Pubblicato il 01 Aprile 2020
La content intelligence permette di trarre valore dai contenuti, grazie al supporto dell'intelligenza artificiale: ecco quali sono i suoi vantaggi
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La content intelligence consiste nell’uso di sistemi di intelligenza artificiale per ottenere il massimo beneficio dai contenuti digitali prodotti. Le potenzialità di questa disciplina sono tantissime e garantiscono alle aziende di poter migliorare la loro strategia di contenuti, ampliando di conseguenza la propria brand awareness e le conversioni.
Content intelligence: cos’è
La content intelligence è la disciplina che permette di analizzare concretamente le metriche e i risultati dei contenuti che vengono pubblicati sul sito e sui canali social, andando di conseguenza a personalizzare i funnel. In questo modo ogni azienda può migliorare la propria strategia di comunicazione, pubblicando i contenuti più adatti sui canali di riferimento dotati di una migliore performance, ed evitando un dispendio di energie professionali ed economiche.
I vantaggi della content intelligence
Negli ultimi anni le aziende hanno creato e condiviso tantissimi contenuti, tanto che l’utente medio spesso finisce per non leggerli per mancanza di tempo o per l’eccessiva presenza di input. In questo caso, o un brand riesce sempre a realizzare contenuti unici e davvero utili per l’utente, o gran parte di quello che viene prodotto finirà per essere sprecato.
Proprio per ovviare a questo problema, si può ricorrere alla content intelligence. Attraverso l’elaborazione del piano editoriale, la content intelligence permette infatti di gestire i dati raccolti dai diversi canali in modo intelligente e strutturato, contribuendo alla promozione di una customer experience su tutti i canali che conseguono successo.
Attraverso questi sistemi è anche possibile automatizzare la creazione di contenuti, rispondendo in tempo reale alle esigenze di navigazione degli utenti. Uno dei grandi vantaggi della content intelligence è quello di poter memorizzare il percorso di visita effettuato dall’utente all’interno di un sito, evitando in questo modo di presentargli informazioni che ha già visitato. Infine non bisogna dimenticare che attraverso la content intelligence è possibile personalizzare le call to action, riadattandola secondo le specifiche esigenze dei singoli utenti. Ultima ma non per importanza, c’è la possibilità di suggerire agli utenti contenuti posizionati su altri canali, in modo da rendere la propria pagina Linkedin, il sito web aziendale, l’e-commerce e il blog interconnessi tra loro.
Come fare la Content Intelligence
La content intelligence non è semplice e deve essere implementata nel modo corretto, seguendo un iter specifico. Tutto come sempre inizia dalla identificazione del target a cui ci si rivolge e alla proposta dei contenuti utili per fidelizzare.
Studiando le interazioni e le scelte degli utenti, si ricevono i dati per capire quali contenuti sono più apprezzati e quali aumentano le conversioni. Dopo aver approvato i contenuti, si passa alla fase di classifica attraverso l’attribuzione dei tag grazie ai motori di intelligenza artificiale.
La content intelligence è particolarmente utile per le aziende che producono grandi quantità di dati proprio perché facilita l’organizzazione e il recupero di tutte le metriche e le informazioni necessarie, ma anche per le aziende il cui business è la produzione di contenuti. Per mantenere un tone of voice uniforme su tutti i touchpoint e fornire una customer experience perfettamente personalizzata ad ogni utente, è consigliabile sfruttare le numerose potenzialità della content intelligence, applicati ai propri processi di business.