Pubblicato il 15 Dicembre 2020
I dati permettono alle aziende di avere un importante vantaggio competitivo: ecco come vengono usati secondo il report del Capgemini Institute
La dati rappresentano una risorsa cruciale per le aziende: possono essere utili per impostare le strategie di marketing, per decidere se e quando lanciare un nuovo prodotto, per automatizzare i processi e per eseguire una serie di attività in modo preciso ed efficace. Le imprese che usano in modo intelligente e proattivo tali informazioni hanno un nome, si chiamano aziende data-powered, proprio come se le informazioni dessero una sorta di “superpotere” alle realtà.
Questo tipo di organizzazioni sono state analizzate dal recente report del Capgemini Research Institute dal titolo “The data-powered enterprise: Why organizations must strengthen their data mastery”. L’indagine dimostra che le aziende di questo tipo superano di gran lunga i competitor: generano il 70% di entrate in più per ogni dipendente e guadagnano il 22% in più. La ricerca, basata su diversi indicatori finanziari, offre una fotografia della situazione chiara e potrebbe ispirare tante aziende ad affidarsi ai dati per crescere.
- Aziende data-driven o data-powered: Paesi e settori di riferimento
- Utilizzo dati: i comportamenti delle aziende
Aziende data-driven o data-powered: Paesi e settori di riferimento
Innanzitutto questa tipologia di azienda trae vantaggio dati dati soprattutto durante una fase cruciale delle proprie attività: quella decisionale. Infatti, ogni decisione è guidata dall’analisi dei dati. Dal punto di vista geografico, il processo decisionale data-driven è più importante negli Stati Uniti (77%), mentre in Europa i Paesi più all’avanguardia sono la Germania (69%) e il Regno Unito (69%). I settori in cui i dati sono usati più efficacemente sono quello bancario e assicurativo.
Grazie ai dati, le aziende studiano il livello di coinvolgimento della clientela, anche in relazione ad un servizio o prodotto specifico o – in generale – il sentiment nei confronti del brand. Inoltre, si studia il livello di risparmio in termini di costi, si valuta l’efficienza operativa dell’impresa e così via. Ad esempio, il report ha dimostrato che l’aumento delle vendite delle aziende data-powered è del 19% contro il 12% di un competitor.
Utilizzo dati: i comportamenti delle aziende
Nonostante la strada fatta, il 51% del campione usa ancora i dati storici, perdendo il vantaggio competitivo acquisito, mentre il 23% delle aziende interpellate usa un approccio predittivo e infine il 18% ha un approccio prescrittivo. Solo l’8% usa un approccio autonomo o auto-ottimizzante.
Massimo Ippoliti, Chief Technology & Innovation Officer di Capgemini in Italia ha esaminato così il risultato del report:
«I leader aziendali devono esaminare con sempre maggiore attenzione la propria strategia sui dati e il proprio percorso di innovazione. La cultura manageriale orientata ai dati deve ancor più velocemente diffondersi, a tutti i livelli manageriali, per poter guidare le organizzazioni in questa fase di trasformazione. La posta in gioco per le aziende è alta e va dalle operations alle vendite, al customer engagement, dai ricavi alla redditività: quelle che riusciranno a monetizzare i dati, internamente e all’esterno di un ecosistema, saranno in grado di acquisire quote di mercato, mentre le altre saranno costrette a inseguire. È necessario un cambiamento di mentalità per i leader, nell’abbracciare una cultura agile di sperimentazione e di realizzazione, se vogliono ottenere risultati concreti attraverso l’uso dei dati».
Nonostante molte aziende abbiano iniziato a usare i dati, solo il 40% sfrutta completamente il loro potenziale. I leader del settore bancario e finanziario sono i più soddisfatti e lungimiranti: il 54% di loro pensa che un lavoro di questo tipo abbia portato un vantaggio competitivo duraturo. Mentre negli altri settori non c’è tale consapevolezza: si pensi al 34% dei leader del settore reatil.
Acquisire la consapevolezza che i dati sono effettivamente importanti per la crescita e il fatturato dell’azienda è sicuramente il primo passo per cambiare strategia.
Infine, quali sono le figure professionali di riferimento per le aziende data-powered? Il 95% delle imprese di questo tipo ha introdotto un Chief Data Officer (CDO) e il 77% considera questo tipo di esperto determinante per l’uso efficace dei dati.