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Link nofollow: cosa sono, a che servono e differenze con dofollow

Pubblicato il 02 Febbraio 2024

I link nofollow sono attributi HTML utilizzati per indicare ai motori di ricerca di non seguire il collegamento ipertestuale, così da preservare l’autorità del sito. Tra differenze con i link dofollow ed errori da evitare, scopriamo di più sull’argomento.

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I link nofollow o rel nofollow sono tag HTML (elementi che strutturano e formattano il contenuto di una pagina web) impiegati per comunicare con i motori di ricerca. Il messaggio che viene lanciato è quello di non seguire un link specifico, così da impedire di trasferire autorità di pagina al sito collegato. Utilizzare i link nofollow riguarda, quindi, anche il posizionamento nei risultati di ricerca (SEO).

Analizzare e posizionare con cura questi link permette di preservare la reputazione del proprio sito web aziendale. Solitamente, infatti, questi particolari link non vengono utilizzati in autonomia, bensì vengono sfruttati in maniera strategica da chi si occupa di pubblicità online e indicizzazione delle pagine web. In ogni caso, è meglio evitare utilizzi improvvisati, “fai da te”, senza avere le dovute competenze. Farlo potrebbe voler dire incorrere in una perdita di autorità in rete.

In questo articolo andremo a scoprire meglio come usare i link nofollow e soprattutto quali sono le differenze chiave tra dofollow e nofollow.

Link dofollow e nofollow: differenze di base

Mentre un link dofollow trasferisce autorità da una pagina all’altra, influenzando il posizionamento nei risultati di ricerca, il link nofollow impedisce ai motori di ricerca di seguire il collegamento e di attribuire autorità, preservando così la reputazione. Riassumendo: il dofollow crea connessione, il link rel nofollow la limita.

Per capire meglio cosa sono i link nofollow e dofollow, vediamo quando è bene utilizzarli:

  • L’utilizzo di link dofollow avviene nei casi in cui si desidera condividere autorità. Una dinamica molto frequente in caso di collaborazioni tra brand diversi. Basti pensare ai proprietari di e-commerce che vogliono collegare contenuti affidabili e pertinenti, con il prodotto venduto. Tuttavia, è essenziale utilizzare questa pratica in modo equilibrato per evitare penalizzazioni da parte dei motori di ricerca. Un altro esempio di uso frequente dei link dofollow è quello dei contenuti editoriali;
  • Il nofollow link SEO, al contrario, dice ai motori di ricerca di non prendere in considerazione quel link (senza trasmettere il PageRank) pertanto viene applicato in contesti come commenti, forum e nei link pubblicitari o sponsorizzati. L’obiettivo è mantenere il controllo sulla struttura dei link e prevenire il passaggio su siti non verificati.

La scelta tra link dofollow e nofollow deve essere effettuata sempre da consulenti SEO specializzati.

Autorità in rete: cos’è nel dettaglio

Nelle righe precedenti si è parlato molto di “autorità in rete”, pertanto è necessario spiegare bene in cosa consiste.

L’autorità in rete si riferisce alla percezione di fiducia, credibilità e rilevanza che un sito web o una pagina ha agli occhi dei motori di ricerca e degli utenti. È quindi il modo, positivo o negativo, in cui una pagina viene vista dal resto del mondo. L’autorità è ovviamente influenzata da moltissimi fattori: qualità del contenuto, coerenza delle informazioni, numero e qualità dei link in ingresso (backlink), l’user experience e l’engagement sui social media.

Mantenere e costruire l’autorità in rete richiede il rispetto di specifiche strategie, di cui i link nofollow e dofollow fanno parte.

Link nofollow e dofollow: i passi falsi da evitare

Un errore comune in questo ambito è l’abuso di link dofollow, spesso collegato a strategie non basate su valutazioni accurate della qualità dei collegamenti. Questa è una dinamica frequente quando si decide di curare i propri siti e la propria pubblicità in rete autonomamente, senza il parere di un esperto.

Il risultato è chiaro: penalizzazioni da parte dei motori di ricerca che cercano una distribuzione naturale dei link. Essi, infatti, possono ritenere sospetto un eccessivo passaggio di autorità di pagina.

Un errore con i link nofollow, invece, è l’applicazione indiscriminata su tutti i collegamenti. Utilizzare il nofollow per i link interni o su contenuti rilevanti può indebolire l’autorità di una pagina e ostacolare il processo di indicizzazione da parte di Google. Attenzione, inoltre, ad ignorare la gestione dei link in contenuti generati dagli utenti. È fondamentale monitorare quanto viene scritto e applicare il nofollow a tali link per evitare potenziali spam o collegamenti non affidabili.

Infine, non trascurare la coerenza nella strategia di link building. Assicurati che ogni collegamento contribuisca in modo coeso agli obiettivi della strategia SEO scelta, migliorando la reputazione online.

Se desideri inserire nella tua pagina web una distribuzione equilibrata di link dofollow e nofollow, gli esperti di Italiaonline possono aiutarti. Insieme andrete a pianificare anche una strategia di link in linea con l’obiettivo specifico del tuo business.

Quando usare nofollow?

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