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InMail Linkedin: a cosa servono e come sfruttarli

Pubblicato il 08 Settembre 2021

Scopri le potenzialità degli InMail di Linkedin, come funzionano e come sfruttarli integrandoli nel tuo piano di marketing online

Contenuto:

conoscere e imparare a utilizzare al 100%: molte delle più interessanti funzionalità della piattaforma sono infatti spesso ignorate e non sono molti quelli che conoscono davvero le potenzialità del social e i vantaggi che può portare a livello professionale.

L’invio di messaggi privati agli utenti è uno dei canali di contatto attraverso cui freelancers, aziende o recruiters comunicano uno con l’altro, per innescare proficue collaborazioni e fare rete. L’invio di questo tipo di messaggi però è possibile su LinkedIn solo ad alcune condizioni.

È concesso agli utenti infatti di inviare liberamente messaggi diretti solo ai membri del proprio network e, per comunicare invece con chi è fuori dal giro di contatti connessi, esistono diverse alternative: chiedere all’utente di entrare nella propria rete di contatti diretti, sfruttare la presentazione da parte di un contatto in comune, oppure utilizzare i messaggi InMail.

Cosa sono le InMail LinkedIn? E come sfruttarle per costruire relazioni utili e fruttuose sul social dei professionisti?

InMail LinkedIn: come funziona?

Le LinkedIn InMail sono messaggi di posta che è possibile inviare direttamente a un utente, anche se non si è in contatto con quest’ultimo: si tratta di un tipo di comunicazione che consente di contattare o di essere contattati da altri membri della piattaforma, senza comunque in alcun modo ledere la privacy di entrambe le parti.

Non si tratta però di un servizio illimitato, gratuito e offerto a chiunque. Il numero di messaggi a disposizione di ogni utente è infatti strettamente legato al tipo di profilo di cui si possiede. Ad esempio, un profilo LinkedIn Basic gratuito può inviare messaggi diretti solamente agli utenti LinkedIn con cui è già collegato e, per accedere al servizio InMail, gli sarà necessario passare a un profilo Premium.

Il costo delle InMail LinkedIn quindi è connesso alla tipologia di account di cui si dispone e varia a seconda del tipo di abbonamento Premium selezionato. Al momento questi sono i piani disponibili e il numero di InMail incluse ogni mese nell’abbonamento:

Carriera premium= 5

Attività premium= 15

Sales Navigator= 20

Recruiter Lite= 30

Esiste però anche un’interessante possibilità: quella di vedersi riaccreditati in alcuni casi i messaggi InMail utilizzati. Come? Un tempo LinkedIn restituiva il credito relativo alle comunicazioni InMail a cui non veniva data risposta, mentre ora la strategia della piattaforma è cambiata e ha lo scopo di mantenere quanto più alta possibile la qualità delle conversazioni e tenere al contempo sotto controllo lo spam. Vengono infatti riaccreditati, al contrario di quanto accadeva, solo i messaggi di posta che il destinatario accetta e apre, mentre quelli non letti e non considerati dall’utente finale sono etichettati come di bassa qualità.

Come utilizzare al meglio la funzione?

Chiunque sia interessato a inviare un singolo messaggio o abbia intenzione di tentare l’avvio di una campagna InMail sponsorizzata per conquistare utenti potenzialmente in linea con il suo business, il suo brand, il suo servizio o la sua posizione lavorativa, dovrà quindi cercare di utilizzare con parsimonia e oculatezza questa opportunità offerta da LinkedIn.

Ogni messaggio inviato andrà quindi studiato con attenzione, cercando di formulare un testo pensato ad hoc per il destinatario. Sono molti gli esempi di InMail LinkedIn efficaci che si possono reperire in rete, ma in ogni caso le regole basilari per costruire una conversazione produttiva di risultati sono poche e semplici.

Innanzitutto è buona norma approfondire la conoscenza dell’interlocutore, cercando di capire su quali argomenti o punti in comune è possibile costruire il messaggio da inviare. Una delle regole numero uno nel marketing (e non solo) è “Non hai una seconda occasione per fare una prima impressione”: fondamentale quindi giocarsi al meglio la possibilità di avviare un dialogo che, fin dalle prime battute, risulti stimolante e coinvolgente.

Presentarsi con chiarezza è un’altra delle strategie vincenti: il destinatario ha spesso pochi istanti per decidere se quella conversazione vale o meno il suo tempo, perciò è necessario essere incisivi e concisi, ma presentare il proprio profilo, la propria offerta o il motivo del messaggio con trasparenza e chiarezza.

Un altro ottimo suggerimento è quello di essere spontanei e di tenere toni semplici e non forzatamente formali, sempre e comunque adeguando il tone of voice del messaggio di posta al destinatario, al suo ruolo, alla sua età e alla sua personalità.

Infine, e si tratta di una regola che vale per tutte le comunicazioni online, è opportuno offrire sempre al destinatario una Call to Action, ovvero una spinta motivante che lo convinca a compiere un’azione in risposta alla lettura del messaggio. Ciò contribuisce al successo della conversazione, invita l’interlocutore a offrire il suo feedback e può guidare un passo più avanti nella road map di ogni strategia di comunicazione.

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