Pubblicato il 12 Luglio 2021
Il ciclo di Deming consente di migliorare costantemente i processi aziendali: perché è utile e come usarlo per le strategie di marketing
Ottenere una maggiore produttività e i migliori risultati possibili sono le finalità di ogni azienda. Quando si parla di strategie di marketing, però, c’è un concetto che deve essere chiaro. Ogni strategia per essere davvero efficace dovrà essere attentamente pianificata e poi ottimizzata in corso d’opera, basandosi sui dati disponibili. In questo viene in aiuto il ciclo di Deming, anche detto ciclo PDCA, acronimo di Plan, Do, Check e Act, cioè “pianificare, implementare, verificare e agire”.
Questa teoria economica ha permesso di sviluppare un metodo ciclico che garantisca la qualità dei processi, dove l’obiettivo è quello di non smettere mai di imparare. Solo l’apprendimento e il miglioramento continuo, infatti, possono garantire l’efficienza e l’efficacia delle strategie. Uno dei grandi vantaggi del ciclo di Deming è proprio la possibilità di applicazione a qualsiasi processo aziendale, rivelandosi particolarmente utile nel digital marketing, dove la rapida evoluzione degli strumenti a disposizione richiede un costante miglioramento. Ecco come funziona il ciclo PDCA e come sfruttarlo per le proprie strategie di marketing.
- Ciclo di Deming: le quattro fasi del PDCA
- Ciclo di Deming: come usarlo nelle strategie di marketing
- Ciclo di Deming: vantaggi e svantaggi
Ciclo di Deming: le quattro fasi del PDCA
Il ciclo di Deming è caratterizzato da quattro fasi, che vengono ben riassunte dall’acronimo PDCA, che sono Plan, Do, Check e Act. In italiano, pianificazione, implementazione, verifica e azione, dove ognuno dei passaggi si riferisce a una fase ben precisa. Questo ciclo è versatile e si adatta a qualsiasi tipo di strategia o processo. Ecco le fasi nel dettaglio:
- Plan o pianificazione: si parte determinando la situazione attuale così da poter delineare il problema, gli obiettivi e il modo più concreto possibile in cui raggiungerli. Poi, bisogna accordarsi sui fattori di successo, così da poter determinare se i risultati raggiunti sono accettabili. Per questo, è importante definire degli obiettivi che siano realisticamente raggiungibili
- Do o implementazione: in questa fase il team o l’individuo iniziano a procedere a piccoli passi per mettere in opera quanto pianificato, attenendosi rigorosamente alla strategia elaborata. In genere, il piano viene messo in atto solo su un prodotto o solo in un reparto, tanto che anche l’implementazione è considerato un passaggio di prova e verifica della pianificazione
- Check o verifica: arriva il momento di raccogliere i risultati delle prime due fasi e analizzarli per vedere se sono in linea con gli obiettivi fissati. L’analisi deve tenere conto di tutti gli aspetti e dee essere quanto più possibile oggettiva, così da poter individuare i problemi della fase Do e trovare una soluzione che permetta il miglioramento
- Act o azione: dopo che i problemi sono stati identificati, non resta che mettere in atto le correzioni, adattare il piano e poi attuarlo. La quarta fase comprende quindi il quadro d’insieme, così da definire il nuovo standard per la qualità del processo. Con il passaggio all’azione, si alza di volta in volta l’asticella del miglioramento e ripetendo il ciclo, si punta a nuovi risultati ancora più performanti.
Ciclo di Deming: come usarlo nelle strategie di marketing
Appare sempre più chiaro che il ciclo di Deming si adatti a qualsiasi tipo di processo e metodo industriale, ma quel che appare più chiaro è quanto si riveli utile per le strategie di marketing. Nel mondo del digital, infatti, ogni strategia che si rispetti deve essere continuamente migliorata per assecondare gli interessi del proprio target di riferimento, sfruttare i nuovi strumenti offerti da forme di comunicazione come i social network, e tenere il passo per raggiungere sempre i migliori risultati.
Passiamo a un caso concreto. Un’azienda decide di lanciare una nuova strategia di marketing, ad esempio per lanciare la vendita dei prodotti sul proprio nuovo e-commerce. L’obiettivo è vendere i propri prodotti e raggiungere un certo margine, quindi bisogna far sapere ai clienti che l’e-commerce è aperto e si potrà acquistare direttamente online. Nella pianificazione, si sceglieranno i canali per comunicare ai propri clienti l’apertura dell’e-commerce. Nell fase Do, invece, si testeranno diverse strade: content marketing, email marketing, invio di SMS e coupon, o ancora social media marketing, investendo pari risorse e denaro in ognuno dei canali.
La fase di Check o verifica permetterà di capire qual è il canale che ha ottenuto le migliori conversioni, perché il target di riferimento lo preferisce, e quale investimento bisogna fare per ottenere il margine di vendite desiderato. Una volta aggiustata la strategia in funzione della fase di verifica, si potrà dare il via alla fase di Act, e continuare a sponsorizzare l’e-commerce. Ripartendo il ciclo, si potrà ottimizzare di volta in volta la strategia per migliorare le prestazioni.
Ciclo di Deming: vantaggi e svantaggi
Il ciclo di Deming offre vantaggi e svantaggi. Partiamo dai pro: è versatile e permette di gestire qualsiasi tipo di situazione, la struttura è semplice, il concetto di ciclo stimola il miglioramento continuo e l’analisi e il controllo sono garantiti dall’approccio iterativo. Bisogna tenere di conto anche degli svantaggi: un obiettivo con fasi di realizzazione non concrete nella pianificazione porterà a un errore di applicazione. Inoltre, i cambiamenti sono da programmare a lungo termine. Il ciclo poi tende solo a reagire, quindi raramente si agisce in modo proattivo con nuove idee. Per questo motivo, si potranno migliorare le strategie di marketing, ma quando si ha bisogno di una rivoluzione, la strategia andrà ripensata da zero, per non incappare nella reattività che limita la crescita.