Pubblicato il 08 Marzo 2020
Il Patent Box è un’agevolazione fiscale che diminuisce la tassazione sui redditi derivanti da beni immateriali
Con la Legge di Stabilità del 2015 è stato introdotto il Patent Box, un’agevolazione fiscale che permette alle aziende di risparmiare dai redditi ottenuti da beni immateriali. In parole semplici si tratta di un abbattimento della tassazione che favorisce le imprese che investono in ricerca & sviluppo e che hanno redditi derivanti dall’utilizzo dei loro beni immateriali. Per beni immateriali si intende brevetti industriali, software protetto da copyright, disegni e modelli protetti da copyright.
- Nome del bando: Patent box
- A chi è rivolto il bando: Tutte le aziende italiane che svolgono ricerca&sviluppo
- Fondi disponibili: Essendo un’agevolazione fiscale non sono previsti fondi da poter spendere, a l’agevolazione la si ottiene direttamente nella dichiarazione dei redditi
- Ente che eroga il finanziamento:
- Le date da segnarsi sul calendario: Al momento non sono previsti limiti temporali.
L’agevolazione fiscale ha subito diversi cambiamenti negli ultimi anni: l’ultima modifica è del 2018 e ha eliminato i marchi d’impresa nel paniere dei beni immateriali agevolabili.
Obiettivo e fondo stanziato
Il Patent box ha obiettivi molto chiari: favorire l’investimento delle aziende in ricerca & sviluppo, facilitando la pubblicazione di brevetti e diminuendo la tassazione sui redditi derivanti dall’utilizzazione di alcuni beni immateriali. Altro obiettivo dell’agevolazione fiscale è favorire il rientro in Italia di aziende che negli anni hanno delocalizzato la produzione e depositato brevetti all’estero.
Soggetti interessati
Non ci sono limitazioni per utilizzare il Patent Box: è aperto a qualsiasi tipo di azienda e anche alle imprese individuali. È necessario, però, che queste aziende svolgano attività di ricerca&sviluppo finalizzata alla produzione di beni immateriali. Sono escluse dall’agevolazione, invece, le società in liquidazione e che sono in amministrazione straordinaria. Non possono usufruire del Patent Box nemmeno i lavoratori autonomi che utilizzano il sistema forfettario.
Contributo
Il contributo è pari a uno sconto che varia dal 30 al 50% sulla tassazione dei ricavi derivanti dall’uso di beni immateriali. Per il primo anno (2015) la detassazione era pari al 30%, il secondo anno (2016) è stata portata al 40%, mentre dal 2017 è al 50%.
Per determinare l’agevolazione è necessario quantificare i ricava relativi allo sfruttamento dei beni immateriali. È necessario effettuare delle distinzioni tra utilizzo diretto e indiretto e in poi calcolare la quota di reddito agevolabile (rapporto tra costi di ricerca sostenuti per ricerca e sviluppo e i costi complessivi).
Beni immateriali che rientrano nel Patent Box
Il decreto applicativo del Patent Box specifica quali sono i beni immateriali che rientrano nella detassazione:
- Software coperto da copyright
- Brevetti industriali
- Disegni che sono tutelati giuridicamente
- Formule e processi tutelati giuridicamente e che vengono utilizzati nel campo industriale.
Dalla lista sono stati eliminati i marchi d’impresa con la modifica del 2017. Se un’azienda utilizza il marchio di un’altra impresa per il lancio di un prodotto, i ricavi generati dallo sfruttamento del brand non possono essere detassati.
Termine di scadenza Patent Box
Per il momento non è prevista una scadenza del Patent Box: le aziende possono continuare a usufruirne nella dichiarazione dei redditi.
Procedure e invio domanda
Non c’è nessuna domanda da inviare, non trattandosi di un bando di finanziamento. Come appena specificato, si accede al Patent Box nella dichiarazione dei redditi: basta specificare per quale bene immateriale si richiede l’agevolazione.
Per informazioni: mail, telefono, referente
In caso di dubbi sull’applicabilità del Patent Box è possibile chiedere informazioni all’Ufficio competente: la “Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le piccole e medie imprese”. L’indirizzo e-mail di riferimento è dgpicpmi.segreteria@mise.gov.it, per la PEC dgpicpmi.dg@pec.mise.gov.it.