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Annunci Google Ads: come migliorare i loro posizionamenti?

Pubblicato il 28 Settembre 2020

Migliorare il ranking dei propri annunci è fondamentale per ottimizzare al meglio le campagne di Google Ads. Ecco tutto ciò che c’è da fare per aumentare

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Per vincere sul web è necessario migliorare sempre il proprio posizionamento. Questo vale per il sito come per gli annunci pubblicitari. Più si scalano le Serp più c’è possibilità di intercettare utenti per le parole chiave presidiate. Oggi come oggi hanno ormai assunto grande importanza gli annunci Google Ads; questi consentono di apparire nei primi risultati dei motori di ricerca a fronte di un pagamento, per essere immediatamente visibili. Anche in tal caso però non basta solamente pagare, per essere veramente efficaci è determinante migliorare il ranking degli annunci di Google Ads.

Perché è necessario migliorare il proprio punteggio di qualità? Semplice, la concorrenza. Nel mondo del web la competizione tra aziende e prodotti simili e sempre più agguerrita, ragion per cui ottimizzare il ranking degli annunci è il grimaldello per riuscire a proporre i propri annunci con successo.

Vediamo in questo articolo come migliorare il punteggio di qualità degli annunci di Google Ads.

Google Ads: come funziona?

Prima di capire come migliorare il ranking delle campagne di Google Ads proviamo a spiegare brevemente cos’è questa piattaforma e perché è così efficace.

Google Ads è una piattaforma nativa di Google, pensata da Big G per la creazione e gestioni di inserzioni pubblicitarie da far comparire all’interno del motore di ricerca. Con Google Ads è possibile impostare diverse campagne, in particolare Campagne di Rete di Ricerca (le inserzioni compaiono tra i risultati di ricerca a pagamento previsti da Google), Campagne Rete Display (gli annunci vengono piazzati su altri siti), Campagne Shopping (permettono di inserire i prodotti nel Merchant Shopping).

Ogni tipologia di campagna è creata per intercettare una determinata utenza. Sviluppare queste campagne a pagamento è per le aziende un ottimo sistema per incrementare i margini di business. Google Ads infatti consente di ottenere vantaggi innegabili:

  • Maggior traffico sul sito: gli annunci consentono a più persone di vedere il tuo sito e di poter entrare. Un’ottima soluzione per intercettare profili sconosciuti e fidelizzarli.
  • Pieno controllo delle campagne: tutte le inserzioni possono essere gestite in tempo reale, variate, migliorate. Insomma controllo totale sull’andamento delle inserzioni.
  • Misurazione del successo: l’utente clicca sul tuo annuncio? Tu lo saprai immediatamente. Poi viene eseguita un’attività? L’utente visualizza o acquista un determinato prodotto? Saprai anche quello!

E’ chiaro che davanti a questi vantaggi cercare di ottimizzare le campagne diventa un imperativo. E per riuscire in questo intento è necessario migliorare il posizionamento degli annunci.

Punteggio di qualità: di cosa stiamo parlando?

Il punteggio di qualità è la valutazione che Google dà ad ognuna delle parole chiave inserite all’interno di un gruppo di annunci. Quindi, Google ci dà il voto? Esattamente! E’ proprio così, Big G valuta con un punteggio (di qualità, appunto) tutte le keywords che sono inserite all’interno di una campagna.

Come funziona il punteggio di qualità? Molto semplice, ad ogni parola chiave viene dato un voto che va da 1 a 10. Questa valutazione dipende da diversi aspetti. Sostanzialmente è basata sulle qualità che le inserzioni hanno acquisito nel tempo e sulle precedenti landing page pubblicizzate. Quando una keywords nuova viene inserita nel gruppo di annunci questa viene contrassegnata da Google con un “-“. Solamente nel tempo si capirà quale valutazione le verrà assegnata, a seconda delle prestazioni degli annunci.

Il punteggio di qualità inoltre incide in modo importante sul costo di un annuncio. Ovviamente più è basso il voto che Google assegna più sarà maggiore l’investimento richiesto per spiccare rispetto agli altri annunci. Un meccanismo che, inevitabilmente, finisce per incidere anche sul costo per click.

Quality score: lo vediamo su Google Analytics

Ora che abbiamo stabilito cos’è il punteggio di qualità è bene anche capire dove poterlo analizzare, perché uno studio attento di questi fattori, come già detto, può incidere favorevolmente sull’intera campagna.

Lo strumento che ci permette di analizzare il quality score è Google Analytics, la famosa piattaforma di Big G che si occupa della valutazione analitica del proprio sito. Entrando in Google Analytics bisogna selezionare la campagna desiderata e cliccare su “Parole Chiave”. Qui è possibile visualizzare le keyword di ogni singolo annuncio o di un gruppo di annunci e la conseguente valutazione con punteggio da 1 a 10, accompagnata da una descrizione (per es. “adatto” o “volume di ricerca basso”).

Migliorare gli annunci: come fare?

Per ottimizzare gli annunci Google Ads ci sono alcuni aspetti da prendere in considerazione e studiare nel dettaglio. Come già accennato, la concorrenza per ogni keyword può essere veramente altissima, quindi è buona pratica cercare di curare al meglio ogni particolare. Vediamo cosa c’è da prendere in considerazione per migliorare il proprio punteggio di qualità:

Scegli il target giusto

La tendenza spesso è di allargare il target di pertinenza della parola chiave desiderata. Non è la strada giusta. Google pensa e opera per sostenere gli utenti a trovare esattamente ciò che stanno cercando. Quindi non è un buon metodo allargare la platea di persone potenzialmente interessata. Big G riesce a misurare esattamente il grado di pertinenza della tua parola chiave rispetto alla query. Per questo motivo è ottimale cercare di focalizzare la propria parola chiave sul target di persone realmente interessate al prodotto e al servizio.

Conosci le parole chiave

Sembra banale, ma conoscere alla perfezione le parole chiave che gli ipotetici utenti potrebbero cercare è fondamentale per il successo di una campagna Google Ads.

Come fare? Per prima cosa studiare a fondo il settore di appartenenza e successivamente capire cosa gli utenti cercano e soprattutto in che forma semantica le loro ricerche vengono inserite nelle Serp.

Analizzare il CTR

Uno dei vantaggi di Google Ads (come già riportato) è il pieno controllo delle campagne da parte di chi le imposta. Quando si parla di controllo ci si riferisce anche al CTR (Click Through Rate), ossia la percentuale di click della propria campagna.

Analizzando il CTR è possibile capire dove sta andando la tua campagna, quanti click ha ricevuto, quali parole chiave hanno ottenuto più successo, quali meno.

Prepara una Landing page perfetta

Per chi decide di promuovere con inserzione una landing page è consigliabile ottimizzare e rendere il più semplice possibile questa pagina. Tra le indagini che Google fa per assegnare una valutazione alle parole chiave di una campagna vi è anche l’analisi della landing page. Quanto performa? E’ intuitiva? Semplice e accattivante?

Per questo motivo è necessario fare in modo che la landing page sia strutturata in modo attraente per Google. Cosa significa? In primis che deve essere ottimizzata anche per mobile. In secondo luogo il suo design grafico e il copy devono essere efficaci e l’obiettivo finale deve essere univoco. Molto importante anche una buona velocità di caricamento e l’assoluta assenza di problemi di reindirizzamento. Solo seguendo questi accorgimenti è possibile creare una landing page in grado di migliorare il ranking dei propri annunci.

L’importanza della propria storia su…Google!

Un’altra considerazione che Big G fa riguardo alle inserzioni è la storia del proprio account di Google Ads. Nello specifico vengono analizzate le proprie campagne nel tempo, le loro performance, le parole chiave utilizzate e molto altro.

Sembra incredibile ma Google arretra nel tempo per vedere come il proprio account si è comportato. Ed è principalmente il motivo per cui aziende che vogliono riattivare Google Ads eliminano l’account precedente e ne creano uno nuovo. In questo modo non può esserci nessun retaggio del passato in grado di rovinare la nuova attività. Questo è un dato importante da considerare quando si cerca di migliorare il proprio punteggio di qualità.

Sfruttare le estensioni

Cosa sono le estensioni? Semplicemente sono delle informazioni in aggiunta che possiamo inserire nel nostro annuncio. Possono essere una posizione geografica come accade nelle schede Google My Business, un’applicazione, un tasto di chiamata, un collegamento al sito, il posizionamento di un testo in primo piano. Possono essere diverse e sono molto varie.

La loro aggiunta è completamente gratuita ma non sempre Google decide poi di mostrarle. La decisione spetta all’algoritmo che le inserisce e le prende in considerazione in base alla loro pertinenza e alla capacità di migliorare ulteriormente le performance dell’annuncio.

Conclusione

Ora che abbiamo capito quali sono le valutazioni principali da fare per ottimizzare il ranking degli annunci non resta che iniziare a lavorare per migliorare il punteggio di qualità. Solo in questo modo un annuncio e una campagna possono restituire risultati soddisfacenti, con un aumento del traffico sul sito e una diminuzione del costo per click!

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