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Codice ATECO: cos’è, a cosa serve e come trovarlo

Pubblicato il 31 Maggio 2024

Il codice ATECO è la carta d’identità di ogni azienda e Partita IVA. Un codice numerico che cambia in base all’attività lavorativa svolta. In questa guida scoprirai a cosa serve il codice ATECO, come trovarlo e come ottenerlo.

Contenuto:

Vuoi avviare la tua impresa o aprire una Partita IVA? Una delle prime informazioni da recuperare e memorizzare è il Codice ATECO, ovvero la successione di numeri e lettere che identifica ogni singola ATtività ECOnomica presente in Italia.

La nuova classificazione ATECO 2007, approvata dall’Istat e predisposta dall’Agenzia delle Entrate, è in vigore a partire dal 1° gennaio 2008. Alla sua realizzazione hanno contribuito anche enti, Ministeri e associazioni di categoria. Grazie a questo lavoro ogni attività professionale è identificata in modo univoco.

Il codice ha diverse utilità: può essere adoperato dall’ISTAT a fini statistici, ma permette anche di stabilire i contributi e le tassazioni che un’azienda è tenuta a sostenere. Senza contare che viene preso in considerazione durante i controlli di sicurezza sul luogo di lavoro.

Inoltre, occorre ricordare che molte agevolazioni pubbliche sono rivolte a particolari categorie professionali, e all’interno di avvisi e documenti, oltre agli altri requisiti di accesso, si fa sempre riferimento al Codice ATECO. Insomma, è fondamentale sia durante l’avvio della Partita IVA sia nella gestione dell’impresa.

Nei prossimi paragrafi scopriremo più nel dettaglio che cos’è il codice ATECO, come lo si riconosce e in base a cosa viene attribuito.

A cosa serve il Codice ATECO?

Secondo la Normativa Italiana, ogni soggetto giuridico con Partita IVA deve possedere il proprio Codice ATECO.

Questo identifica in modo chiaro e univoco l’attività svolta e i relativi diritti e doveri a livello fiscale e contributivo. Inoltre, viene utilizzato anche per fini statistici dall’ISTAT che periodicamente conduce delle ricerche sulle condizioni lavorative nel nostro Paese.

Un’altra utilità del codice ATECO è quella di definire quali sono i rischi legati ad una particolare categoria professionale. Infatti, i pericoli che sorgono nel settore della ristorazione sono diversi da quelli del telelavoro, e così via. Per questo occorre dedicare una particolare attenzione alla messa in sicurezza del luogo di lavoro, agli strumenti utilizzati e non solo, tenendo conto delle caratteristiche del codice di riferimento. I proprietari devono anche organizzare dei corsi formativi per preparare i lavoratori a fronteggiare eventuali pericoli e situazioni critiche.

Il codice ATECO è importante anche per il calcolo previdenziale. Ad ogni codice attività è associato un coefficiente di redditività sul quale basare l’imponibile fiscale e i contributi da pagare. Questo è molto importante per i liberi professionisti che lavorano in settori molto particolari: scegliere il codice ATECO più affine alla propria attività permette di non avere nessun tipo di problema con il fisco.

È ormai chiaro cos’è il codice ateco e a cosa serve! Ma… È è possibile averne più di uno?

È possibile avere più codici ATECO contemporaneamente?

Se hai chiaro cos’è il codice ATECO e desideri averne più di uno, sappi che è possibile!

In alcuni casi un’azienda può essere associata a più codici ATECO perché svolge attività di diverso tipo. In questi casi occorre identificare l’attività principale dell’impresa, che viene definita dal Codice ATECO primario, e tutte le altre, alle quali seguiranno i secondari.

Il codice ATECO primario influenza aspetti fiscali, contributivi e regolatori. I codici ATECO secondari descrivono le altre attività svolte dall’azienda. Questa distinzione è importante per garantire la corretta applicazione delle norme fiscali e contributive specifiche per ciascuna attività e per evitare sanzioni o errori amministrativi.

Come è composto un codice ATECO?

Il Codice ATECO è un codice alfanumerico composto da lettere e numeri. Ogni lettera e numero equivale a una caratteristica dell’azienda.

La prima lettera identifica la sezione, cioè il macrosettore economico dell’attività. In totale sono ventuno:

  • a – agricoltura, silvicoltura e pesca
  • b – estrazione di minerali da cave e miniere
  • c – attività manifatturiere
  • d – fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
  • e – fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
  • f – costruzioni
  • g – commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
  • h – trasporto e magazzinaggio
  • i – attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
  • j – servizi di informazione e comunicazione
  • k – attività finanziarie e assicurative
  • l – attività immobiliari
  • m – attività professionali, scientifiche e tecniche
  • n – noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
  • o – amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
  • p – istruzione
  • q – sanità e assistenza sociale
  • r – attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
  • s – altre attività di servizi
  • t – attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze
  • u – organizzazioni ed organismi extraterritoriali

La lettera è seguita da numeri che offrono informazioni sulla divisione (prime due cifre, in totale le divisioni sono 99), gruppo (terza cifra), classe (quarta cifra), categoria (quinta cifra) e sottocategoria (sesta cifra). Ma dove trovare il codice ATECO? Scopriamolo nelle prossime righe!

Cos’è il codice ATECO e dove si trova?

In base a tutto ciò che abbiamo detto finora, appare chiaro quanto sia fondamentale avere il codice sempre a disposizione. Se hai una partita IVA, puoi trovarlo sulla visura camerale e sul certificato di attribuzione della partita IVA.

Codice ATECO… come trovarlo? Spesso basta internet! Se desideri verificare un codice per capire a quale attività appartiene, puoi affidarti al sito dell’ISTAT, alla piattaforma CodiceAteco o sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Sul primo basta inserire il tipo di attività svolta, per esempio un ristorante o un ufficio commercialista, per individuare subito il codice attività. Ma è possibile anche partire da un codice per arrivare alla categoria professionale. Il secondo mostra differenti tipi di attività, a cui accedere per visualizzare un codice specifico. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione un tool con cui identificare i diversi codici ATECO.

Altro metodo da poter utilizzare è quello di controllare le informazioni presenti sul sito dell’attività di cui si vuole conoscere il codice ATECO. Molte aziende, infatti, sono solite pubblicizzarsi in rete inserendo nel proprio sito dei dati importanti relativi alla propria P.IVA (quest’ultima deve essere esposta obbligatoriamente). Ecco che trovare il codice ATECO è veramente un gioco da ragazzi!

Come si cambia il codice ATECO?

Se durante l’apertura della Partita IVA si sbaglia il codice ATECO oppure si è deciso di cambiare attività utilizzando la stessa Partita IVA è possibile cambiarlo con una semplice dichiarazione.

Durante la dichiarazione annuale basta inserire il codice ATECO corretto e aggiornato al rigo VA2. Il cambio del codice ATECO può essere fatto in autonomia oppure avvalendosi dell’aiuto del proprio commercialista. Questa procedura garantisce che l’attività dell’azienda sia sempre correttamente rappresentata, evitando complicazioni amministrative o legali.

Codice ATECO sbagliato: rischio sanzione

Come abbiamo visto il codice ATECO svolge un ruolo importante e viene utilizzato in molte situazioni differenti. Per questo motivo è necessario utilizzare il codice che più si avvicina alla propria attività. Nel caso in cui il codice ATECO sia errato, si rischia anche una sanzione di tipo amministrativo, a meno che non si comunichi tempestivamente il codice corretto.

Ecco come evitare sanzioni:

  • Comunicazione tempestiva: in caso di errore, è fondamentale comunicare il codice corretto il prima possibile, preferibilmente nella dichiarazione annuale nel rigo VA2;
  • Assistenza di un commercialista: rivolgersi a un commercialista può aiutare a evitare errori e gestire correttamente eventuali modifiche;
  • Verifica periodica: effettuare controlli periodici delle attività e dei relativi codici ATECO per assicurarsi che siano sempre aggiornati e corretti.

Se necessiti di aiuto per migliorare la tua visibilità in rete e inserire le informazioni corrette sul tuo sito circa la tua attività, contattaci. Il tema di Italiaonline sarà lieto di supportarti.

Come si fa a sapere il codice ATECO?

Come si leggono i codici ATECO?

Cosa succede se ho codice ATECO sbagliato?

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