Pubblicato il 27 Aprile 2022
Sei un privato e vuoi cimentarti nella vendita online? Ecco tutto quello che devi sapere: dal tipo di account alla strategia da attuare, scopri come come fare per vendere su Amazon!
Le opportunità di business si moltiplicano, nell’era della digitalizzazione. Sono molti i neo-imprenditori che avviano attività 100% online e sono anche sempre più numerosi i commercianti che decidono di sfruttare le possibilità del web per trovare nuovi canali di vendita e ampliare il loro giro d’affari. Ma tra i nuovi venditori in rete ci sono anche molti privati, che si affacciano all’universo digitale alla ricerca di nuove entrate per “arrotondare”. Sono diverse le strade per muovere i primi passi nel mondo dell’e-commerce e tra le più gettonate c’è senza dubbio quella che prevede di affidarsi ai marketplaces più consolidati, per tentare di vendere i propri articoli.
Amazon, a tal proposito, è una delle piazze virtuali più frequentate e nel corso degli ultimi anni. Complice il boom del commercio elettronico, nel corso degli anni il colosso mondiale fondato da Jeff Bezos ha registrato numeri sempre più da capogiro, mettendo il boost ai propri incassi e conquistando fette di pubblico sempre più ampie. Se ti stai chiedendo “posso vendere su Amazon come privato?”, la risposta è sì. Per farlo è sufficiente seguire le giuste procedure, rispettare le normative in vigore e conoscere le regole della piattaforma. Pronto per iniziare la tua avventura da Amazon Seller? Proviamo a capirne di più su come diventare venditore su Amazon.
- Come vendere su Amazon da privato senza partita IVA: il piano ed i relativi costi
- Come iniziare a vendere su Amazon: per chi è pensato il piano individuale
- Vendere da privato su Amazon: quali sono pro e contro
- Come vendere qualcosa su Amazon: tasse e normative
- Come si fa a vendere su Amazon: le politiche di reso
Come vendere su Amazon da privato senza partita IVA: il piano ed i relativi costi
Se la possibilità di vendere su Amazon ti sembra allettante, sappi che è possibile farlo anche da privato e senza possedere una partita IVA. È, infatti, concesso ai venditori privati di utilizzare i servizi di marketplace per commercializzare i loro prodotti, a patto che si tratti di un’attività occasionale e non di un lavoro principale. Molto spesso i privati che vendono su Amazon commercializzano prodotti di seconda mano, ma sono molti quelli che creano ed espandono su questa vetrina anche oggetti artigianali home made. Le possibilità sono davvero tante.
Ma cosa serve per vendere su Amazon? Per vendere su Amazon da privato e senza partita IVA ti basta iscriverti alla piattaforma come venditore selezionando il Piano Individuale. Si tratta di un piano specifico per i privati che mettono in vendita qui una quantità molto limitata di prodotti: il massimo è fissato a 40 prodotti al mese.
Quali sono i costi? Per ogni articolo venduto attraverso il Piano Individuale, Amazon richiede il pagamento di €0,99 euro (IVA esclusa), a cui vanno aggiunte le eventuali commissioni di segnalazione, che possono variare, a seconda della categoria di prodotto, tra il 7 e il 15% circa sul prezzo totale (composto dal prezzo dell’articolo venduto e dalle spese di spedizione, più addebiti per le eventuali confezioni regalo).
Su Amazon vendere come privato è, quindi, fattibile. Bastano degli investimenti tutto sommato contenuti ed un account base della piattaforma per poter fare dei test e verificare le proprie abilità di venditore online.
Come iniziare a vendere su Amazon: per chi è pensato il piano individuale
Sono sempre di più le persone che capiscono l’importanza di differenziare le proprie entrate, ottenendo flussi di introiti da varie fonti e aumentare le proprie possibilità economiche. Aprire un e-commerce da zero può essere però complesso, oltre che dispendioso in termini di risorse. Ti occorrerebbero, inoltre, competenze specifiche per sviluppare una piattaforma di vendita online da zero, pubblicizzarla e attrarre nuovi clienti interessati ai tuoi articoli.
Il Piano Base di Amazon, invece, ti consente di muovere i primi passi nella tua avventura digitale, godendoti i vantaggi di un account sostanzialmente gratuito. Pagherai, infatti, le commissioni solamente quando effettuerai una vendita, senza fee mensili né abbonamenti annuali. Vendere da privato su Amazon è perfetto se stai facendo i primi esperimenti nel commercio elettronico e vuoi testare quali articoli sono più richiesti e profittevoli. Senza stress, senza costi di start up e con competenze assolutamente alla portata di tutti.
Vendere da privato su Amazon: quali sono pro e contro
Finora abbiamo visto come vendere con Amazon, ma non si è ancora detto nulla su vantaggi e svantaggi di tale pratica. Innanzitutto, affiancarti a un colosso dell’e-commerce come Amazon semplifica enormemente i tuoi processi di vendita da seller privato. A fronte del pagamento delle commissioni che la società richiede, puoi sfruttare infatti la sua notorietà e la fiducia che i clienti hanno ormai acquisito nel brand (ovvero, la sua brand awareness). Ma non solo: avrai a tua disposizione un sistema di logistica praticamente imbattibile e sistemi di pagamenti sicuri e al 100% affidabili.
A fronte di numerosi plus, ovviamente l’account base ha delle limitazioni ed è adatto a te se non hai intenzione di approfittare dei sistemi di advertising o degli strumenti di vendita più avanzati del marketplace. Iniziando su Amazon la tua carriera da venditore puoi comunque cominciare a far conoscere il tuo brand e la qualità dei tuoi prodotti, conquistando la tua fetta di mercato e studiando più da vicino il tuo target di pubblico.
Questa strategia ti consente, inoltre, di testare la profittevolezza degli articoli che hai deciso di commercializzare, analizzando le preferenze del pubblico e comprendendo meglio gli effettivi margini di guadagno che ogni prodotto ti offre. Dopo un periodo su Amazon come venditore privato, puoi anche decidere di passare a un account business, oppure di aprire il tuo e-commerce personale.
E gli svantaggi? Tra gli svantaggi della piattaforma Amazon c’è sicuramente l’enorme concorrenza presente, un fattore di cui dovrai tenere conto per pianificare le tue attività. Prima di iniziare, valuta bene i tuoi obiettivi e pensa a quali spazi, virtuali e non, i tuoi potenziali clienti frequentano. Se sei interessato unicamente a come vendere un prodotto su Amazon – magari hai a disposizione pochi prodotti di seconda mano oppure delle creazioni originali che produci in maniera saltuaria – l’account base rimane la scelta ideale. Ma puoi anche sfruttare il tuo Piano Individuale come banco di prova, per poi rendere la tua strategia di vendita online più completa. Il tuo successo sarà ovviamente proporzionale all’impegno che metterei nel progetto.
Come vendere qualcosa su Amazon: tasse e normative
Una volta che hai capito come mettere in vendita su Amazon i tuoi prodotti, non ti resta che informarti anche sul lato fiscale. Ebbene, devi sapere che i venditori privati su Amazon sono tenuti a rispettare le normative del proprio Paese di residenza. Ergo, se un venditore privato decide di vendere su Amazon senza aprire una partita IVA, dovrà comunque pagare le tasse sui profitti generati dalle vendite. Inoltre, se si superano determinati limiti di vendita o di guadagno, potrebbe comunque essere necessario registrarsi come imprenditore o aprire una partita IVA.
In Italia, in particolare, chi vende beni attraverso il Marketplace di Amazon è tenuto a rispettare alcune normative fiscali: se si supera una certa soglia di ricavo, è obbligatorio aprire una partita IVA ed emettere regolare fattura fiscale agli acquirenti. E non è tutto: è necessario tenere una contabilità ordinaria o semplificata, a seconda degli stessi ricavi. Stai attento: se non rispetti tali normative, potresti essere soggetto a sanzioni e multe da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Come si fa a vendere su Amazon: le politiche di reso
Abbiamo visto come funziona vendere su Amazon ma non ci siamo ancora soffermati sulle politiche di reso, che sono molto convenienti per i clienti e che, invece, possono risultare molto scomode per chi le deve gestire dal lato della vendita. Quando un cliente chiede un reso, Amazon invia una notifica al venditore, il quale è tenuto a rispondere entro 48 ore per confermare o rifiutare il reso. Nel momento in cui, nelle vesti di venditore, accetti il reso, permetti al cliente di ricevere un’etichetta di reso prepagata, che poi dovrai accettare entro 30 giorni. Devi sapere che, in qualità di venditore, sei anche responsabile per eventuali spese di spedizione e di restituzione.
E non è tutto. Il cliente, infatti, può presentare un reclamo riguardo il tuo prodotto. Quando accade, Amazon ti contatta per fornire una soluzione. Come devi comportarti in questi casi? La risposta deve essere tempestiva, e il problema va risolto nel modo più cortese possibile. Il rischio altrimenti, è quello di ricevere recensioni negative, le quali possono precludere la tua esperienza da venditore sulla piattaforma.
Ora non dovrai più chiederti “come faccio a vendere su Amazon?”: tra tasse, strategie e normative, in questa guida abbiamo visto tutto quello che serve sapere per poter iniziare a vendere su Amazon da privato. Non ti resta che aprire il tuo account e avviare la tua nuova esperienza da piccolo imprenditore online.