Pubblicato il 07 Marzo 2020
I Confidi sono strumenti fondamentali per le aziende: permettono di ottenere la garanzia necessaria per un prestito bancario. Scopri come funzionano
Sono sempre di più le imprese che chiedono un prestito agli istituti bancari ma si vedono negata questa possibilità. Le motivazioni sono tante, la principale è che molte aziende, soprattutto quelle di piccole dimensioni, non hanno un grande patrimonio alle spalle e quindi non danno alle banche abbastanza garanzie per poter ottenere l’ambito credito. I Confidi nascono proprio per ovviare questo problema.
Il termine Confidi è l’acronimo di “consorzio di garanzia collettiva dei fidi” e si tratta di un consorzio che aiuta le PMI a ottenere mutui e presti dalle banche e dagli istituti di credito. La storia dei Confidi ha radici profonde in Italia: le prime associazione di mutua assistenza sono dei primi anni ’50, mentre l’ultima riforma che disciplina la garanzia dei fidi è del 2003 (DL 326/2003). Oggi, la gestione dei Confidi è regolamentata dal Testo Unico Bancario (TUB). Nonostante le evoluzioni legislative, c’è un elemento che non è mai cambiato negli anni: sono e rimangono da sempre la massima espressione della collaborazione e solidarietà tra aziende di ogni settore. Vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche dei Confidi e come funzionano.
Cosa sono i Confidi
Rispondere alla domanda cosa sono i Confidi è abbastanza semplice. Si tratta di consorzi a cui le imprese possono partecipare per avere a disposizione le garanzie necessarie per accedere a un prestito da parte della banca.
Caratteristiche dei Confidi
I Confidi sono diffusi su tutto il territorio italiano e si possono distinguere in due tipologie in base alla grandezza:
- i Confidi maggiori o vigilati,
- i Confidi minori o non vigilati.
I Confidi della prima tipologia sono i più importanti, sono strettamente vigilati dalla Banca d’Italia e devono avere un capitale che permetta di dare garanzie. Maggiore è il patrimonio di vigilanza e maggiori sono le garanzie di un Confidi, e di conseguenza l’importo che è possibile ottenere. I Confidi maggiori sono considerati veri e propri intermediari finanziari e devono essere iscritti all’apposito Albo degli intermediari.
Sono sempre di più le MPMI che si affidano ai Confidi per ottenere prestiti bancari. In Italia questo tipo di imprese sono davvero numerose e radicate sul territorio, perciò rappresentano un importante attore sociale capace di influenzare il benessere economico di un territorio. Purtroppo, rappresentano anche un rischio per le banche, perché da sole non riescono ad offrire le garanzie adeguate ad avere un finanziamento. Ecco che i Confidi svolgono un ruolo cruciale per queste aziende, e quindi anche per i territori in cui operano. Ogni azienda può rivolgersi a uno dei tanti Confidi presenti sul territorio, in alternativa è possibile chiedere consiglio al CAF o, per il settore artigianato, un CNA.
Come ottenere un finanziamento grazie ai Confidi
Per avere un prestito tramite la garanzia del Confidi occorre versare una quota associativa all’organismo che si è individuato. Oltre a quella associativa, sarà necessario versare anche altre due quote: una per il fondo rischi e l’altra per il fondo gestioni.
Naturalmente, l’accesso ai consorzi avviene dopo un’attenta valutazione dell’azienda richiedente che dovrà dimostrare di essere stabile e in regola con tutti gli obblighi finanziari. Infatti, a sua volta il consorzio deve accertarsi che l’impresa possa restituire il denaro richiesto. Per dimostrare la sua affidabilità, l’impresa deve presentare alcuni importanti documenti:
- documento di identità del titolare dell’azienda;
- ultimi due bilanci aziendali;
- eventuali fidi bancari e prestiti attivi.
Se l’azienda è giovane, dovrà presentare anche un business plan. Per quanto riguarda la banca, l’azienda deve compilare una domanda a parte. Quindi le istruttorie da superare sono due: la prima è quella per ottenere il lasciapassare del Confidi, l’altra è quella per ottenere il prestito dalla Banca. Entrambi gli organismi analizzano la richiesta, e una volta terminata l’istruttoria, la Banca invia una delibera al Confidi. Questo dovrà comunicare sia alla Banca che all’impresa richiedente la sua conferma. Se il risultato è positivo, il prestito verrà attivato.
Si tratta di un processo dettagliato e complesso, ma sicuramente è fondamentale per la crescita e sopravvivenza di tante aziende, soprattutto quelle di dimensioni ridotte. Insomma, i Confidi sono davvero determinanti per lo sviluppo socio-economico dell’Italia.