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Amazon PPC: ecco come usarlo per incrementare le vendite

Pubblicato il 13 Maggio 2020

Anche Amazon mette a disposizione importanti strumenti per l'advertising online. Ecco alcuni consigli per pianificare correttamente una campagna pay per click e aumentare le vendite su Amazon

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Amazon è un colosso dell’e-commerce sul quale sempre più imprenditori online stanno scommettendo per riuscire ad aumentare i propri fatturati online. Una piattaforma ovviamente appetibile, se si considera che su di essa gravitano quotidianamente più di 300 milioni di utenti e che da sola raccoglie quasi la metà di tutti gli acquisti effettuati online negli USA e non meno negli altri paesi del mondo. Essere presenti con i propri prodotti su Amazon offre opportunità davvero profittevoli, a patto che si sia disposti ad investire impegno e budget per scalare le possibilità offerte dal suo sistema di advertising. Fare pubblicità sulle pagine del sito è una strategia potenzialmente vincente: scopriamo insieme come sfruttare al meglio le campagne PPC di Amazon per ottenere risultati soddisfacenti.

Cos’è e come funziona Amazon Advertising?

Amazon mette a disposizione dei suoi venditori la piattaforma chiamata Amazon Advertising. Si tratta di uno strumento di marketing avanzato che permette di creare e gestire campagne pubblicitarie PPC, ossia Pay Per Click: il venditore che avvia un’inserzione su questo tool di advertising dovrà sostenere costi solamente nel momento in cui il potenziale cliente che naviga nel sito clicca su un determinato link sponsorizzato. Molto simile a quanto avviene nel sistema pubblicitario di Google Ads, e differente invece da quanto succede sulle pagine del social Facebook dove si paga non solamente per ogni click ricevuto ma anche per ogni visualizzazione dell’inserzione.

I servizi che Amazon Advertising mette a disposizione dei suoi venditori sono numerosi e differenziati in base alle esigenze del singolo inserzionista. Gli annunci sponsorizzati ad esempio permettono di fare comparire la propria inserzione tra i primi risultati di ricerca su Amazon, mentre i cosiddetti sponsored brands sono annunci customizzati che includono un titolo, il logo dell’azienda e fino a tre prodotti che l’inserzionista desidera far conoscere, e sono utilizzati per creare brand awareness e rimandare direttamente allo store del venditore presente su Amazon. Proprio gli stores creabili all’interno del sito costituiscono un altro ottimo modo per fare conoscere la propria offerta e creare una perfetta customer experience per i clienti.

Gli annunci display e quelli video sono invece utilizzati per implementare campagne di retargeting fuori dalle pagine di Amazon ed intercettare i clienti che hanno visitato le pagine del sito mentre navigano ad esempio su Google o Facebook. Infine, la Amazon DSP, è una efficace piattaforma offerta da Amazon per programmare i propri annunci e inserzioni in maniera automatizzata.

Come Amazon PPC influenza il ranking organico

Gli elementi alla base del funzionamento dell’algoritmo di Amazon sono, come spesso accade in questi casi, in gran parte segreti. Ciò nonostante sono numerosi i fattori diretti ed indiretti in grado di influenzare il modo in cui i venditori, prodotti e brand presenti nell’e-commerce si posizionano all’interno della pagina dei risultati, dopo che un utente inserisce la sua query di ricerca.

Oltre alle ovvie condizioni basilari che permettono il successo nelle vendite online, quali avere un prodotto valido, averne uno stock sempre rifornito ed offrirlo a condizioni di prezzo vantaggiose, esistono altri parametri che influenzano in modo sostanziale il ranking di Amazon: uno su tutti la quantità di vendite effettuate e la loro rapidità di realizzazione.

Va da sé che uno store appena avviato o un prodotto da poco commercializzato, non dispongono di uno storico di vendite tale da permettere ad Amazon di valutarne la validità e la rilevanza per le chiavi di ricerca con le quali esso desidera posizionarsi. Per arrivare ad avere un buon tasso di conversione, ossia un buon rapporto tra click e vendite, ed una quantità di acquirenti utile, la migliore soluzione è un investimento nelle campagne PPC di Amazon.

Posizionarsi con un annuncio sponsorizzato in cima ai risultati di ricerca porterà naturalmente a maggiori click e conversioni, ed assicurerà oltre che un profitto nel breve termine anche lo strutturarsi di un proficuo storico di vendite che Amazon utilizzerà poi per spingere in alto il prodotto in maniera organica. Un fattore influenza insomma l’altro, in un circolo vizioso dalle grandi potenzialità.

Quanto costa sponsorizzare tramite Amazon PPC

Definire quale possa essere il budget da investire in una campagna Amazon Pay Per Click non è semplice né univoco. La risposta più corretta a questa domanda sarebbe un politico “dipende”, dato che l’investimento da tenere in considerazione se si vuole promuovere il proprio business su Amazon dipende dal settore, dal tipo di prodotto e da situazioni di mercato contingenti. Oltre che dal funzionamento intrinseco della piattaforma Amazon Advertising, che si fonda sul sistema dell’asta, come altri strumenti di digital advertising: gli inserzionisti interessati ad apparire tra i risultati di ricerca per una determinata parola chiave competono tra di loro, sia attraverso il budget che sono disposti a spendere per la campagna, sia attraverso il loro storico vendite.

Un mercato saturo di venditori agguerriti sarà quindi oltre che più competitivo anche più oneroso, mentre un ecosistema dove i concorrenti sono pochi o hanno scarse possibilità in termini economici da dedicare all’advertising Amazon, risulterà essere al contrario più abbordabile.

Nel momento della creazione di una campagna Amazon PPC, ogni inserzionista potrà impostare, all’interno del pannello di controllo personale di Amazon Advertising, sia il prodotto da sponsorizzare sia il proprio budget giornaliero. Potrà inoltre decidere l’offerta per click che è disposto a fare per ogni campagna, tenendo in considerazione però che l’importo minimo suggerito da Amazon stesso è di almeno 0,50€. Egli sarà in grado inoltre di selezionare le keywords per le quali desidera posizionarsi nella ricerca.

Una volta creato un annuncio Amazon PPC, esso inizierà a comparire tra i risultati quando un utente cerca quel determinato prodotto o le parole chiave immesse, ed una volta che il potenziale cliente clicca sul link sponsorizzato viene indirizzato sulla pagina prodotto o sullo store, a seconda della scelta fatta dall’inserzionista.

Le regole di base per una strategia Amazon PPC vincente

Per poter dare vita a campagne Amazon PPC di successo è necessario prima conoscere approfonditamente lo strumento e le sue caratteristiche. La dashboard di Amazon può essere di primo acchito destabilizzante, ma sono pochi e semplici in fondo i dati da tenere sotto controllo per monitorare l’andamento di una campagna.

In primis, è bene controllare due importi fondamentali, ossia quello delle vendite effettuate, o Sales, e quello indicante il totale speso in campagne PPC, definito Spesa o Spend: ovviamente il primo, dovrebbe essere superiore al secondo, per essere segnale di una promozione che sta dando buoni frutti. Da avere sempre chiaro in mente è anche il proprio Acos, ossia Advertising Cost Of Sales, il rapporto cioè intercorrente tra la spesa e le vendite realizzate, che deve mantenersi su percentuali basse per dirsi eccellente e indicare che il costo pubblicitario sta incidendo poco e dando risultati ottimi in termini di conversioni. Altri indicatori utili sono anche il CPC, ossia il costo medio per ogni click sull’annuncio, ed il CTR o Click Through Rate, il rapporto tra chi ha cliccato sull’annuncio e chi lo ha solamente visualizzato.

Nel momento in cui si inizia a lanciare campagne PPC Amazon, è possibile scegliere tra un targeting automatico ed un targeting manuale: mentre nel targeting automatico il sistema decide per quali parole chiave fare comparire l’annuncio, in base ad algoritmi interni ed a fattori di pertinenza e rilevanza, nel targeting manuale è invece l’inserzionista a decidere per quali keyword targetizzare il proprio prodotto. Quale sistema scegliere dipende dall’esperienza, ma è in genere consigliato iniziare una campagna impostando un target automatico per poi passare ad uno manuale dopo alcune valutazioni e analisi.

In particolare, in un primo momento e senza dati statistici a disposizione è complicato avere un’idea chiara di quali prodotti potrebbero dare i migliori risultati e per quali keywords, perciò è meglio lasciare fare ad Amazon le sue valutazioni, utilizzando i suoi tool di analisi per mostrare l’annuncio tra le ricerche da esso ritenute più pertinenti. Generati sufficienti dati analitici da studiare, è possibile scaricare il dettagliato report che Amazon mette a disposizione dei suoi venditori, che contiene numerose informazioni come ad esempio le parole chiave hanno richiamato più spesso l’annuncio, il proprio CPC o il CTR.

Un’ottima prassi è quella di scaricare il Search Term Report dal proprio account Seller Central e di utilizzare in parallelo strumenti quali Amz Scout e Merchant Words, software specifici per la vendita tramite Amazon grazie ai quali ricercare le keyword più usate proprio dagli utenti del sito. Grazie ai parametri precisi raccolti dalle campagne a targeting automatico ed alle nuove informazioni collezionate sarà possibile quindi pianificare una campagna con targeting manuale, ed effettuare le opportune ottimizzazione in merito al budget investito, controllando l’offerta per click ed ogni altro elemento della sponsorizzazione.

Tenere monitorato il proprio Acos è un’attività quotidiana, passaggio necessario per conoscere l’importo massimo che ci si può permettere di spendere per generare una vendita, e parametro indispensabile per sapere come ottimizzare i propri bid, ossia le proprie offerte per click, che necessitano di essere aggiornati spesso per mantenere la loro efficienza.

Perché scegliere Amazon Advertising?

Nonostante i sistemi pubblicitari offerti da Google e Facebook siano ottimi tool di marketing, le campagne pubblicitarie offerte rispettivamente dal primo motore di ricerca al mondo e dal social network con più account attivi non sono paragonabili a livello di efficacia con la potenza delle sponsorizzazioni offerte da Amazon Advertising. Il motivo risiede semplicemente nell’intento di acquisto di chi naviga sulle pagine di Amazon: quando un cliente ancora in potenza apre da desktop o da mobile il sito del gigante dell’e-commerce, è già alla ricerca di un prodotto da acquistare.

Mentre chi naviga sulle pagine di Google o Facebook è a caccia di informazioni utili o di intrattenimento, chi lo fa su Amazon è già orientato a comprare un oggetto di cui necessità ed è estremamente più propenso a finalizzare l’acquisto. I tassi di conversione delle campagne Amazon lo dimostrano e rendono lo strumento Amazon Advertising tra i più efficienti e ottimizzati per il raggiungimento di elevati obiettivi di business.

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