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Ecommerce cosmetica: autorizzazioni, permessi e come vendere online

Pubblicato il 06 Febbraio 2025

Chi desidera vendere cosmetici online deve impegnarsi per presentare le autorizzazioni e i permessi necessari. Per avere successo però, bisogna anche mettere in campo la giusta strategia di marketing.

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Scarica la guida su come aprire un ecommerce e gestirlo in modo efficace

Aprire un e-commerce di cosmetici richiede il rispetto di una serie di adempimenti, alcuni di questi sono legati proprio ai permessi per la produzione e vendita di prodotti specifici, che devono comunque interagire con l’organismo e quindi possono essere potenzialmente pericolosi.

Per evitare l’immissione sul mercato di articoli rischiosi occorre ottenere alcune autorizzazioni legate all’ambito sanitario ad enti specifici, come la Asl. Altri permessi, invece, sono collegati all’apertura dell’impresa e sono richiesti per qualsiasi tipo di negozio online. Vediamo tutti gli obblighi da rispettare e alcuni consigli per intraprendere un percorso nella vendita di cosmetici on line.

Permessi per un e-commerce di cosmetici

La vendita di cosmetici è regolata a livello europeo dal Regolamento CE 1223/2009 approvato il 30 novembre 2009 dal Parlamento e Consiglio europeo. I venditori devono rispettare una serie di obblighi legati alla qualità dei prodotti, che devono rispettare gli standard europei.

Antecedentemente, per l’apertura di qualsiasi negozio di prodotti cosmetici, occorreva inviare una comunicazione al Ministero della Salute. Ora la procedura viene gestita a livello europeo. Il Regolamento è stato recepito in Italia a partire al 2013.

In ogni caso, il Ministero offre ampia compilando i moduli che si possono reperire anche all’interno del sito ufficiale. Infatti, nell’articolo 13 del Regolamento c’è una nuova procedura di notifica centralizzata di commercializzazione dei prodotti cosmetici che viene effettuata nell’ambito dell’Unione Europea.

La notifica deve essere inviata online attraverso la piattaforma Cosmetic Product Notification Portal (CPNP), istituita e gestita dalla Commissione europea. Bisogna anche ottenere l’autorizzazione della Asl, che deve assicurarsi che le norme igienico-sanitarie siano rispettate.

Autorizzazioni per l’avvio di un e-commerce

Accanto ai permessi necessari per vendere cosmetici, occorre anche conoscere quali sono le attività burocratiche necessarie per avviare un e-commerce:

  • Iscrizione alla Camera di Commercio con codice Ateco 47.91.10: “Commercio al dettaglio di prodotti via internet”;
  • Apertura di una Partita IVA;
  • Trasmissione in via telematica della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) al Suap, ovvero lo Sportello unico per le attività produttive presente nei Comuni italiani;
  • Iscrizione all’Inps.

L’ultima attività è una delle più onerose per chi desidera avviare un negozio online, infatti i contributi sono di 3.600 euro circa all’anno.

Come vendere cosmetici online

Il mercato online del settore beauty è in forte crescita. Secondo una ricerca condotta da Allied Market Research, il mercato a livello mondiale dovrebbe raggiungere 463 miliardi di dollari di fatturato entro il 2027. Oggi la scelta di prodotti è molto vasta e la concorrenza è alta.

Quindi per poter trovare clienti è molto importante differenziarsi rispetto ai propri competitor. Innanzitutto, quando si avvia un’attività di vendita di cosmetici occorre subito lavorare sul branding e in particolare creare una value proposition, la proposta di valore del brand, diversa da tutto ciò che già è presente sul mercato, capace di conquistare una nicchia di consumatori.

Di conseguenza, è cruciale studiare il target e i migliori canali per raggiungerlo. Come ogni settore, anche quello del beauty è attraversato da tendenze che sono più o meno passeggere; è importante conoscerle per poter “cavalcare l’onda” ed eventualmente proporre un prodotto o servizio che in quel momento manca ma di cui le persone sentono l’esigenza.

Un esempio può essere una crema viso specifica per prevenire l’acne causata dalla mascherine durante l’emergenza sanitaria. Un altro prodotto emergente “figlio dei nostri tempi” è la crema contro la luce blu emanata dal computer pensata per chi trascorre ore intere davanti allo schermo.

Per capire cosa vendere online è cruciale seguire anche blogger e influencer del settore, che ormai dettano in gran parte le regole del gioco, oltre naturalmente a brand grandi e piccoli. Sicuramente occorre studiare attentamente il mercato e il target, che nel caso della cosmesi è davvero ampio e diversificato.

Anche se apparentemente il mercato offre tutto, in realtà esistono delle nicchie che hanno delle necessità che non sono completamente soddisfatte.

Esistono tanti esempi di aziende che hanno trovato la chiave per inserirsi in un mercato apparentemente saturo: c’è chi ha messo in commercio cosmesi per chi ha i capelli rossi e quindi ha bisogno di un make up da colori specifici e creme ad hoc, che possano tutelare una pelle particolarmente delicate o altre aziende che vendono esclusivamente prodotti per atleti e appassionati di sport, come trucchi resistenti al sudore, all’acqua e alle intemperie.

Vendita cosmetici on line: attenzione agli errori comuni

Se fino ad ora abbiamo visto come vendere prodotti cosmetici in rete, è necessario fare un passo indietro e chiarire come non deve avvenire la vendita online di cosmetici.

Come vendere cosmetici senza passi falsi, quindi? Partiamo da uno degli errori più frequenti: caricare i prodotti sul sito senza ottimizzare le schede prodotto. Spesso, chi avvia un e-commerce di cosmetici non dedica abbastanza tempo alla descrizione dei prodotti, limitandosi a inserire informazioni generiche. Questo può risultare in una perdita di vendite, poiché i clienti cercano dettagli specifici su ingredienti, benefici e modalità d’uso. Inoltre, trascurare immagini di alta qualità è un altro passo falso: foto poco chiare o di bassa risoluzione riducono la fiducia nel brand e compromettono l’esperienza d’acquisto.

Altra svista è non aggiornare costantemente le disponibilità: vendere prodotti esauriti senza segnalarlo chiaramente genera frustrazione nei clienti e può portare a recensioni negative. Anche non indicare chiaramente le date di scadenza o la durata consigliata dei cosmetici può compromettere la fiducia nel negozio.

Molti venditori sottovalutano l’importanza di una strategia di marketing ben definita. Un errore comune è non sfruttare abbastanza il content marketing: blog, tutorial e video dimostrativi sui social, possono aiutare a creare fiducia e guidare i clienti nella scelta dei prodotti. Inoltre, ignorare l’importanza di una strategia SEO per il proprio e-commerce limita la visibilità sui motori di ricerca, riducendo il traffico organico.

Un altro errore è investire esclusivamente in pubblicità a pagamento senza costruire una base di clienti fedeli. Troppi negozi online spendono in campagne Facebook o Google Ads senza lavorare sulla fidelizzazione, ignorando strumenti come newsletter, programmi di loyalty. sconti esclusivi o l’utilizzo di piattaforme marketplace come PagineGialle Shop.

Anche la gestione dei social media può essere problematica, in quanto molti e-commerce pubblicano contenuti in modo sporadico o eccessivamente promozionale, senza creare un dialogo con la community. Il pubblico oggi si aspetta autenticità, interazione e valore, quindi limitarsi a postare immagini dei prodotti senza coinvolgere gli utenti o sfruttare le recensioni e le testimonianze è un errore strategico.

Un altro errore critico è selezionare prodotti senza considerare le esigenze del mercato. Molti venditori scelgono articoli basandosi solo sulle proprie preferenze personali, senza analizzare i trend o le esigenze reali dei clienti. Ad esempio, proporre solo prodotti generici senza una specializzazione può rendere difficile emergere in un settore già molto competitivo.

Allo stesso modo, alcuni e-commerce propongono troppi prodotti fin dall’inizio, rendendo difficile la gestione dello stock e confondendo i clienti. Un assortimento troppo vasto senza un’identità chiara può dare un’immagine disorganizzata, mentre un catalogo più selezionato, ma ben studiato, aiuta a costruire un brand riconoscibile.

Infine, vendere cosmetici senza assicurarsi che siano conformi alle normative è un errore grave. Non verificare la certificazione di prodotti bio o vegan, ad esempio, può creare problemi legali e compromettere la fiducia dei clienti.

Insomma, accanto ai permessi necessari per produrre e vendere cosmetici, occorre anche distinguersi in un mercato che muta e si evolve continuamente. Italiaonline è pronta a supportare tutti i business che desiderano crescere e migliorare.

Tra i tanti prodotti pensati per PMI e professionisti spicca anche la soluzione vantaggiosa che permette di avviare un e-commerce cosmetici con il supporto di un team di professionisti e la possibilità di gestire alcuni aspetti in autonomia, in modo da creare una piattaforma personalizzata per vendere online cosmetici e altri prodotti.

Come aprire un e-commerce di cosmetici?

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