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Bandi

NIDI, il bando per le nuove imprese della Regione Puglia

Chiuso

Pubblicato il 08 Marzo 2020

La Regione Puglia ha stanziato 54 milioni di euro per finanziare la nascita di nuove aziende e la crescita di quelle esistenti. Ecco come funziona il

Contenuto:

NIDI è l’iniziativa della Regione Puglia per aiutare i giovani imprenditori a creare la loro micro o piccola azienda. L’accesso al credito, soprattutto per i più giovani, è molto complicato e il bando “NIDI” permette di ricevere fondi da investire in spese produttive. È possibile richiedere fino a 250.000 euro, di cui il 50% a fondo perduto, mentre il restante 50% viene erogato sottoforma di prestito a tasso zero (rimborsabile in massimo 60 rate).

Scheda informativa bando N.I.D.I.

  • Nome del bando: NIDI – Nuove iniziative d’impesa. Strumenti di ingegneria finanziaria
  • A chi è rivolto il bando: Il bando è rivolto a coloro che vogliono avviare una nuova attività o lo hanno fatto da poco tempo e non hanno ancora emesso la prima fattura.
  • Fondi disponibili: 54.000.000 euro
  • Ente che eroga il finanziamento: Regione Puglia
  • Le date da segnarsi sul calendario: Si tratta di un’agevolazione a sportello e non ha una data di scadenza. Il bando verrà chiusi con l’esaurirsi dei fondi.

Obiettivo e fondo stanziato

N.I.D.I. è un fondo creato dalla Regione Puglia in favore delle Nuove Iniziative d’Impresa. L’obiettivo è aiutare le microimprese a nascere o a dare inizio alla propria attività lavorativa attraverso un finanziamento in parte a fondo perduto e in parte sottoforma di prestito rimborsabile. Il fondo stanziato è pari a 54 milioni di euro.

Soggetti interessati

Il bando si rivolge a tutti i giovani imprenditori che vogliono avviare una nuova attività o che lo hanno fatto da poco. Per inviare la richiesta di finanziamento al bando “N.I.D.I” bisogna avere uno dei seguenti requisiti:

  • Nuova attività e l’impresa non è ancora costituita.
  • Azienda costituita da meno di sei mesi e che non ha ancora emesso nessuna fattura.
  • Impresa attiva da più di sei mesi ma che è frutto di un passaggio generazionale; di rilevamento di un’azienda in crisi o confiscata da parte dei dipendenti; cooperativa sociale beneficiaria di beni immobili confiscati; beneficiaria della misura “PIN – Pugliesi Innovativi”.

Le imprese possono essere sia individuali sia societarie. In quest’ultimo caso è necessario che almeno la metà dei soci sia composta da ragazzi con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, donne, disoccupati o persone in procinto di perdere un lavoro, partite Iva che hanno emesso fatture per meno di 30.000 euro. Infine, l’impresa deve avere meno di dieci dipendenti.

Le tipologie di aziende riconosciute dal bando sono:

  • Manifatturiero.
  • Costruzioni ed edilizia.
  • Riparazione di autoveicoli e motocicli.
  • Affittacamere e bed & breakfast.
  • Ristorazione con cucina (sono escluse le attività di ristorazione senza cucina quali bar, pub, birrerie, pasticcerie, gelaterie, caffetterie, ristorazione mobile, ecc.).
  • Servizi di informazione e comunicazione.
  • Attività professionali, scientifiche e tecniche.
  • Agenzie di viaggio.
  • Servizi di supporto alle imprese.
  • Istruzione.
  • Sanità e assistenza sociale non residenziale.
  • Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (sono escluse le attività delle lotterie, scommesse e case da gioco).
  • Attività di servizi per la persona.
  • Commercio elettronico.

Spese ammesse dal bando

Sono ammesse due tipologie di spesa: per investimento o per gestione.

Le spese per investimento riguardano:

  • Acquisto macchinari per la produzione, attrezzature, impianti e automezzi di tipo commerciale.
  • Programmi informatici.
  • Opere edili e ristrutturazione (massimo il 30% della somma delle voci precedenti).

Le spese di gestione possono finanziare:

  • Acquisto di materie prime e semilavorati.
  • Locazione di immobili o affitto apparecchiature.
  • Pagamento utenze.
  • Premi per polizze assicurative.
  • Canoni e abbonamenti per servizi di web marketing, banche dati, registrazione domini Internet, consulenza informatica.

Contributo

Per le nuove attività e le imprese già esistenti e beneficiarie della misura “PIN – Pugliesi Innovativi” il contributo varia da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 150.000 euro.

Il bando copre tra l’80% e il 100% delle spese ammissibili in base all’ammontare della richiesta. Inoltre, il 50% della somma richiesta viene assegnata a fondo perduto, mentre il restante 50% sottoforma di prestito rimborsabile. Ecco un riepilogo per capire il funzionamento dell’agevolazione:

  • Da 10.000 euro a 50.000 euro, la misura copre il 100% delle spese.
  • Da 50.001 euro a 100.000 euro, la misura copre il 90% delle spese.
  • Da 100.001 euro a 150.000 euro, la misura copre l’80% delle spese.

Per le spese di gestione l’agevolazione massima è di 10.000 euro.

Il prestito può essere rimborsato in massimo 60 mesi e il prestito ha un tasso pari allo 0%.

Per il passaggio generazione, rilevamento di impresa in crisi e per le cooperative sociale assegnatarie di beni immobili confiscati, il valore massimo dell’agevolazione sale a 250.000 euro.

Termine di scadenza

Si tratta di una procedura a sportello e il termine del bando corrisponde con l’esaurimento dei fondi a disposizione.

Procedure e invio domanda

L’invio della domanda preliminare avviene tramite il sito sistema.puglia.it. Per accedere al form per l’invio è necessario essere registrati. Questa prima fase serve solamente per presentare il progetto e per ottenere un colloquio di tutoraggio presso Puglia Sviluppo. Solamente dopo il colloquio avviene l’invio della richiesta di finanziamento.

L’erogazione del contributo avviene in tre tranche: la prima come forma di anticipo, le altre due dopo avere realizzato gli investimenti.

Controlli ed eventuale revoca contributi

I controlli vengono effettuati a seguito della rendicontazione per monitorare che l’azienda abbia realmente effettuato tutte le spese presentate nel progetto.

Per informazioni: mail, telefono, referente

Sulla scheda informativa pubblicata sull’apposita pagina web è possibile ottenere ulteriori dettagli sul funzionamento del bando. Sono disponibili sul territorio pugliese anche degli sportelli dove ottenere supporto per la presentazione della domanda.

I siti internet di riferimento sono: www.regione.puglia.it, www.sistema.puglia.it, www.pugliasviluppo.eu.

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