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SEO per PMI: problemi comuni e suggerimenti per ottimizzarla

Pubblicato il 18 Novembre 2020

Se possiedi una PMI e vuoi migliorare la tua visibilità online non puoi trascurare l’indizzazione del tuo sito web. Ecco come migliorare la SEO e comparire nei risultati di ricerca

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Scarica la guida su come fare SEO per posizionare la propria attività su Google

Il tessuto delle imprese italiane è formato per oltre il 90% da PMI: l’importanza delle piccole imprese è quindi evidente ed è per loro quanto mai indispensabile rendersi visibili sul mercato per prosperare tra i concorrenti del loro settore merceologico. Uno dei metodi più efficaci oggi per promuovere la propria attività è quello di rendersi visibili online con attività mirate come la SEO, ossia la Search Engine Optimization.

Insieme alla promozione a pagamento, la SEO è un mezzo straordinariamente efficace per migliorare il proprio posizionamento sul web ed il traffico verso il proprio sito o store online, raggiungendo gli obiettivi di business ai quali si punta.

Fare SEO significa però necessariamente avere a disposizione agenzie digital iper specializzate o spendere migliaia di euro ogni anno? Non necessariamente: se si conosce davvero la SEO e se ne padroneggiano i principali strumenti, è possibile muoversi in autonomia, almeno per i piccoli, ma essenziali, primi passi nella SEO per piccole imprese.

SEO per PMI: perché è importante?

Il primo scoglio che incontrano gli imprenditori quando desiderano affrontare un argomento come la Search Engine Optimization, è quello di capire esattamente perché la SEO sia così importante, specialmente per le aziende di piccole dimensioni.

La spiegazione è in fondo semplice: perché oggi, il web è il canale preferenziale per promuoversi e non sfruttarlo vuol dire fondamentalmente lasciare il posto ai concorrenti. Se un tempo era sufficiente pubblicizzare la propria attività su giornali di media tiratura o appoggiarsi alle radio locali, oggi bisogna considerare i nuovi metodi che i consumatori utilizzano per soddisfare le loro esigenze di acquisto.

Qual è il primo gesto che chiunque compie quando vuole informarsi su un servizio che lo interessa o trovare il negozio più vicino che possa fornirgli il prodotto che cerca? È afferrare lo smartphone e digitare la sua richiesta sulla barra di ricerca di Google, ottenendo così le informazioni che desidera, una miriade di opzioni tra cui scegliere oppure i contatti dello store che desidera visitare.

Quando ci si trova a gestire una PMI è praticamente impossibile pensare di non comparire proprio tra quei risultati di ricerca: i metodi più efficaci per costruire passo dopo passo
la propria solida presenza online
sono la SEO, una strategia di marketing digitale fondamentalmente gratuita, e l’advertising tramite campagne a pagamento o PPC, che richiede invece un investimento di capitale per essere attuata.

La combinazione delle due sarebbe la strada ideale da seguire, ma se si desidera contenere i costi, l’ottimizzazione del sito web per i motori di ricerca è la chiave per arrivare a risultati soddisfacenti.

I principali problemi delle PMI lato SEO

Mentre generalmente le imprese grandi e consolidate hanno a loro disposizione budget elevati e risorse consistenti da dedicare alle loro attività di digital marketing ed alle loro campagne di promozione, le piccole e medie imprese si trovano spesso a fronteggiare una più scarsa riserva di capitali e mezzi. Nonostante la SEO non richieda, come già evidenziato, ingenti budget per essere implementata, certamente necessita però di un investimento minimo in termini di tempo, energie e personale.

Quando il budget aziendale è limitato, come spesso accade specialmente nelle start up o nelle piccola attività locali, è difficile pensare di incanalarne una parte per attività come la SEO: sembra ci siano urgenze sempre più pressanti da gestire, che fanno slittare l’ottimizzazione del proprio sito web sempre in fondo alla lista delle “cose da fare”.

Pagare un’agenzia marketing esterna che supporti nel lavoro può sembrare marginale, così come investire nella corretta formazione digital del proprio personale interno: peccato che potrebbero essere proprio queste le chiavi di svolta, per raggiungere un pubblico più vasto, aumentare le vendite e trovarsi a disposizione un capitale maggiore da reinvestire nel business.

L’organizzazione interna delle aziende di piccole dimensioni inoltre porta spesso ad una gestione del personale in ottica multitasking, dove le mansioni individuali sono flessibili e non esiste un reparto prettamente dedicato al marketing ed alla cura efficace della comunicazione aziendale.

Senza una formazione adeguata e la creazione di una valida esperienza sul campo è però purtroppo difficile che una risorsa possa arrivare a buoni livelli di specializzazione nelle task più mirate: ancora una volta invece, riservare parte dello staff alla gestione di attività quali ottimizzazione SEO anche locale, gestione dei social media o creazione di contenuti web, può rivelarsi un punto cruciale per crescere, espandersi e prosperare sul mercato.

Come fare SEO per piccole imprese?

Una volta intuite davvero la potenzialità della SEO per le PMI, è naturale per un imprenditore affrontare la tematica di petto e cercare di farsi strada sul web attraverso azioni di ottimizzazione oculate. Se si ha la seria intenzione di lavorare sulla SEO della propria attività, ci sono molte tattiche che possono portare ad un buon posizionamento nella SERP di Google.

Quali sono i consigli utili per la SEO delle PMI? Quali le piccole ma decisive azioni per muovere i primi passi nella search engine optimization?

Strumenti di analisi

Innanzitutto è buona norma iniziare a familiarizzare con i principali strumenti del mestiere, molto impiegati dai CRO specialist, che permettono di compiere analisi dettagliate del proprio sito web e del traffico che riceve. Quali? Due su tutti sono Google Analytics e Google Search Console, tools indispensabili per ottenere utili rapporti su traffico e conversioni, capire come il tuo pubblico si muove all’interno del sito e come quest’ultimo viene mostrato nei risultati di ricerca di Google.

Ricerca Keyword

In secondo luogo, è imprescindibile cercare di padroneggiare un aspetto strategico come la ricerca keyword, ossia la ricerca delle migliori parole chiave per le quali si desidera posizionare il proprio sito web o sviluppare campagne di keyword advertising. Prima di procedere con una keyword research, è indispensabile capirne l’importanza e l’efficacia: sono numerosi gli strumenti che possono supportare nell’operatività, come ad esempio SEOZoom, SEMRush, Answer The Public, o lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Ads.

Ottimizzazione SEO on page

Una volta compiute le analisi preliminari, sul proprio sito e sulle keywords migliori, ma anche sul proprio mercato di riferimento e soprattutto sul target del proprio prodotto, brand o servizio, è possibile dedicarsi ad un’ottimizzazione SEO cosiddetta on page: bisogna cioè assicurarsi che ogni elemento del sito web sia sufficientemente ottimizzato, includa le keyword principali e sia strutturato al meglio. Cosa analizzare? Ad esempio aspetti come i meta tag (ossia il title, la description e gli headings delle pagine web), la mappa del sito e la sua organizzazione gerarchica, oltre che la struttura di link interni che collegano i contenuti proposti.

Directory e backlink

Una delle più importanti informazioni da sapere circa la SEO è che Google tiene in enorme considerazione la presenza di link in entrata verso un determinato sito web: essi rappresentano uno dei fattori di ranking e conferiscono, se ben studiati, un’ottima autorevolezza al website di destinazione.

Un buon modo per ottenere link che puntano al proprio sito è quello di cercare collaborazioni con siti affini ma non concorrenti, altri spazi web autorevoli in rete, fornitori o personaggi rilevanti in rete, che possano inserire nei loro siti un cosiddetto backlink al proprio indirizzo.

Un ulteriore tattica, dalla molteplice utilità, è inoltre quella di inserire la propria azienda nelle principali directory di imprese, quali ad esempio Pagine Gialle, ossia elenchi online che raccolgono attività, negozi, liberi professionisti e business, e che ne favoriscono il reperimento in rete, la costruzione di link pertinenti e la visibilità.

Registrarsi su un servizio come Google My Business è infine un altro metodo ottimo per dare una spinta alla propria visibilità in rete, lavorare sull’ottimizzazione SEO del proprio sito web e farsi trovare proprio nel momento in cui un utente sta navigando alla ricerca di un prodotto o servizio come quello che si propone al mercato.

Piccoli tips, che possono fare una grande differenza per partire con una SEO strategy vincente.

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