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Come vendere online con SEO, SEA e PPC: una guida pratica

Pubblicato il 13 Aprile 2023

Non sai come vendere online i tuoi prodotti o servizi? Una buona strategia di SEM (SEO e SEA) potrebbe fare decisamente al caso tuo.

Contenuto:

Scarica la guida su come fare SEO per posizionare la propria attività su Google

Chi sta cercando di capire come vendere online oggi deve partire senza ombra di dubbio da SEO e SEA, due acronimi tanto complessi quanto preziosi. Aumentare la visibilità del proprio sito, apparire per primi tra i risultati dei motori di ricerca e aumentare la propria brand authority sono gli scopi principali della SEO (“Search Engine Optimization”) e della SEA (“Search Engine Advertising”).

Agli acronimi SEO e SEA si aggiungono anche le campagne “PPC”, ovvero le campagne pay-per-click. Nei paragrafi che seguiranno verrà spiegata nel dettaglio la differenza che intercorre tra tutti questi termini e come si fa a vendere online sfruttando nel migliore dei modi il loro potenziale.

Come si vende online con la SEO

Come già anticipato, SEO e SEA sono delle tecniche digitali utili all’ottimizzazione dei motori di ricerca. Partiamo dalla prima: come aumentare le vendite online con la SEO?

Nel dettaglio, i servizi SEO permettono ad un sito di comparire tra i primi risultati organici della SERP (“Search Engine Results Page”), quando un utente cerca su Google una determinata parola chiave. Chi opera nel settore SEO è solito svolgere delle macro-attività principali come:

Come aumentare vendite online con la SEA

Non abbiamo ancora citato la SEM (“Search Engine Marketing”), che identifica l’intero ambito del Search Marketing, siccome ingloba la SEO e la SEA. O almeno così dovrebbe essere in teoria. Negli ultimi anni, infatti, si è cominciata a fare un po’ di confusione sul tema perché questo acronimo viene utilizzato sempre più per fare riferimento unicamente alle attività riguardanti la SEA.

Ma di cosa si tratta? Quest’ultima non è altro che una disciplina che comprende tutte le strategie che mirano ad aumentare la visibilità di un sito web attraverso risultati non organici ma a pagamento. Ovviamente tutti questi vantaggi valgono per qualsiasi tipo di sito: dal blog di viaggi all’ecommerce che distribuisce moto da corsa, passando per tutte le altre tipologie di business.

Se la SEA aumenta la visibilità a pagamento, la SEO permette a più utenti di arrivare su un determinato sito tramite ricerca organica. Chi effettua pubblicità online sfruttando il potere della SEM (o meglio, della SEA) attuerà le seguenti attività:

Come vendere prodotti online con le PPC

Una campagna pay-per-click (PPC) non è altro che un annuncio pubblicitario in cui l’inserzionista sostiene dei costi solo quando un utente fa clic sull’annuncio stesso. Quindi, come vendere prodotti online con il potere di questa tecnica?

Per capire come iniziare a vendere online con le campagne PPC è necessario partire da Google Ads, ovvero la piattaforma pubblicitaria di Google che permette ai piccoli e grandi imprenditori di promuovere i propri siti sulla SERP, su YouTube, Gmail e nei siti con rete Adsense.

Tramite la piattaforma di advertising di Google Ads vengono create le tante gettonate campagne pay per click, che permettono all’utente di vedere in SERP gli annunci che rispondono direttamente al proprio bisogno. L’iter da seguire per la realizzazione di una campagna PPC è il seguente:

  • Definizione delle parole chiave strategiche, insieme al cliente;
  • Creazione dell’annuncio;
  • Definizione del target da raggiungere:
  • Definizione delle regole e dei limiti dell’account pubblicitario;
  • Attivazione della campagna;
  • Google Ads mostra ai visualizzatori potenzialmente interessati, il prodotto/servizio pubblicizzato;
  • L’utente clicca sull’annuncio e atterra in una landing page a conversione, utile per trasformare il potenziale cliente in cliente.

Come si nota dal punto 3 e 4, con Google Ads gli annunci sono mirati e quindi ottimizzati a livello di budget, verso specifiche aree geografiche, parole chiave, età dell’utente, etc. Essendo una campagna che prevede costi in base ai click, la spesa massima da raggiungere può essere stabilita dall’inserzionista, senza alcun limite. Il budget, infatti, non ha vincoli e può essere anche di poche decine di euro. Ovviamente, più si investe, più i risultati saranno maggiori.

Ma come vendere i propri prodotti online se si vuole fare una PPC al di fuori di Google Ads? Le campagne PPC sono realizzabili anche su altre piattaforme, appartenenti a Bing (Microsoft), Yahoo, Baidu e Yandex. Tuttavia, quando si parla di pubblicità sui motori di ricerca, il vero colosso rimane Google Ads, poiché raggiunge oltre il 90% degli utenti americani e europei.

Come funziona la vendita online: chi decide il prezzo a click delle PPC?

Il sistema PPC di Google Ads assomiglia ad un’asta in tempo reale sulle parole chiave. Sono, infatti, gli advertiser a stabilire il prezzo delle parole chiave di loro interesse. Dettano, quindi, l’importo massimo che sono disposti a spendere.

Quando un utente si posiziona su Google e digita la parola chiave, sarà il motore di ricerca a stabilire quale advertiser deve essere messo in risalto. Questo avviene andando a valutare diversi fattori: costo per clic (massimo impostato), qualità degli annunci, qualità della landing page e coerenza tra parole chiave, annunci e landing page.

Come vendere cose online con la SEO: gli errori da evitare

Vi sono errori, apparentemente banali, che se commessi possono mandare a monte tutta la strategia SEO attuata per il proprio business. Quindi, come iniziare la vendita online grazie alla SEO senza compiere errori? E soprattutto, come aprire un sito di vendita online senza fare investimenti avventati che rischiano di bruciare tempo e risorse? Per rispondere a queste domande, e permettere di far comprendere bene come fare le vendite online, verranno discussi, di seguito, i passi falsi da non compiere.

Il primo errore che viene compiuto dagli inesperti del settore è improvvisarsi professionisti. Ebbene sì, ad ognuno il suo ruolo. La SEO non si improvvisa, si studia e si impara sul campo, motivo per il quale è sempre bene rivolgersi ad agenzie di comunicazione con comprovata esperienza nel settore. Al contrario, si otterrà una strategia SEO non ben calibrata, con possibili conseguenze dannose in termini di posizionamento e di reputazione.

Altro errore, commesso spesso, è la ripetizione ridondante delle parole chiave. Questa dinamica, porta infatti al keyword stuffing che, rendendo innaturale la lettura, danneggia il ranking e la web reputation. Non meno raro, l’errore di utilizzare un’unica keyword. Anche questo è da evitare: per ogni keyword bisogna lavorare su relative correlate.

Sono da bannare, invece, le tattiche disoneste, basate sull’aumento della visibilità del sito a discapito dei visualizzatori. Non è raro, infatti, imbattersi in siti che operano per l’acquisto di link per manipolare il posizionamento. Oltre ad essere una mossa disonesta per il pubblico è anche controproducente per il sito, in quanto Google deciderà con molta probabilità di penalizzarlo.

Altro motivo di rovina di un sito è la poca attenzione verso la fluidità di caricamento, grazie alla quale è possibile (o meno) muoversi all’interno delle pagine in velocità. Così come la non monitorizzazione dei risultati del sito che, se effettuata, permette di tenere sotto controllo progressi e regressioni.

Come si fa a vendere online con la SEO: altri errori da non commettere

Vi sono errori, apparentemente banali, che se commessi possono mandare a monte tutta la strategia SEO attuata per il proprio business. Quindi, come iniziare la vendita online grazie alla SEO senza compiere errori? E soprattutto, come aprire un sito di vendita online senza fare investimenti avventati che rischiano di bruciare tempo e risorse? Per rispondere a queste domande, e permettere di far comprendere bene come fare le vendite online, verranno discussi, di seguito, i passi falsi da non compiere.

Il primo errore che viene compiuto dagli inesperti del settore è improvvisarsi professionisti. Ebbene sì, ad ognuno il suo ruolo. La SEO non si improvvisa, si studia e si impara sul campo, motivo per il quale è sempre bene rivolgersi ad agenzie di comunicazione con comprovata esperienza nel settore. Al contrario, si otterrà una strategia SEO non ben calibrata, con possibili conseguenze dannose in termini di posizionamento e di reputazione.

Altro errore, commesso spesso, è la ripetizione ridondante delle parole chiave. Questa dinamica, porta infatti al keyword stuffing che, rendendo innaturale la lettura, danneggia il ranking e la web reputation. Non meno raro, l’errore di utilizzare un’unica keyword. Anche questo è da evitare: per ogni keyword bisogna lavorare su relative correlate.

Sono da bannare, invece, le tattiche disoneste, basate sull’aumento della visibilità del sito a discapito dei visualizzatori. Non è raro, infatti, imbattersi in siti che operano per l’acquisto di link per manipolare il posizionamento. Oltre ad essere una mossa disonesta per il pubblico è anche controproducente per il sito, in quanto Google deciderà con molta probabilità di penalizzarlo.

Altro motivo di rovina di un sito è la poca attenzione verso la fluidità di caricamento, grazie alla quale è possibile (o meno) muoversi all’interno delle pagine in velocità. Così come la non monitorizzazione dei risultati del sito che, se effettuata, permette di tenere sotto controllo progressi e regressioni.

Come si fa a vendere online con la SEO: altri errori da non commettere

Tra gli altri passi falsi che si commettono durante l’attuazione di una tattica SEO c’è anche l’utilizzo di link interni ed esterni non di qualità. Quelli interni devono essere sempre ben collegati, senza rinviare a pagine sbagliate o addirittura a link rotti. Un link rotto interrompe l’esperienza dell’utente, fino a convincerlo ad abbandonare il sito entro pochissimi secondi. I link esterni, invece, devono essere collegati a siti coerenti con l’anchor, autorevoli agli occhi di Google e che propongono contenuti di qualità.

È da escludere, inoltre, il plagio dei contenuti, che consiste nell’incrementare le pagine offrendo però testi e immagini rubate da siti altrui. Questa mossa, oltre ad essere scorretta moralmente, è anche rischiosa in termini legali, in quanto può portare a multe molto salate. I contenuti devono essere, quindi, sempre originali e curati, così da aumentare il coinvolgimento degli utenti, e stimolarli a rimanere sul sito. Sono da eliminare, invece, i contenuti ormai obsoleti, che danno indicazioni non più valide e che fanno solo perdere tempo prezioso all’utente.

Altro errore che si commette di frequente è la non ottimizzazione delle url. Affinché queste vengano viste dai motori di ricerca, infatti, devono essere composte da una struttura chiara e che descrive bene i contenuti della pagina di riferimento. Una buona url deve essere parlante ma anche breve e semplice, con una lunghezza di massimo 60 caratteri. Una url di questo tipo viene letta con più facilità dall’algoritmo di Google, oltre ad essere ricordata più facilmente dall’utente.

Sono da evitare, infine, le interruzioni di pubblicazione, che portano il sito a non essere più aggiornato con la giusta continuità. Questo toglie l’intrattenimento agli utenti, facendo venire meno coinvolgimento e condivisioni. Immagina un negozio fisico, aperto tutti i giorni h24, che all’improvviso chiude o che cambia drasticamente gli orari di apertura: i clienti saranno scoraggiati a recarsi nell’attività e decideranno con molta probabilità di andare ad acquistare altrove.

In questa guida lunga e dettagliata abbiamo provato a capire insieme come funziona la vendita online attraverso il mondo SEM e soprattutto come creare un sito di vendita online che possa posizionarsi, organicamente e non, nel migliore dei modi. Come visto le richieste e le competenze che impone una buona strategia SEO e SEA sono davvero numerose. Pur facendo seguito a tutte le regole, i consigli utili e gli errori da evitare, insomma, se non si è esperti in materia è molto facile rischiare di non ottenere i risultati sperati. Per questo, se cerchi un aiuto concreto e professionale, puoi sempre fare riferimento ai servizi messi a disposizione di Italiaonline.

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