Pubblicato il 22 Gennaio 2025
Possono dei mini sensori elettronici, con tecnologia Bluetooth Low Energy (BLE), avere applicazioni pratiche nel marketing? La risposta è sì e i Beacon ci dimostrano come si fa e in quali settori è possibile sfruttarli.

Le tecnologie beacon sono dispositivi che trasmettono segnali via Bluetooth per interagire con smartphone e altri dispositivi nelle vicinanze. Sono utilizzati per forni informazioni, promozioni o servizi basati sulla posizione, spesso in contesti commerciali e museali.
Ma qual è il significato specifico di beacon? Cosa sono i beacon a livello tecnico e come funzionano? Scopri tutto quello che c’è da sapere nelle prossime righe.
Tecnologia Beacon: cosa significa?
Beacon in inglese significa “faro” e il termine indica proprio la funzione primaria di questo strumento: si tratta di un faro di prossimità smart che consente all’utente di vivere un’esperienza dinamica con l’ambiente circostante.
In altre parole questo piccolo hardware usa la tecnologia Bluetooth per trasmettere dati ad altri dispositivi, come smartphone e tablet, attraverso le reti wireless: ecco perché si sente parlare di Beacon WiFi.
Per essere esatti, e spiegare bene cosa sono i beacon, è giusto specificare che la tecnologia alla base di tutto è quella Bluetooth Low Energy (BLE). Una tecnologia che, associata a quella GPS e ad un’apposita app, permette al sensore di funzionare e di attivarsi al momento opportuno, generando interessanti opportunità nelle strategie di marketing esperienziale. È ormai chiaro cosa sono i beacons, adesso è arrivato il momento di vederli in azione…
Come funzionano i Beacon bluetooth?
Questi sono, in estrema sintesi, i quattro passaggi necessari per far funzionare i Beacon:
- Il proprietario gestisce il tipo di dati – p.e. informazioni di testo, contenuti multimediali, richieste di feedback etc… – attraverso l’apposita piattaforma integrata con l’app e si occupa del posizionamento fisico dei Beacon;
- I Beacons trasmettono i segnali ad alta frequenza in un raggio d’azione massimo di circa 50/70 metri;
- L’utente scarica l’app, dà il consenso a ricevere notifiche e attiva il Bluetooth sul suo dispositivo;
- Quando l’utente si trova in prossimità del “punto rilevante”, il Beacon lo individua mediante geolocalizzazione GPS e invia i dati impostati in base all’interesse dell’utente.
Beacon: marketing di prossimità e applicazioni pratiche
L’utilizzo dei Beacons è destinato a crescere, perché essi adempiono perfettamente alla mission numero uno del proximity marketing: contestualizzare l’azione promozionale e profilare il cliente.
Qui di seguito alcuni settori nei quali si assiste già all’uso dei Beacons come strumenti per il marketing di prossimità:
- Logistica e trasporti: per la mobilità smart e il monitoraggio real time dei mezzi pubblici, ma anche per mostrare percorsi di spostamento più rapidi nel traffico metropolitano;
- Musei e luoghi d’arte: per contenuti extra ai visitatori;
- Centri commerciali ed Expo: per mappa dei negozi/stand, descrizione prodotti/aziende, coupon sconto etc;
- Turismo: presso info point per informazioni varie sui luoghi di interesse e sugli eventi.
Una volta chiaro cosa sono i beacon e a cosa servono, non resta che passare alla loro integrazione nelle proprie tattiche di marketing. Per farlo, puoi farti guidare dal team specializzato di Italiaonline.