Co-marketing: cos’è, tipologie, esempi e come farlo

Al fine di massimizzare il raggiungimento del pubblico di riferimento e ottenere vantaggi reciproci, il co-marketing (o marketing cooperativo) permette a liberi professionisti e proprietari di PMI, di creare sinergie commerciali e pubblicitarie strategiche. In poche parole il marketing cooperativo consente agli imprenditori di unire le forze per raggiungere obiettivi comuni, riducendo i costi e aumentando l’efficacia delle campagne pubblicitarie.

Il co-marketing è la strategia perfetta per quelle attività che hanno risorse limitate ma desiderano espandere la propria visibilità e raggiungere nuovi clienti. Attraverso il co-marketing, possono collaborare con altri professionisti o aziende complementari per ampliare il proprio network e accedere a nuove opportunità di business.

Andiamo ora a scoprire, dal punto di vista pratico, il significato di co-marketing. Daremo anche delle chiare indicazioni circa il suo funzionamento, così da aiutare gli interessati a prenderlo in considerazione per le proprie tattiche commerciali/pubblicitarie.

Co-marketing: cos’è e come si sviluppa

La definizione letterale di co-marketing, come già indicato, è “marketing cooperativo”, esso infatti consiste in una strategia di marketing in cui due o più aziende collaborano per promuovere reciprocamente i propri prodotti o servizi.

Si tratta di un’alleanza che può assumere diverse forme, come:

• La realizzazione di campagne pubblicitarie congiunte
• La creazione di offerte promozionali combinate
• La creazione di campagne di referral marketing
• La creazione di programma di fedeltà congiunti
• La partecipazione a eventi commerciali insieme

L’obiettivo principale del co-marketing rimane sempre quello di sfruttare le risorse, le competenze e il pubblico di entrambe le aziende coinvolte per massimizzare l’impatto delle attività di marketing e ottenere vantaggi reciproci.

Attenzione però! Il co-marketing non deve essere confuso con il co-branding. Nel co-marketing, le aziende si uniscono per promuovere reciprocamente i propri prodotti o servizi, condividendo risorse e pubblico. Il co-branding, invece, coinvolge la creazione di un nuovo prodotto o servizio attraverso l’associazione di due brand distinti, al fine di ottenere un valore aggiunto per entrambi.

Tutti i vantaggi del co-marketing

Il co-marketing permette di godere di una lunga lista di vantaggi, sia per le aziende che per i professionisti, consentendo loro di sfruttare le risorse, le competenze e le audience reciproche per raggiungere obiettivi comuni.

Il primo vantaggio, non di poco conto, del co-marketing, è la riduzione dei costi. Collaborare con altre aziende consente di condividere i costi pubblicitari e promozionali. Questo può includere la suddivisione dei costi di produzione di materiali promozionali, l’affitto di spazi pubblicitari, lo sviluppo della pubblicità online da parte di esperti di digital marketing, la realizzazione di cartelloni pubblicitari per la pubblicità fuori casa e molto altro.

Il co-marketing consente anche di accedere alle audience delle controparti. Questo è particolarmente vantaggioso nei casi in cui i pubblici risultino complementari o sovrapposti (ma mai concorrenti). Altro punto a favore, è che il co-marketing permette di rafforzare la credibilità e la fiducia nei confronti dei marchi coinvolti. I clienti potrebbero percepire i brand in modo più positivo se li vedono associati a marchi o professionisti autorevoli.

Il co-marketing offre anche l’opportunità di connettersi con altre aziende, professionisti e influencer del settore. Queste connessioni possono portare a partnership future, opportunità di collaborazione e scambi di risorse a lungo termine che possono essere preziose per la crescita aziendale. Questo, in alcuni casi, consente anche di espandere la propria portata geografica. Ad esempio, una società di e-commerce potrebbe collaborare con un rivenditore locale per entrare in nuovi mercati geografici o raggiungere clienti in regioni dove non ha una presenza fisica.

Collaborare con partner che hanno pubblici simili o complementari, infiniti, può portare a un aumento delle vendite e a rafforzare il brand attraverso associazioni positive con altri marchi o professionisti.  Ovviamente, tutti questi vantaggi, possono essere raggiunti solo se si sviluppa una strategia di co-marketing professionale e ben pianificata. Ma di questo parleremo meglio nei prossimi paragrafi.

Esempi vincenti di co-marketing

Prendere in considerazione degli esempi validi di co-marketing esempi aiuta a capire meglio le dinamiche che vengono messe in atto quanto si pianifica una strategia commerciale e pubblicitaria di questo tipo.

Alcuni esempi vincenti di co-marketing da prendere in considerazione sono:

• GoPro-Red Bull: due aziende completamente diverse, esattamente come i loro settori. Due brand che nel 2016 dettero vita ad una partnership vincente. Tra l’azienda produttrice di videocamere e l’energy drink, nacque una produzione originale e unica di contenuti digitali, diffusi sui social network e non solo. I brand collaborarono anche per rinnovare i prodotti e il tipo di distribuzione sul mercato;

• Coca-Cola e McDonald’s: due icone che hanno spesso collaborato attraverso promozioni congiunte. Ad esempio, McDonald’s offre spesso bevande Coca-Cola come parte dei menù, mentre Coca-Cola ha promosso, nel tempo, prodotti McDonald’s attraverso campagne pubblicitarie;
• Starbucks e Spotify: musica e cibo, uniti in una collaborazione di marketing particolarmente bizzarra. Starbucks ha collaborato con Spotify per offrire playlist esclusive agli utenti dell’app mobile Starbucks. Gli utenti possono ascoltare musica selezionata direttamente dall’app Starbucks mentre godono del proprio caffè preferito nei negozi.

Come mettere in atto una strategia di co-marketing

Mettere in atto una strategia di co-marketing richiede sicuramente il supporto di professionisti specializzati in marketing digitale. Nelle prossime righe, però, andremo a dare qualche informazione indicativa a chi desidera comprendere il funzionamento di questa originale strategia commerciale.

Prima di tutto, una strategia di marketing collaborativo inizia sempre con la ricerca dei partner e l’identificazione degli obiettivi comuni. Questi potrebbero includere l’aumento delle vendite, l’espansione della base clienti, la promozione di un nuovo prodotto o servizio, o la generazione di lead qualificati.

Una volta identificati i partner e stabiliti gli obiettivi, devono essere chiariti i ruoli. Questo può riguardare la gestione delle comunicazioni con il pubblico, la creazione di contenuti, la pianificazione delle campagne pubblicitarie, o la gestione delle risorse e dei budget. Chiarezza sui ruoli e sulle responsabilità aiuterà a evitare confusioni e conflitti lungo il percorso.

Arrivati a questo punto è essenziale redigere un piano marketing dettagliato, che includa obiettivi, strategie, tattiche e pianificazione temporale. Questo piano dovrebbe includere anche la definizione dei messaggi chiave, dei canali di distribuzione e delle metriche di misurazione del successo.

Una componente essenziale del co-marketing è la creazione di contenuti condivisi che siano rilevanti per entrambi i brand e il loro pubblico. Questi possono includere articoli di blog, video tutorial, webinar, infografiche o ebook. Per la loro diffusione, è possibile utilizzare moltissimi canali di marketing: email, social media, pubblicità in rete, eventi in-store o webinar.

Ovviamente l’analisi e il monitoraggio delle prestazioni delle attività di co-marketing sono essenziali. Utilizza metriche come il traffico web, le conversioni, i lead generati o le vendite per valutare l’efficacia delle tue campagne ed eventualmente, apportare aggiustamenti alla strategia attuata.

Co-marketing: i 5 errori da non fare

Se vuoi essere certo di portare a termine una campagna di co-marketing vincente, presta attenzione al/ai partner. Evita di scegliere partner con valori e obiettivi diversi dai tuoi. Un’azienda potrebbe, ad esempio, associarsi con un’altra che ha una reputazione negativa o un pubblico completamente diverso, compromettendo così l’efficacia della collaborazione.

Evita, inoltre, il disallineamento degli obiettivi: se le aziende non concordano sugli obiettivi comuni e sulle metriche di successo fin dall’inizio, la collaborazione potrebbe essere inefficace e portare a risultati deludenti. È importante stabilire obiettivi chiari e misurabili e assicurarsi che entrambi i partner siano impegnati nel raggiungimento di tali obiettivi.

Deleteria, inoltre, l’improvvisazione dei ruoli. È importante definire chiaramente chi sarà responsabile di quali compiti, quali risorse saranno allocate da ciascun partner e quali saranno i tempi di consegna. Senza questa chiarezza, potrebbero verificarsi sovrapposizioni o addirittura il mancato completamento delle attività.

Quando si parla di co-marketing, inoltre, è vietato copiare e non essere originali. Replicare le strategie dei partner può danneggiare la credibilità e compromettere il successo della collaborazione. È possibile prendere spunto dai competitor, ispirarsi alle strategie vincenti presenti sul mercato, ma è assolutamente sconsigliato duplicare per intero le campagne di co-marketing già in atto da altri brand.

Infine, la mancanza di comunicazione efficace può compromettere seriamente una partnership di co-marketing. È cruciale mantenere una comunicazione aperta e trasparente tra i partner, condividere le aspettative e aggiornarsi regolarmente sullo stato delle attività. La mancanza di comunicazione può portare a fraintendimenti, ritardi nelle attività e alla mancata realizzazione degli obiettivi concordati.

Il co-marketing può essere una strategia potente per il tuo business. Se desideri ampliare la portata e il successo delle tue attività di marketing, contattaci. Seguendo questi passaggi, Italiaonline può aiutarti a mettere in atto una collaborazione efficace con partner compatibili da te scelti.