Pubblicato il 13 Aprile 2023
Hai un negozio, online o offline, e non sai come aumentare le vendite in maniera sostanziosa? Ecco tutto quello che dovresti sapere sul tema.
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Avvicinare nuovi potenziali clienti, fidelizzare quelli in entrata e alimentare la fedeltà di quelli già acquisiti: ecco i passaggi chiave che devono essere rispettati per ottenere fatturati con crescita costante e garantita. Ma come aumentare le vendite in negozio online e/o offline? Quali step seguire, e a chi chiedere aiuto? Nei prossimi paragrafi verranno dettati dei consigli pratici per far sì che le vendite della propria attività siano sempre in aumento.
- Brand authority: la reputazione online al primo posto
- Grafiche, gigantografie e pannelli pubblicitari: anche l’offline conta
- Personal branding: come aumentare vendite promuovendo sé stessi
- Sfruttare i vantaggi del WorkFlow per le dinamiche aziendali interne
- Aumento vendite negozio: gli errori da non fare
Brand authority: la reputazione online al primo posto
Innanzitutto, se si vuole godere di un fatturato in crescita costante, è bene pensare alla propria attività come un albero in fiore. Non esiste pianta fruttuosa che non abbia radici sane. Le radici, in questo caso, sono alimentate dalla brand authority, ovvero dalla reputazione online della propria attività. Solo un progetto ben definito, aiutato dalla giusta strategia SEO, può portare il proprio marchio a essere non solo conosciuto ma anche associato a sensazioni positive: affidabilità, professionalità e utilità.
Come aumentare le vendite di un negozio off line – tradizionale, per intendersi – attraverso la brand authority? Partendo da una content strategy! La content strategy, ovvero la strategia che nasce dal content marketing, è un modo di ottenere autorità grazie alla pubblicazione di contenuti online in linea con la propria azienda e capaci di conferire valore al pubblico. Ovviamente, deve essere associata a dei validi interventi di social media marketing, con pubblicazioni costanti e precise, nei canali di riferimento. La scelta di quest’ultimi non deve essere lasciata al caso, ma deve basarsi sulla nicchia di pubblico a cui ci si riferisce e il tipo di servizio o bene distribuito.
Nelle tattiche di brand authority è importante, inoltre, rimanere sempre coerenti all’etica aziendale, così da non deludere mai il potenziale cliente né quello più affezionato. Si devono mettere sempre al primo posto i bisogni del cliente e, dove possibile, stimolarli. Una brand authority, infatti, è alimentata da contenuti che permettono all’utente di trovare rimedio ad una necessità o farlo ragionare sulle necessità che potrebbe avere ma a cui non ha mai pensato. Tale contenuto, per essere raggiunti da un numero sempre più alto di persone, dovrà essere poi sponsorizzato attivando delle campagne di pubblicità online, meglio se gestite da un advertiser professionista.
Non deve mai mancare, inoltre, l’alimentazione della propria community, utilizzando strumenti come mailing list, newsletter e interazioni social sotto ai post. Utilissima anche la figura del community manager, che gestisce i rapporti con il pubblico, animando e rendendo più “umana” la realtà aziendale.
Grafiche, gigantografie e pannelli pubblicitari: anche l’offline conta
Sebbene il mondo online abbia preso il sopravvento nella vita delle persone, c’è da considerare che il potenziale cliente o cliente fidelizzato vive una vita reale, fuori dal mondo virtuale, in cui passeggia, fa shopping, svolge la propria attività lavorativa e socializza. È importante, quindi, essere presente in tutti questi touchpoint. Chi si sta chiedendo come aumentare le vendite in un negozio sfruttando il potere dell’offline, troverà risposta nelle prossime righe.
Dalle fermate degli autobus ai binari delle stazioni, passando per le sale d’attesa degli aeroporti ai corridoi dei grandi centri commerciali: in tutti questi luoghi non può mancare la grafica pubblicitaria, colonna portante delle tecniche di comunicazione visiva. Essa permette, infatti, di raggiungere risultati tangibili in pochissimo tempo, grazie ai continui e forti richiami che le immagini sanno produrre.
Per capire la potenza della grafica pubblicitaria, basta pensare ai marchi dei grandi franchising di abbigliamento o delle grandi catene di alberghi. Un logo può fissarsi nella mente dell’utente, senza abbandonarla più. La comunicazione grafica, insieme a quella social, va a rappresentare un connubio vincente: la comunicazione integrata. Da qui prendono vita anche tutte le tattiche di personal branding.
Personal branding: come aumentare vendite promuovendo sé stessi
Come aumentare le vendite del negozio puntando su se stessi? Con il personal brand, ovvero con strategie che mirano a mettere in risalto le competenze dell’azienda, le sue esperienze e i suoi valori. L’obiettivo finale del personal branding è imprimere nella mente degli individui un’immagine ben confezionata di sé (o dell’azienda rappresentata). Di riflesso, si otterrà una brand authority rafforzata e una grande fiducia da parte del pubblico. Ovviamente, per durare nel tempo e risultare veritiero, il personal brand deve rimanere coerente, in linea con quanto promette.
Per fare personal branding serve innanzitutto una mission, una vision e un prodotto o servizio in linea con esse. Per fare un esempio: un’azienda che professa rispetto per l’ambiente e la natura, non può di certo optare per confezioni inquinanti. Dovrà prediligere, ad esempio, imballaggi plastic free e realizzati con materiali riciclabili.
Sfruttare i vantaggi del WorkFlow per le dinamiche aziendali interne
Imprevisti ed incomprensioni all’interno dell’azienda, possono essere all’ordine del giorno se non vengono attenuati e regolati dai sistemi di workflow per il Sales Team. Tali sistemi permettono a chi dirige di sapere sempre cosa è necessario fare durante le contrattazioni, stabilire con celerità chi si deve occupare di una determinata attività e ridurre i tempi di chiusura delle trattative commerciali. Con un sistema workflow ben organizzato, è possibile anche capire con facilità a che punto della trattativa si è arrivati e quali passaggi mancano per portare la vendita al successo.
Come avviene tutto questo? Attraverso la definizione di step e scadenze precise. I sistemi di Workflow si basano, infatti, su passaggi come connect call, exploratory call e altri appuntamenti. Permettono di ricevere promemoria per non dimenticare nulla e inviano in automatico email personalizzate al cliente, sulla base degli interessi che ha dimostrato in passato. Qui si allaccia il mondo del marketing automation, che permette al Sales Team di occuparsi del proprio core business, così da chiudere il maggior numero di vendite.
Aumento vendite negozio: gli errori da non fare
Ci sono degli errori banali ma frequenti, che vengono compiuti spesso da chi manda avanti un’attività commerciale. Errori che, se evitati, possono sicuramente contribuire ad aumentare le vendite in negozio. Ecco di quali si tratta:
- Mancato studio della concorrenza: ovvero degli avversari in campo. Non fare ricerche di mercato, significa non conoscere l’avversario e non comprendere nel dettaglio come posizionare i propri prodotti o servizi sul mercato. Analizzare la concorrenza, serve anche per stabilire i prezzi da imporre e le tattiche da attuare per farsi conoscere là dove il proprio brand non è noto;
- Non proporre un programma di affiliazione e/o fedeltà: senza i quali il legame tra cliente e azienda non viene rafforzato. I clienti fidelizzati sono quelli più propensi a continuare ad acquistare i tuoi prodotti o servizi e a portare avanti un passaparola positivo. Le campagne punti a premi, così come le fidelity card, sono idee vincenti in questi casi;
- Non cedere omaggi: per attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli già presenti. Per fare un esempio: all’interno di un bar basta un caffè omaggio ogni 10, mentre in un negozio di abbigliamento è sufficiente uno sconto del 10% a fronte di una spesa minima. Ovviamente, per proporre un’offerta e dare degli omaggi, è importante avere una stima dei prodotti più venduti e di quelli che riscuotono meno successo, in modo tale che quest’ultimi vengano smaltiti e i primi utilizzati come leva;
- Non fare Early Bird: ovvero proporre vantaggi entro un determinato periodo di tempo. Questo permette non solo di offrire prodotti e/o servizi in maniera scontata, ma anche di poter alzare i prezzi in un momento successivo. Il cliente che si aggiudica l’offerta Early Bird prova il prodotto e innesca il passaparola, che porterà nuovi clienti alto paganti. Può sembrare un consiglio azzardato, ma è una strategia che se attuata con un’adeguata preparazione e con trasparenza, può portare a fatturati molto alti. L’importante è che i clienti vengano avvertiti in tempo e che ricevano le giuste motivazioni per il successivo aumento di prezzo;
- Non ripagare chi porta nuovi clienti: rischiando così di non motivare chi ha sperimentato sulla propria pelle un servizio o prodotto, a fare passaparola e lasciare feedback e recensioni positive sui social. I clienti fidelizzati conoscono bene il prodotto/servizio venduto, pertanto è fondamentale incentivarli a portare nuovi acquirenti. Per ogni nuovo potenziale cliente presentato è giusto, quindi, offrire uno sconto speciale sull’acquisto successivo. In alternativa, una percentuale provvigionale o un omaggio;
- Non predisporsi all’ascolto: senza raccogliere – e soprattutto accogliere – i pareri e le critiche del proprio team. Chi ruota intorno ad un’attività, conosce bene i suoi meccanismi e sa riportare a chi è ai vertici, una visione reale e corretta. Questo succede perché spesso vivono in prima persona le dinamiche azienda-cliente e possono quindi toccare con mano i deficit aziendali. Dalla cassiere al magazziniere, dal facchino alla segretaria, ognuno si imbatte in difficoltà giornaliere e può trasformarle in idee preziose per il miglioramento aziendale. Sono fondamentali, quindi, delle riunioni periodiche, da svolgere con componenti misti, scelti tra i vari dipendenti, senza badare alla loro carica o posizione nell’organico.
Consigli mirati, ben precisi, selezionati per permettere a qualsiasi attività di decollare nell’arco di pochissimi mesi. Ovviamente non devono mancare gli alleati giusti: esperti in materia con comprovata esperienza nel settore.