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Meta Tag: cosa sono, a che servono e come scriverli

Pubblicato il 01 Settembre 2023

Meta Tag, alfabeto della SEO e introduzione all’HTML di base, ecco le nozioni che dovrebbe conoscere chi opera online nel tentativo di sfruttare il potere dei siti web. In questo articolo scopriremo a cosa servono tutti questi aspetti e perché è importante scriverli correttamente per farli “leggere” dai motore di ricerca.

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I meta tag sono porzioni di linguaggio HTML che forniscono le informazioni sul sito web. Cosa sono e soprattutto come devono essere scritti per funzionare, non è un argomento che riguarda solo i webmaster ma tutti coloro che desiderano pubblicizzare online sfruttando il potere dei siti web. È importante, infatti, che chi ha un sito sappia come esso ‘parla’ al motore di ricerca e in particolare a Google.

Sebbene questo argomento sia estremamente articolato per gli inesperti del settore digital marketing, è possibile dettare delle definizioni e delle nozioni di base, così da permettere a tutti gli interessati di capire cosa avviene “dietro le quinte” di un web site. Nel prossimo paragrafo, partiremo dalla definizione di meta tag, facendo focus sulla sua funzione in rete.

Meta Tag: definizione e funzione

La definizione più stringente che si può dare dei meta tag è questa: “I Meta Tag sono parte dei tag HTML che descrivono il contenuto della pagina ai motori di ricerca e ai visitatori del sito web”. Sono in pratica le informazioni, chiamate metadati, che non vengono visualizzate nella parte front end del sito, ma che si trovano nella sua struttura e permettono ai motori di ricerca di classificarne il contenuto.

Come si svolge questo meccanismo in pratica? Ecco, per esempio, come agisce Google, colosso nel settore della ricerca online e in pratica operatore monopolista o quasi. Si parla di Googlebot per indicare genericamente il web crawler o spider di Google, ovvero il bot che periodicamente analizza il World Wide Web e i singoli siti per creare un indice relativamente al primo e una mappa dei secondi.

Big G in particolare si serve di un desktop crawler e di un mobile crawler per simulare rispettivamente un utente che usa un dispositivo fisso e uno che naviga da mobile. In questo modo è in grado di scandagliare ogni sito, in ogni singola componente o pagina, per trarne informazioni utili per l’usabilità da parte dell’utente finale.

Meta Tag e SEO: binomio inscindibile

Se i meta tag sono il mezzo di comunicazione fra sito e motore di ricerca, conoscerli e fare in modo che siano facilmente leggibili e interpretabili è fondamentale per essere indicizzati dal motore di ricerca e conseguentemente per avere una buona posizione naturale sulle parole chiave. Si tratta senza dubbio di un valido motivo che spiega come mai lo studio dei meta tag sia ancora un passaggio obbligato per chi si occupa di Search Engine Optimization (SEO), ovvero di ottimizzazione di un sito web.

Essendo il primo punto di “aggancio” tra il sito e il motore di ricerca è necessario che siano scritti seguendo precise regole, cosicché il contenuto possa essere indicizzato e mappato sulle parole chiave scelte.

Per fare un po’ di pratica, prima di entrare nel dettaglio, il consiglio è quello di studiare la struttura dei siti web simili al proprio o di eventuali competitors, dando un’occhiata al codice sorgente della pagina e all’uso dei meta tag: per farlo basta utilizzare il comando di scelta rapida Ctrl + U e dedicare un po’ di tempo all’analisi. Il secondo consiglio per una SEO ben fatta è quella di badare all’essenziale: meno codice è presente nella struttura, meglio è.

I meta tag non essenziali sono di impiccio al motore di ricerca che ha come finalità esclusivamente quelle di interpretare, catalogare, indicizzare e mappare. Per farla semplice: pensa al codice sorgente come a delle indicazioni stradali per arrivare alla destinazione: devono essere chiare e puntare tutte verso la medesima direzione.

Meta Tag riconosciuti da Google: quali sono quelli primari

Immaginiamo la sorgente di pagina come la pagina di un libro da studiare: quali sono le parti più significative da evidenziare per far capire al motore di ricerca cosa c’è scritto e di cosa parla quel testo? Anche nei Meta Tag ci sono delle porzioni di codice che hanno maggiore rilevanza di altre: due in particolare, title e description, devono essere ben fatte per svolgere la propria funzione a dovere.

Entrambi vanno ad ‘impattare’ sulla SERP (Search Engine Results Page), cioè nella pagina dei risultati del motore di ricerca e contengono rispettivamente l’etichetta principale del sito e le informazioni che inducono al click il visitatore.

Tag Title e Meta Description: cosa sono e a cosa servono

Meta title e meta description possono essere difficili da ideare e impostare, ma in questo paragrafo detteremo dei consigli utili per sopperire a questa problematica.

Il tag title riporta le prime informazioni basilari per la SEO e per i visitatori che ritrovano questo tag sia nella SERP (Search Engine Results Page), che nella Tab dei vari browser come Chrome, Firefox, Safari etc. Ogni pagina del sito deve avere un titolo unico e univoco che lo possa descrivere.

Tre consigli per fare un buon tag title:

Capito il tag title cos’è passiamo a parlare della meta description. La sfida nella meta description, invece, è quella di riassumere sinteticamente, ma efficacemente, la pagina: cosa contiene, a cosa serve, perché vale la pena leggerla. Il tuo annuncio sulla SERP dovrà richiamare l’attenzione dell’utente, in modo tale da trasformarlo – con il suo clic – in un visitatore del tuo sito. In genere, i motori di ricerca mostrano la meta description nei risultati di ricerca sotto il tag title.

Ecco alcuni suggerimenti per scrivere un’ottima meta description:

  • La lunghezza visibile nel campo descrizione è di circa 160 caratteri, che si riduce a 130 caratteri per i risultati di ricerca da mobile;
  • Aggiungi una chiara Call To Action (CTA) se lo scopo della pagina lo richiede, come per esempio: scopri di più, contattaci, iscriviti adesso, etc;
  • Aggiungi le parole chiave targhettizzate.

Una volta compresa la meta description cos’è sarà facile dedurre la sua importanza, che unita a quella del Tag Title determinano gran parte della riuscita di un posizionamento SEO per e-commerce o più in generale per qualsiasi blog o sito web.

Quali sono gli altri Meta Tag primari?

Senza addentrarci in tecnicismi di linguaggio HTML, vogliamo soffermarci su altri tre Meta Tag SEO che devono essere considerati con particolare riguardo per le funzioni che svolgono:

  • Alternative Text Tag (Testo Alternativo Alt): serve per far leggere l’immagine o le immagini caricate su un sito al motore di ricerca. Google non ha occhi (non fisici, almeno!) e può capire cosa rappresentano una fotografia o un disegno, proprio grazie a questo Tag. Ecco perché è così importante sapere utilizzare il Testo Alt: la pagina può essere indicizzata anche attraverso un’immagine. Cosa fare per ottimizzare una foto per la SEO? Ricorda di nominare la foto, il Testo Alt deve essere chiaro ed esplicativo e usa al massimo circa 55 caratteri per la descrizione nel campo del Tag;
  • Meta Tag Robots: il tag robot è una categoria di tag HTML posizionato nella sezione “head” della tua pagina web che indica ai motori di ricerca se e come devono eseguire la scansione nelle pagine di un sito web. Questo meta tag fornisce in particolare istruzioni ai crawler del motore di ricerca sull’indicizzazione o il noindex di una pagina web. Inserire attributi errati nel meta tag robot può avere un effetto negativo sulla SEO e quindi sulla presenza del tuo sito nei risultati di ricerca. Quattro sono i valori che possono essere attribuiti al tag e sono “index”, che dice ai robot di indicizzare la pagina; “noindex”, che dice ai robot di non indicizzare la pagina; “follow”, che dice ai robot di eseguire la scansione dei collegamenti sulla pagina; vi è poi “nofollow”, che dice ai robot di non eseguire la scansione dei collegamenti sulla pagina e che non è implicita alcuna approvazione;
  • Meta Tag Keywords: lasciamo da ultimo questo meta tag dal nome ingannevole. Potrebbe sembrare, infatti, che utilizzare i tag con le parole chiave possa essere un buon ‘trucco’ per richiamare l’attenzione del motore di ricerca. In realtà non è così e Google non utilizza i Meta Tag con parole chiave né per indicizzare, né per il ranking. Perché? Perché sono diventati uno strumento potenzialmente ingannevole in mano a webmaster esperti: il cosiddetto keywords stuffing, ovvero l’abuso di parole chiave spesso irrilevanti. Per questo motivo Google ha iniziato dal 2009 ad ignorare questi Meta Tag, mentre Bing li considera addirittura potenziali ‘spam’. Sebbene quindi per la SEO la rilevanza sia pari allo zero, saper usare il Meta Tag Keywords può rivelarsi comunque utile perché offrono ai gestori di siti la possibilità di definire un set di parole chiave per una potenziale ricerca. Per farlo in modo efficace la scelta delle keywords deve essere ponderata: sì alle parole chiave pertinenti, no all’uso eccessivo e ridondante delle keywords.

In questo articolo abbiamo visto come scrivere meta description e tag title e abbiamo dettato informazioni utili sulle funzioni e sugli aspetti da valutare prima della loro pubblicazione. Ma questo non basta: il title tag, e più in generale come i metadati SEO devono essere ideati, inseriti, modificati e controllati da esperti del settore. Se pensi di necessitare di un supporto professionale, ricorda che il team di Italiaonline è a tua completa disposizione.

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