedere

Pubblicato il 25 Maggio 2021

Il Ministero dello Sviluppo Economico in un decreto stabilisce le nuove regole per accedere al Fondo di Garanzia PMI: cosa cambia e come richiederlo

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Le procedure e i requisiti per accedere al Fondo di Garanzia PMI sono cambiati. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato nel decreto del 13 maggio 2021 le Modalità operative previste dal nuovo provvedimento, che aggiornano quelle stabilite dalla legge n, 662/96 e operative dal 2000.

Il fondo nacque peer aiutare a sostenere le piccole e medie imprese che avevano difficoltà ad accedere al credito bancario, nel caso della mancanza di sufficienti garanzie. Un utile strumento agevolativo che però richiede ora nuovi aggiornamenti, soprattutto per i cambiamenti in atto risposta alle nuove esigenze delle PMI e la crisi scaturita dalla pandemia da Covid-19. Il fondo rappresenta quindi una garanzia pubblica, che permette a chi possiede i requisiti di accedere agli strumenti della garanzia diretta, per quanto riguarda i soggetti finanziatori, e alle pratiche di riassicurazione e controgaranzia, concesse su richiesta dei garanti. Ecco tutte le novità introdotte dal decreto e cosa bisogna sapere.

Fondo Garanzia PMI: cosa prevede il decreto del 13 maggio

Il decreto del 13 maggio 2021 approvato dal Mise, anche se non esplicitamente disposto dalle Modalità Operative, rimanda alla disciplina generale del decreto legge numero 18/2020, più noto come Cura Italia, che semplifica l’accesso al Fondo garanzia PMI per tutte le imprese e i professionisti in risposta alla crisi legata al lockdown per il Covid-19.

Il Cura Italia ha aumentato l’importo massimo garantito per impresa da 2,5 milioni a 5 milioni di euro, oltre che ammettere le operazioni di estinzione dei finanziamenti da una stessa banca, estendere la durata della garanzia per chi era stato costretto a sospendere le rate e ammettendo tra i beneficiari anche le persone fisiche che esercitano l’attività di impresa, arti o professioni la cui attività d’impresa è stata danneggiata dall’emergenza COVID-19.

Il nuovo provvedimento del Mise si somma anche ai decreti di dicembre e alla Legge di Bilancio 2021, che aumentano la platea degli aiuti, e serve soprattutto a specificare le modalità per accedere alla garanzia da parte dei beneficiari che ne hanno diritto:

  • garanzia diretta, su richiesta dei soggetti finanziatori, anche in qualità di capofila;
  • riassicurazione e controgaranzia, su richiesta dei garanti, anche in qualità di capofila.

In particolare, la riassicurazione e la controgaranzia possono essere richieste dai garanti in modo congiunto sulla stessa operazione, ma solo se si tratta di garanzie dirette, esplicite, incondizionate, irrevocabili ed escutibili a prima richiesta, anche attraverso il versamento di un acconto. Altrimenti, si potrà richiedere solo la riassicurazione. La garanzia diretta, invece, potrà essere richiesta nel rispetto delle condizioni del regolamento di esenzione sulla stessa operazione, oppure con altre agevolazioni ma sempre in relazione allo stesso investimento.

Fondo garanzia PMI: chi può chiederlo e come fare

Il Fondo Garanzia PMI può essere richiesto dalle piccole e medie imprese, incluse quelle artigiane, che operano sul territorio italiano. Tra i beneficiari che possono accedervi vi sono anche i consorzi, le società consortili e i professionisti iscritti a un albo e quelli delle associazioni professionali. Il fondo può essere richiesto per tutti i tipi di operazioni, sia a breve che medio-lungo termine, attraverso gli strumenti della garanzia diretta e della riassicurazione e controgaranzia sopra descritti.

La domanda non può essere presentata direttamente dalle PMI, ma attraverso gli istituti di credito a cui ci si rivolge per il finanziamento, che sono abilitati alla presentazione, oppure a un Confidi, che garantisce l’operazione e richiede la controgaranzia al Fondo.

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