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Buy intent: cos’è, come misurarlo e quali fattori lo influenzano

Pubblicato il 13 Settembre 2024

Il termine “buy intention” fa riferimento all’intenzione di acquisto del consumatore. Esso rappresenta la sua propensione a comprare un prodotto o un servizio specifico entro un determinato periodo di tempo. Scopriamo come misurarlo e quali sono i fattori che lo influenzano.

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L’intent to buy o intent to purchase (in italiano “intenzione d’acquisto”) rappresenta la propensione di un consumatore ad acquistare un prodotto o servizio specifico entro un determinato periodo di tempo. In altre parole, è la misura in cui un cliente è disposto e pronto a compiere un’azione d’acquisto.

Comprendere il buying intention è fondamentale per le aziende, perché permette di prevedere le vendite, ottimizzare le campagne marketing, valutare l’efficacia delle strategie di vendita e identificare le aree di miglioramento.

Ora che è chiaro cos’è il buying intent, passiamo a vedere quali sono i fattori che influiscono su di esso e come calcolarlo.

Quali fattori influenzano l’intenzione d’acquisto?

L’intenzione d’acquisto di un consumatore è influenzata da una serie di fattori che possono spingerlo a decidere se acquistare o meno un prodotto o servizio. Questi fattori spaziano da elementi psicologici e sociali a situazioni economiche e tecnologiche, ciascuno dei quali può modificare la predisposizione all’acquisto in modo diverso.

Ecco alcuni dei principali fattori che influenzano l’intenzione d’acquisto:

  • Fattori psicologici: la motivazione personale del consumatore è un aspetto chiave, poiché un bisogno forte o un desiderio per un prodotto aumentano la probabilità di acquisto. Anche la percezione del brand gioca un ruolo importante: un marchio ben considerato ispira fiducia e sicurezza nel cliente, favorendo la propensione all’acquisto;
  • Fattori sociali: l’influenza di amici, familiari o figure rilevanti come gli influencer può spingere un consumatore a orientarsi verso un acquisto. Le recensioni e le valutazioni di altri utenti, inoltre, forniscono rassicurazione o scoraggiamento, influenzando la decisione finale;
  • Fattori tecnologici: un’esperienza utente fluida e senza ostacoli su piattaforme digitali facilita l’acquisto. Inoltre, l’uso di tecniche come il remarketing, che ricorda al consumatore i prodotti visualizzati in precedenza, può spingerlo a completare un acquisto che era stato lasciato in sospeso.

Infine vi sono, ovviamente, i fattori economici, in quanto la disponibilità finanziaria del consumatore e il contesto economico generale sono determinanti e i fattori situazionali. Promozioni, sconti o offerte temporanee possono accelerare la decisione d’acquisto, specialmente se sono percepite come un’opportunità unica.

Questi fattori interagiscono tra loro in modo complesso, determinando l’effettiva intenzione di acquisto del consumatore e fornendo preziose indicazioni alle aziende per orientare le loro strategie di marketing.

Come si misura l’intenzione d’acquisto?

Il purchase intention può essere calcolato seguendo diverse metodologie e avvalendosi di numerosi strumenti, tra cui:

  • Test A/B: confrontando due versioni diverse di una pagina web o di un’e-mail, si può valutare quale genera un maggiore tasso di conversione;
  • Indagini di mercato: attraverso sondaggi e questionari, si possono porre domande dirette ai consumatori sulla loro volontà di acquistare un prodotto o servizio;
  • Analisi dei dati comportamentali: monitorando le interazioni degli utenti con un sito web o un’app (clic, ricerche, aggiunte al carrello), si possono individuare segnali di interesse e intenzione d’acquisto;
  • Social listening: analizzando le conversazioni sui social media, si possono identificare le opinioni dei consumatori e le loro intenzioni d’acquisto.

Per tenere traccia delle preferenze dei clienti e potenziali clienti, è possibile avvalersi di appositi strumenti come ad esempio, devi validi sistemi CRM.

Esempi pratici di utilizzo dell’intent to purchase

L’intent to purchase si manifesta in diversi contesti, soprattutto nel retail online, dove ad esempio un cliente che aggiunge un prodotto al carrello su un sito di e-commerce dimostra un forte segnale di intenzione d’acquisto. Questo comportamento può essere utilizzato strategicamente dalle aziende per inviare promemoria mirati o offerte personalizzate, incoraggiando il completamento dell’acquisto.

Un altro modo in cui le aziende misurano l’intenzione di acquisto è attraverso sondaggi. Spesso, chiedono direttamente ai clienti quanto siano propensi a comprare un determinato prodotto in un certo periodo di tempo, ottenendo così una chiara indicazione del livello di interesse.

Anche la pubblicità digitale gioca un ruolo importante nell’individuazione dell’intento di acquisto: il comportamento degli utenti online, come le ricerche specifiche sui motori di ricerca, i click su annunci o l’interazione con contenuti particolari, può essere monitorato per identificare un’elevata propensione all’acquisto e adattare le strategie di marketing di conseguenza.

Insomma, l’intenzione d’acquisto è un indicatore chiave per le aziende che vogliono massimizzare le proprie vendite. Misurandola e comprendendone i fattori influenzanti, è possibile adottare strategie di marketing più efficaci e personalizzate, aumentando così la probabilità di convertire i potenziali clienti in acquirenti effettivi. Se necessiti di aiuto per farlo, richiedi supporto al team di Italiaonline.

Come si misura l'intenzione di acquisto?

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