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Come monitorare il traffico di un sito web

Pubblicato il 02 Agosto 2024

Osservare e analizzare l'andamento delle visite e delle interazioni degli utenti è fondamentale per monitorare il successo di un sito web. In questa guida scopriremo gli step da seguire per farlo in maniera precisa e professionale.

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Chi gestisce un sito web lo sa bene: le visite alle pagine rappresentano uno degli aspetti più importanti a cui fare attenzione. Controllare quanti e quali utenti arrivano sul proprio dominio, capire come si muovono, come ci arrivano e quali “movimenti” fanno, sono dati essenziali che permettono di capire se il sito sta funzionando oppure no.

Questi dati consentono di stilare delle statistiche che parlano come un libro aperto. Ecco perché monitorare il traffico di un sito web è essenziale perché è proprio da questo che si riesce a capire non solo se un sito ha successo ma anche come ottimizzarlo e quali sono gli aspetti che possono essere migliorati.

Non sempre però i dati delle statistiche vengono interpretati nel modo corretto. Ecco perché è bene fare chiarezza evitando alcuni errori che sono fin troppo comuni. Se sei curioso di capire come vedere il traffico di un sito e come ottimizzarlo, questa guida è adatta a te!

Traffico di un sito: parametri importanti e strumenti da usare

Come dicevamo, le statistiche sul traffico di un sito sono essenziali ma altrettanto importante è saperle leggere nel modo corretto.

I principali parametri da valutare sono le visite che rimandano a tutti gli accessi effettuati al sito da uno stesso utente, il numero dei nuovi visitatori e quello delle visite ripetute da uno stesso fruitore e allo stesso tempo, anche il numero di visite che variano in un preciso periodo.

Poi ci sono le fonti di traffico, ovvero i dati che indicano da dove quegli utenti arrivano e tramite quale canale siano giunti al sito. È possibile, inoltre, capire quali sono le pagine più visitate e anche come i visitatori interagiscono sul sito, quanto tempo vi restano, quanti clic fanno e quante pagine consultano.

Uno degli strumenti più usati per monitorare il traffico del sito web è Google Analytics, lo strumento offerto dal motore di ricerca più famoso al mondo che permette di approfondire diversi dettagli: le sorgenti del traffico, le caratteristiche dei visitatori e i loro comportamenti in rete.

Rimanendo sempre in tema di analisi traffico sito web, passiamo ora a vedere come procedere nella lettura dei dati.

Traffico di un sito: interpretare i dati

Dopo aver visto quali sono gli strumenti utili per monitorare il traffico di un sito web, arriva il passo successivo che è quello più delicato ma anche importante, l’interpretazione dei dati.

Partiamo dal numero degli utenti che visitano un sito: è questo in primis il dato che descrive se un sito funziona oppure no, se piace tanto o nella media al pubblico web. Se questo cresce e la presenza poi diventa costante, significa che l’attività di marketing o di link building è stata fatta correttamente.

Ci sono però da fare delle specifiche circa la fase di monitoraggio traffico internet: non sempre un pubblico a 4 numeri, che decreta un gradimento molto alto, è sinonimo del fatto che un sito funzioni bene. Per poter fare questo discorso è necessario tenere in considerazione a quale tipo di pubblico si rivolge quel sito. Non vale, infatti, sempre il legame: più pubblico più successo.

Se si tratta di un sito che si focalizza su un argomento di nicchia, che interessa un gruppo molto piccolo di persone, anche dei numeri che a primo acchito possono sembrare bassi, magari non lo sono.

Questo dimostra, infatti, che la strategia di marketing ma anche di SEO devono essere costruite in modo che ogni sito riesca a raggiungere traffico organico mirato per il quale è stato creato.

Grazie alle statistiche che analizzano anche le fonti di traffico si può capire da dove “proviene” il pubblico e attraverso quale canale gli utenti siano arrivati al sito. Essi possono arrivare dai social, da Google o anche da altre pagine che contengono il link di riferimento. Questi dati a loro volta indicano la qualità del lavoro svolto.

Se gli utenti arrivano da Google significa che le pagine sono ottimizzate nel modo corretto, se dai social che le sponsorizzazioni funzionano e la presenza sui principali social network è mirata e specifica. Infine anche la link building è importante: se gli utenti arrivano da altri siti significa che questa è stata costruita nel modo giusto.

Infine, se gli utenti al sito sono diretti è evidente che l’attività di marketing diretto (con la distribuzione di volantini e brochure) è andata a buon fine e chi ha ricevuto il materiale informativo si è incuriosito e ha approfondito la conoscenza.

Tutto questo permette di tenere sotto controllo, non solo l’andamento del sito, ma anche tutta l’attività che si sta facendo intorno ad esso. Ogni singolo parametro delle statistiche è importante e non va analizzato mai da solo ma sempre in relazione a tutti gli altri. Solo così il monitoraggio del proprio sito web può essere fatto in modo corretto ed efficace.

Per incrementare il traffico qualificato e far modo che il target entri nel sito è molto importante essere presenti nelle prime pagine dei risultati di Google. Per raggiungere tale obiettivo bisogna creare una strategia SEO efficace, studiata nei particolari.

Analizzare traffico sito web: gli errori da non fare

Capire come vedere il traffico del tuo sito web è importante, ma è altrettanto importante conoscere i passi falsi da non compiere.

Se desideri monitorare il traffico internet in maniera precisa, ad esempio, fai attenzione a non confondere visite con utenti: una visita è una singola sessione su un sito, mentre un utente può effettuare più visite. Confondere questi due dati può portare a sovrastimare il numero di visitatori unici.

Se sei ancora in fase iniziale, ricordati di non agire mai senza prima impostare obiettivi specifici. Senza obiettivi chiari, è difficile misurare il successo delle tue azioni: definisci quali sono i tuoi obiettivi (aumentare le vendite, generare leads, migliorare la brand awareness) e monitora le metriche che ti permettono di raggiungerli.

Attenzione anche a fissarti solo sul numero di visite! Il numero totale di visite è un indicatore importante, ma non è l’unico. È necessario analizzare anche la provenienza del traffico, la durata delle visite, il tasso di rimbalzo e altre metriche per avere un quadro completo.

Non segmentare i dati è un altro passo falso da evitare. È fondamentale segmentare i dati in base a diversi criteri, come fonte di traffico (organico, a pagamento, social), dispositivo (desktop, mobile), pagina di destinazione e altri.

Ricordati, inoltre, che non tutto il traffico è uguale: è importante distinguere tra traffico di alta qualità, che converte in clienti o leads, e traffico di bassa qualità, che non porta a risultati significativi.

Cerca di non basarti solo su Google Analytics, in quanto è uno strumento fondamentale, ma non è l’unico. Integra i dati di Google Analytics con quelli di altri strumenti, come Google Search Console, per avere una visione più completa del tuo traffico.

Infine, non fare l’errore di non tenere conto dei fattori esterni: il traffico del tuo sito può essere influenzato da fattori esterni, come cambiamenti negli algoritmi dei motori di ricerca, eventi stagionali o crisi economiche. Tieni conto di questi fattori quando analizzi i tuoi dati.

Analizzare il traffico del tuo sito web è un processo continuo e complesso. Evitando gli errori comuni e seguendo i consigli sopra riportati, sarai in grado di ottenere informazioni preziose per migliorare le performance del tuo sito e raggiungere i tuoi obiettivi di business. Se necessiti di un aiuto professionale, mettiti subito in contatto con il team di esperti di Italiaonline.

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