Cos’è Google Bard, come usarlo e differenze con ChatGPT

Prima di capire cos’è Google Bard, è bene spiegare in cosa consiste l’intelligenza artificiale. Per “intelligenza artificiale” (IA) si intende un campo dell’informatica che mira a creare sistemi e programmi in grado di simulare l’intelligenza umana. L’IA è già ampiamente utilizzata in applicazioni come il riconoscimento vocale, il riconoscimento facciale e il supporto decisionale e si evolve costantemente grazie alla crescente potenza di calcolo e alla disponibilità di enormi quantità di dati.

L’obiettivo è sviluppare sistemi che possano apprendere, adattarsi e migliorare autonomamente, ampliando le capacità dell’automazione e dell’analisi dati. L’intelligenza artificiale è quindi un aiuto non di poco conto per chi è a capo di una PMI.

Quanto premesso, ci permette di spiegare meglio cos’è Google Bard, ovvero un chatbot basato sull’intelligenza artificiale che ha l’obiettivo di aumentare la produttività, accelerare l’ideazione e stimolare la curiosità degli utenti. Nei prossimi paragrafi, vedremo meglio come usare Google Bard nell’ottica del marketing e cosa lo differenzia da ChatGPT.

• Cos’è Bard di Google e come utilizzarlo
• Google Bard vs ChatGPT: tutte le differenze

Cos’è Bard di Google e come utilizzarlo

Innanzitutto, è bene premettere che ad oggi Google Bard è ancora un servizio sperimentale in Italia, un qualcosa di imperfetto ed in continuo aggiornamento. Presto o tardi però potrebbe prendere piede in ottica marketing e rappresentare una grande occasione per le PMI in cerca di idee e strategie da sfruttare per fare marketing.

Google Bard offre un’ampia gamma di funzionalità per condurre conversazioni sia scritte che vocali, arricchite da immagini e link condivisi, promuovendo la generazione di idee e contenuti originali. Queste caratteristiche includono la capacità di ottenere suggerimenti e risposte su temi specifici, la possibilità di caricare immagini nelle conversazioni utilizzando Google Lens e la possibilità di far leggere le risposte ad alta voce in più di 40 lingue.

Ovviamente, è importante sottolineare che la parte creativa di Google Bard non può sostituire completamente l’intelligenza umana, ma presentarsi come un valido supporto per i professionisti del settore e per chi è alle prime armi. Pertanto, chi nella propria PMI provvede alla gestione dei social aziendali per l’autopromozione, dovrà comunque affidarsi ad un content creator e ad un esperto in generazione di immagini e video professionali, per il mantenimento di profili originali, curati e utili per il pubblico.

Altra utilità collegata a Google Bard, è la possibilità di gestire e organizzare le conversazioni in modo flessibile, fissando thread, rinominandole e avviando più di una conversazione contemporaneamente. È anche possibile modificare le risposte per renderle più semplici o pertinenti, poiché vengono fornite diverse bozze per ciascuna risposta.

Altra caratteristica di rilievo di Bard è la capacità di condividere le conversazioni con altri utenti, promuovendo la collaborazione, grazie ai link condivisibili. Infine, gli utenti possono esportare il codice Python in Replit o Google Colab per continuare le attività di programmazione, spostando senza soluzione di continuità le loro interazioni da Bard verso strumenti di sviluppo più specifici.

Se vuoi sapere come provare Google Bard per sfruttare tutte le sue potenzialità ti basta andare su google.com/chat, accedendo con un account Gmail e facendo login.

Google Bard vs ChatGPT: tutte le differenze

Ecco arrivato il momento del confronto più chiacchierato degli ultimi tempi: Bard Google vs ChatGPT. Le differenze tra queste due piattaforme di intelligenza artificiale sono le seguenti:

• Sviluppatori e background tecnico: Google Bard è sviluppato da Google, mentre ChatGPT è un prodotto di OpenAI, un’azienda specializzata proprio in intelligenza artificiale;
• Modello linguistico: Google Bard si basa su un modello linguistico noto come LaMDA (Language Model for Dialogue Applications), mentre ChatGPT si basa su GPT-4;
• Gestione delle conversazioni: Google Bard consente agli utenti di organizzare conversazioni precedenti in modo più flessibile, inclusa la possibilità di fissare thread e rinominarli. Oltre a questo ChatGPT offre un’impostazione che consente agli utenti di includere le informazioni del proprio profilo nei messaggi inviati, così da aiutare lo strumento a dare risposte più precise;
• Supporto per immagini e link: Google Bard offre la possibilità di caricare immagini nelle conversazioni utilizzando Google Lens e di condividere link. Anche ChatGPT presenta questa funzione, ma solo per la sua versione a pagamento (ChatGPT-4);
• Funzionalità di base: Bard Google è progettato per consentire la collaborazione tra utenti, con la possibilità di condividere conversazioni tramite link. ChatGPT, invece, è maggiormente utile per la generazione di script, copy per piattaforme social e testi per l’ottimizzazione dei motori di ricerca;
• Esportazione del codice: Google Bard permette di esportare il codice Python in strumenti come Replit e Google Colab per supportare attività di programmazione, mentre ChatGPT potrebbe non offrire questa funzionalità;
• Dati di allenamento: Google Bard spicca per le sue dimensioni impressionanti, con un set di dati di testo e codice che ammonta a 1,56 terabyte, mentre ChatGPT si basa su un set di dati di testo più “modesto”, di 600 miliardi di byte.

Più in generale, ad oggi ChatGPT sembra essere più performante in ottica marketing, soprattutto nella sua versione a pagamento.

A prescindere dallo strumento che si decide di utilizzare però, come detto è bene sapere che l’intelligenza artificiale, ad oggi, non può sostituire il lavoro di professionisti del settore. Che si tratti di gestione dei social media, di strategie SEO o di qualsiasi altra materia riguardante il marketing online, è sempre bene farsi affiancare da esperti in questi campi. Per questo motivo, ricorda che Italiaonline è a tua disposizione: contattaci e penseremo ad una strategia mirata per la tua PMI.