Personal branding: cos’è, come farlo bene ed esempi

Negli ultimi mesi il personal branding è diventato uno strumento molto popolare online e sono molti i professionisti che già portano avanti questo tipo di strategia per promuovere la propria figura professionale, con lo scopo di guadagnare credibilità e quindi aumentare le vendite dei prodotti e servizi che offrono.

Fare personal branding richiede tempo e attenzione ma i vantaggi in termini di reputazione e credibilità sono innegabili e sicuramente anche l’impatto sulle vendite può essere molto interessante per chi lavora con la propria immagine online.

Se creare un personal brand è il tuo prossimo obiettivo o semplicemente se desideri fare personal branding in maniera più professionale rispetto a quanto hai già fatto fino ad ora… Continua a leggere!

Cosa si intende con personal branding

Prima di spiegare come creare un personal brand, partiamo dalle basi e vediamo di capire le origini di questa particolare strategia.

Chi ha creato il concetto di personal branding?  Il concetto di personal branding è stato formalizzato da Tom Peters nel 1997, in un articolo su Fast Company, dove suggeriva che ogni individuo può promuoversi come un marchio, valorizzando competenze e unicità per differenziarsi nel mercato professionale.

Ma quindi il personal branding cos’è​? Il termine personal branding si riferisce a tutta una serie di strategie che mirano a promuovere sé stessi, le proprie competenze ed esperienze lavorative e la propria carriera proprio come se si stesse parlando in un brand o di un’azienda. Non a caso, la definizione letterale di personal branding è: brand-personale.

Per fare personal branding in modo efficace bisogna muoversi esattamente come se si volesse impostare una strategia di marketing e comunicazione per un brand, ovvero lavorando innanzitutto su base solida e una analisi accurata delle competenze, delle necessità e dei punti che potrebbero essere migliorati.

Una volta stabilita e definita bene quale è la propria personalità online e quali aspetti si vogliono mettere in evidenza, è bene creare una precisa identità online, che sia coerente, sincera e soprattutto funzionale alla audience che si vuole raggiungere.

In particolare bisogna anche identificare le piattaforme social dove essere presenti per entrare in contatto con questa audience, che siano Facebook, Instagram, LinkedIn, YouTube o TikTok, in base al settore in cui si opera. Il tutto va poi gestito con molta coerenza, usando sempre gli stessi colori, le stesse foto e lo stesso tono di voce, proprio come si farebbe con un brand.

Come creare una strategia di personal branding efficace

La prima cosa da tenere a mente quando si tratta di personal branding è che non bisogna mai ostentare le proprie competenze o i traguardi raggiunti in modo gratuito, ma sfruttarli per condividere la propria esperienza e il proprio sapere con gli altri, dimostrando al contempo di essere esperti del proprio settore.

Poi bisogna creare dei contenuti di valore per il proprio pubblico, in modi e forme differenti a seconda del target cui ci si rivolge, ad esempio con video marketing, newsletter, articoli di blog e così via. In questo modo gli utenti saranno invogliati a seguire una figura professionale che prenderanno come riferimento quando avranno dubbi o argomenti da risolvere in un particolare ambito.

Vediamo un esempio pratico di personal branding. Un professionista che si occupa di marketing e vuole fare personal branding potrebbe scrivere un articolo di blog parlando di un progetto che ha seguito di recente, spiegando come lo ha portato al successo, condividendo suggerimenti e metriche per aiutare altre persone nel suo stesso settore. In questo modo avrà dimostrato competenze e professionalità.

Altro esempio di personal branding è un graphic designer che pubblica su Instagram e LinkedIn il processo creativo e i risultati di un logo sviluppato per un cliente importante. Condividendo schizzi, mockup e idee iniziali, non solo mostra il proprio metodo e stile, ma invita anche il pubblico a comprendere il valore e l’impegno dietro ogni progetto. Questo lo aiuta a costruire una reputazione professionale visibile e autentica.

Questi esempi di personal brand ci parlano di un aspetto importante della strategia… L’aiuto!

Come fare personal branding aiutando al contempo gli altri

Quando si cura il proprio personal branding anche il rapporto con gli altri professionisti va curato ed è molto utile partecipare a discussioni e conversazioni su uno degli argomenti di interesse o del proprio ambito, non solo per farsi notare dalla community, ma anche per dimostrarsi attenti e partecipi alla vita online sulle piattaforme prescelte.

In tal senso, LinkedIn è una delle migliori piattaforme per i professionisti che desiderano fare personal branding. Permette di creare un profilo con tutte le proprie esperienze lavorative e formative, interagire con gli altri utenti, condividere notizie e contenuti di carattere lavorativo rivolti ad altri professionisti e aziende presenti sulla piattaforma.

Se il significato di personal brand ti è chiaro, dedurrai anche che possedere un sito web è cruciale. Tutte le piattaforme citate finora devono fare riferimento a un sito web dedicato al proprio lavoro dove far convergere tutte le attività di Personal Branding. Sul sito si devono trovare tutti i servizi offerti, un profilo del professionista e delle sue competenze e ovviamente un modulo di contatti per poter richiedere una consulenza o un preventivo.

Avere un sito web online è ormai irrinunciabile per gli imprenditori e i professionisti di vari settori, che vogliono investire nel proprio personal branding e farsi notare online.

Per questo è utile affidarsi a un team di esperti che supporti nella realizzazione di uno shop online o di un sito web performante. Il team di Italiaonline è pronto a sostenere le aziende in questo percorso: offriamo soluzioni su misura a seconda delle necessità, curate nei minimi dettagli, facili da tenere aggiornate e ottimizzate anche per l’accesso da mobile.