Pubblicato il 28 Ottobre 2020
C’è differenza tra Indicizzare un blog e indicizzare un sito, così come il concetto di indicizzazione è differente da quello di posizionamento: scopri quali sono le migliori strategie in questo ambito
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Chi ha un blog e vuole migliorare il posizionamento dei contenuti presenti al suo interno deve sapere che ci sono differenze tra indicizzare un blog e indirizzare un sito web. Non solo: c’è differenza anche tra indicizzare e posizionare un blog.
Dal momento che pubblicare con costanza contenuti di qualità sul proprio blog non basta ad avere un’adeguata visibilità sui motori di ricerca, è importante sapere come indicizzare un blog e utilizzare tutti gli accorgimenti più utili per essere presi in considerazione dai motori di ricerca e assicurarsi una visibilità privilegiata rispetto alla concorrenza.
La differenza tra indicizzazione e posizionamento
Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, c’è una sostanziale differenza tra indicizzare e posizionare un blog. Con il termine “indicizzazione” si fa riferimento a una serie di azioni che consentono al crawler del motore di ricerca (cioè il software che analizza i contenuti presenti in Rete) di rilevare la presenza del blog e di inserirlo all’interno del proprio indice.
Per “posizionamento” sul motore di ricerca, invece, si intende l’insieme di tecniche necessarie a migliorare la posizione del blog per determinate chiavi di ricerca all’interno della SERP, cioè la pagina dei risultati del motore di ricerca.
La differenza tra questi due termini può apparire “sottile” ma ha una conseguenza molto importante: ogni sforzo profuso per assicurarsi il miglior posizionamento all’interno della SERP con la Local SEO o altre tecniche è inutile se il proprio blog non risulta indicizzato dal motore di ricerca.
Come indicizzare un blog
Prima di capire come indicizzare un blog è necessario assicurarsi che il proprio blog sia realmente assente dall’indice del motore di ricerca.
Per verificare che il proprio blog sia indicizzato o meno su Google è possibile utilizzare un particolare operatore di ricerca, cioè un comando specifico da digitare all’interno della query: si tratta del comando “site”. Scrivendo nella query “site:http://www.tuosito.it” si domanda a Google di cercare all’interno di quel dominio. Se il motore di ricerca restituisce tutte le pagine del blog, significa che esso è indicizzato in maniera corretta. Al contrario, se la richiesta non dà risultato, significa che il blog non è indicizzato e che bisogna quindi lavorare in tal senso con alcuni accorgimenti specifici.
Il primo passo è assicurarsi di aver consentito l’indicizzazione del blog, cioè di aver tolto la spunta alla voce “Search Engine Visibility” (“Visibilità sui motori di ricerca”) presente nella sezione lettura dei contenuti nel menù delle impostazioni generali. Questa spunta viene generalmente utilizzata quando il blog è in manutenzione e si desidera segnalare ai motori di ricerca che il crawler non deve prenderlo in considerazione.
Bisogna poi verificare le impostazioni del file robot.txt, che serve a fornire istruzioni al motore di ricerca per leggere il blog. Affinché le pagine del blog possano essere indicizzate, nel codice HTML non deve poi essere presente il meta tag “no index”. C’è un’altra possibilità (che, però, non vale nel caso in cui il blog sia appena nato): il blog potrebbe essere stato penalizzato dal motore di ricerca.
Generalmente, ormai, l’indicizzazione dei siti su Google avviene in automatico, ma per agevolare questo passaggio è possibile utilizzare lo strumento specifico “add url” del motore di ricerca. Anche Bing permette di segnalare il proprio blog tramite i suoi strumenti webmaster.
Un altro accorgimento utile per l’indicizzazione del proprio blog è l’inserimento di una sitemap nella search console, che fornisce preziose indicazioni ai motori di ricerca.
Un nuovo blog, infine, può essere segnalato a Google anche da un link proveniente da un sito autorevole.
Queste ultime due pratiche aiutano anche il posizionamento del blog stesso all’interno della SERP. Non sono, però, gli unici due accorgimenti possibili.
Come migliorare il posizionamento di un blog
Chi ha un blog può affrontare argomenti specifici in base ai topic che appassionano di più i lettori e che sono più cercati nei motori di ricerca. Google mette a disposizione lo strumento gratuito Google Trends per conoscere le statistiche di ricerca più aggiornate, in Italia e non solo. Inoltre, sul web sono disponibili diversi tool che permettono di analizzare il rendimento del proprio blog per determinate parole chiave.
Oltre che produrre articoli (di qualità, cioè ottimizzati a livello SEO) sugli argomenti più “caldi” e ricercati sui motori, per migliorare il posizionamento del blog è importante anche lavorare sulla categorizzazione dei vari contenuti presenti al suo interno.
Le categorie di un blog sono contenitori che ospitano i contenuti e li organizzano su base tematica. A questo proposito è utile identificare un numero ridotto di categorie, ottimizzarle dal punto di vista SEO, evitare categorie simili dal punto di vista semantico e assicurarsi che esse siano popolate da contenuti e non rimangano vuote o semi vuote.
Per quanto riguarda le singole pagine del blog è importante, poi, assicurarsi che siano inseriti in maniera corretta i tag HTML, dal Tag Title alla URL passando per la Meta Description, l’Header, l’Alt Title e i link interni.
Una corretta indicizzazione e un buon posizionamento sono i primi passi per ottenere risultati soddisfacenti con il proprio blog. Per questo è molto importante sapere come indicizzare un blog e assicurarsi la giusta visibilità sui motori di ricerca.