Pubblicato il 07 Ottobre 2021
Vendere all'estero con un e-commerce o altre piattaforma online è possibile attraverso un progetto vincente. Ecco cinque consigli preziosi da seguire.
Vendere online all’estero è un’opportunità sfruttata da tante aziende. La crescente digitalizzazione e la voglia di superare le difficoltà legate alla pandemia da covid-19 hanno portato molti imprenditori o aspiranti tali a voler internazionalizzare i loro business. Molti hanno optato per l’e-commerce, che consente di oltrepassare i confini e trovare clienti all’estero.
Un’attività di questo tipo però ha delle dinamiche completamente diverse da un negozio o un’azienda locale. Innanzitutto, ci sono precise normative da rispettare. A queste si aggiunge il bisogno di conoscere bene il mercato di destinazione e preparare un’offerta vincente, supportata da una buona strategia. Insomma, il successo della vendita online all’estero dipende da tanti fattori. Ecco 5 consigli da seguire per capire meglio come vendere su internet i propri prodotti in mercati stranieri.
- 1 – Vendere online all’estero: conoscere la normativa
- 2 – Vendere online estero: scegliere una piattaforma adatta alle proprie esigenze
- 3 – Vendita all’estero: conoscere bene il mercato di destinazione
- 4 – Vendere on-line: fare attenzione alla lingua
- 5 – Vendere su Internet: comunicare prezzi e tempi di consegna
- Vendere all’estero online: le strategie da considerare
1 – Vendere online all’estero: conoscere la normativa
Prima di tutto, se si vende all’interno dell’Unione Europea bisogna tenere conto delle regole che riguardano gli scambi tra Paesi Membri. In particolare, bisogna tener conto degli obblighi riguardanti la privacy. Esistono una serie di obblighi legati ai contenuti da inserire nel sito web. Chi vende online attraverso il proprio e-commerce dovrà, per esempio, inserire i dati aziendali in Home Page, ovvero la Partita IVA, la sede legale e i recapiti dell’azienda.
Inoltre, bisogna prevedere una pagina con i termini d’uso e le condizioni generali, ovvero cosa stabilisce il contratto tra acquirente e venditore: i doveri delle due parti, come funziona il diritto di recesso, le modalità di pagamento, quelle legate al trasporto. Bisogna anche indicare qual è il foro competente in caso di controversie. Infine, non può mancare la pagina sulla Privacy Policy. In tal caso, bisogna attenersi al GDPR, il regolamento europeo che riguarda il trattamento dei dati personali.
2 – Vendere online estero: scegliere una piattaforma adatta alle proprie esigenze
Quando si decide di vendere online all’estero bisogna capire se è più conveniente affidarsi all’e-commerce proprietario oppure se è meglio partire con un’affiliazione a un marketplace. Quest’ultima soluzione è indicata nel caso in cui si voglia iniziare con un investimento minore rispetto all’avvio di una piattaforma. Inoltre, consente di capire in modo graduale come gestire un’attività di vendita senza esporsi troppo col proprio sito, ma affidandosi a una piattaforma forte, come Amazon, per esempio.
Allo stesso tempo, bisogna tener conto che all’interno di un marketplace non si può davvero lavorare sul branding, ma si è solo uno dei tanti venditori nel mucchio e se non si hanno prodotti particolari o prezzi concorrenziali si rischia di vendere davvero poco. Un e-commerce, invece, richiede sicuramente più impegno e risorse economiche, ma permette di avere un controllo totale sul proprio progetto.
3 – Vendita all’estero: conoscere bene il mercato di destinazione
Quando si decide di espandere l’attività di vendita online all’estero, altro aspetto fondamentale da considerare è la conoscenza del mercato di destinazione. Infatti, non basta soltanto conoscere le normative e le regole commerciali del Paese in cui si vuole operare, ma è necessario approfondire la conoscenza del target di riferimento e delle abitudini di consumo locali.
Una volta stabilita l’area geografica nella quale si intende espandere la propria attività, è indispensabile condurre un’analisi del mercato per identificare i segmenti di mercato più redditizi e capire quali sono i bisogni degli utenti ed, eventualmente, come poterli soddisfare. Questa analisi può essere effettuata attraverso ricerche di mercato, sondaggi, focus group e altri strumenti di indagine.
Durante questa fase, inoltre, è fondamentale tener conto delle differenze culturali e abitudinali tra il proprio Paese di origine e quello di destinazione. È importante comprendere le peculiarità del mercato locale, le abitudini e le tradizioni, in modo da poter adeguare la propria offerta di prodotti e servizi e definire una strategia di marketing efficace. Quando si vende all’estero occorre, inoltre, considerare le differenze nelle preferenze di pagamento, nei gusti alimentari, nel clima e nelle stagioni, nel tipo di valuta utilizzata e nel modo in cui vengono effettuate le transazioni.
Un’altra azione importante è quella di valutare la concorrenza presente nel mercato di destinazione e capire come differenziarsi. Occorre individuare i punti di forza della propria offerta e cercare di sfruttarli al meglio, nonché individuare eventuali bisogni insoddisfatti dai concorrenti, rispondendo così a una domanda non ancora adeguatamente soddisfatta.
4 – Vendere on-line: fare attenzione alla lingua
La lingua è un altro aspetto fondamentale per la vendita online nel mercato internazionale. Quando gli acquirenti si trovano a utilizzare un sito web in una lingua straniera, la loro decisione d’acquisto spesso dipende dalla qualità della traduzione. Una cattiva traduzione può infatti causare confusione e ostacolare la fidelizzazione dei clienti.
Pertanto, è importante effettuare una traduzione di ogni pagina del sito web in modo accurato e professionale. I clienti stranieri, infatti, desiderano poter interagire con un sito web ben strutturato e privo di errori grammaticali o di battitura. A seconda dei Paesi di destinazione, potrebbe essere necessario fare ricerche specifiche sulle espressioni linguistiche locali, poiché talvolta i sinonimi possono avere connotazioni diverse e questo potrebbe influire sulla percezione degli utenti del sito.
E non è tutto: una buona traduzione non riguarda solo il testo, ma include anche l’immagine e il branding. Bisogna, quindi, prestare attenzione alla traduzione appropriata dei contenuti grafici, come banner pubblicitari, immagini del prodotto e icone. In tal modo, si comunica l’affidabilità dell’azienda e si aumenta sensibilmente la propensione d’acquisto da parte dei consumatori.
Un’altra considerazione importante quando si effettua la traduzione è quella di utilizzare la lingua specifica del Paese di destinazione. Dopotutto, anche se un’ampia fetta di popolazione mondiale ha delle conoscenze minime di inglese, non tutti i clienti si sentono a proprio agio nel navigare su un sito web in una lingua straniera. Comunicare con un linguaggio familiare ai clienti, insomma, garantisce maggiori possibilità di catturare l’attenzione degli utenti e di generare un’esperienza d’acquisto più positiva.
Un ulteriore consiglio, parlando di lingua, potrebbe essere quello di scegliere traduttori professionisti o servizi di traduzione automatica affidabili, in grado di soddisfare gli standard di precisione e di controllo della qualità. Lasciarsi andare ad una traduzione di bassa qualità rischia di rappresentare un rischio troppo grande per la buona riuscita del tuo business.
5 – Vendere su Internet: comunicare prezzi e tempi di consegna
Un e-commerce che spedisce all’estero deve comunicare chiaramente il prezzo e i tempi di consegna. Una delle grandi paure dei consumatori che si approcciano a un e-commerce straniero riguarda proprio eventuali ritardi nella consegna. Il primo passo è rassicurarlo mostrando già nella scheda prodotto la prevista data di consegna.
Il secondo punto riguarda il prezzo, che deve essere indicato con il simbolo esatto. Naturalmente, bisogna anche segnalare tasse e costi di spedizione, che cambiano in base al Paese e alla città di destinazione. In alcuni casi, bisogna anche considerare i dazi doganali. Quindi, in base alla Nazione in cui si vuole inviare il prodotto bisogna tenere conto dei costi aggiuntivi e informare l’utente.
Vendere all’estero online: le strategie da considerare
Questi sono solo cinque consigli di cui tenere conto quando si vuole avviare un e-commerce e vendere all’estero. Cinque consigli perfetti per lanciare il tuo business, ma che di certo non basteranno per garantirti un risultato importante. Per questo servono le giuste strategie di vendita. Eccone due:
- Avviare un progetto SEO: perfetto per migliorare il posizionamento del tuo ecommerce sui motori di ricerca. Una buona strategia SEO può aumentare visite e quindi conversioni, oltre a migliorare la tua brand awareness;
- Sfruttare le campagne di advertising: per intercettare potenziali clienti su diversi canali e indirizzare il loro percorso d’acquisto.
Un ultimo consiglio per vendere all’estero in maniera efficace è quello di affidarsi sempre a servizi sicuri e professionisti in grado di supportare davvero il business. Italiaonline mette a disposizione i suoi esperti di e-commerce, piattaforme di ultima generazione e tutte le funzioni – come il servizio InRete Estero – che possono contribuire all’espansione della tua attività.