Pubblicato il 29 Ottobre 2024
Diventare freelance richiede alcuni passaggi fondamentali, sia sul piano burocratico che su quello pratico. In questa guida scopriremo insieme cosa fare e quali sono i passi falsi da evitare, per lavorare da freelance nel modo giusto.
Lavorare come freelance è il sogno di chi desidera sfruttare le proprie competenze per dare vita ad un’attività autonoma, priva di orari, luoghi di lavoro e restringenti regole esterne.
Con l’avvento del fenomeno del nomadismo digitale, questo tipo di attività lavorativa ha preso piede a macchia d’olio, specialmente dopo il periodo del covid-19.
Ma torniamo a parlare di freelance e di come diventarlo. Prima di tutto, è importante scegliere un settore in cui specializzarsi e acquisire le competenze necessarie per distinguersi nel mercato. È necessario anche capire quali servizi offrire, identificare il target di clientela e definire i propri punti di forza. Una volta definito il piano, sarà obbligatorio registrarsi come libero professionista aprendo una Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate.
In Italia, i nuovi freelance possono usufruire del regime forfettario, che consente di pagare tasse ridotte in base a specifiche soglie di reddito. Sebbene il percorso possa sembrare lineare, fare il freelance può nascondere delle insidie che è bene conoscere in tempo, così da evitare passi falsi che potrebbero compromettere la carriera. Se diventare freelance è il tuo sogno, quindi, continua a leggere!
Come diventare freelance: definizione dei servizi
Se desideri comprendere come diventare un freelance, devi avere chiaro sin da subito quali servizi offrire e a chi offrirli.
Questo richiede un’analisi delle proprie competenze, esperienze e passioni. Ad esempio, un graphic designer potrebbe specializzarsi in design di loghi, branding o contenuti per social media, mentre uno sviluppatore potrebbe scegliere tra sviluppo di app, siti web o consulenze tecniche.
Proporsi come esperto in una nicchia specifica aumenta il valore percepito dei servizi e la probabilità di essere scelti rispetto alla concorrenza. È importante inoltre definire le proprie capacità tecniche e il tipo di progetti che si è in grado di portare a termine, per evitare di promettere più di quanto si possa realmente offrire.
Una volta definiti i servizi, si consiglia di creare un portfolio, anche online, per mostrare esempi concreti del proprio lavoro e attrarre potenziali clienti. Inoltre, è utile pensare a pacchetti di servizi per diverse fasce di prezzo, così da rispondere alle necessità di vari tipi di clientela.
Diventare freelance: definizione della clientela
Un freelancer può decidere di rivolgersi a piccole imprese, startup, privati o grandi aziende, ma la scelta influenzerà le strategie di marketing e la comunicazione. Ad esempio, se un freelancer decide di concentrarsi sulle startup, potrebbe promuovere i propri servizi su piattaforme come LinkedIn o in eventi dedicati al networking per imprenditori.
Per un cliente privato, al contrario, può essere più efficace utilizzare canali di social media o gruppi di settore.
Un’altra considerazione da fare riguarda la localizzazione dei clienti: mentre alcuni freelancer scelgono di lavorare esclusivamente con clienti locali, molti preferiscono un target internazionale, che permette loro di raggiungere più opportunità. In questo caso, padroneggiare una lingua straniera, come l’inglese, diventa un vantaggio notevole.
Infine, è importante saper ascoltare e comunicare con i clienti. Conoscere le loro esigenze e adattare i propri servizi alle loro aspettative crea relazioni durature e facilita il passaparola positivo, una delle risorse di marketing più potenti per un freelancer.
A questo punto è arrivato il momento di ufficializzare il percorso da freelance e fare i conti con quelle che sono le leggi italiane in tema di fisco.
Come si diventa freelance: l’importanza di adempiere agli obblighi fiscali
Una volta capito cosa offrire e a chi comunicare, è necessario mettersi in regola con il fisco. Parliamo quindi dell’apertura della Partita IVA, un codice fiscale che identifica l’attività economica svolta.
Questo può essere fatto tramite:
- Presentazione in persona presso uno sportello dell’Agenzia delle Entrate;
- Online, attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate;
- Con il supporto di un commercialista, che facilita la gestione delle pratiche e consiglia sul regime fiscale più adatto.
L’apertura della Partita IVA è gratuita. Durante questa fase, sarà necessario compilare il modello AA9/12, un modulo in cui indicare il codice ATECO corrispondente alla propria attività professionale. I codici ATECO classificano le attività economiche, e scegliere quello giusto è fondamentale per assicurarsi che la propria attività sia ben definita agli occhi del fisco.
Attività freelance: fondamentale la scelta del regime fiscale
In genere, i freelance possono scegliere tra:
- Regime forfettario: un regime semplificato e vantaggioso per chi ha ricavi sotto i 85.000 euro annui. Permette di pagare un’imposta sostitutiva del 15% (ridotta al 5% per i primi 5 anni se si risponde a certi requisiti) sul reddito imponibile, determinato tramite una percentuale forfettaria che varia in base al codice ATECO;
- Regime ordinario: per chi prevede ricavi superiori o per attività più complesse. In questo caso, si applica l’IRPEF e altre imposte in base agli scaglioni di reddito, e la gestione contabile richiede maggiore accuratezza.
Oltre alla Partita IVA, i freelance italiani devono iscriversi alla Gestione Separata INPS, il fondo previdenziale dedicato ai lavoratori autonomi. L’iscrizione permette di versare contributi previdenziali obbligatori e di accumulare i contributi pensionistici. I contributi sono calcolati sul reddito annuo dichiarato e variano annualmente.
Con la Partita IVA attiva, a questo punto, il freelance è abilitato a emettere fatture. Dal 2019, la fatturazione elettronica è obbligatoria per molte categorie, e anche i freelance possono utilizzare il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate per l’invio e la conservazione delle fatture. È chiaro, quindi, che per molti freelance il supporto di un commercialista è cruciale per evitare errori.
Freelance vincente: non può fare a meno del pubblicità in rete e fuori rete
Diventare un freelance richiede non solo competenze professionali, ma anche una solida strategia di marketing per farsi conoscere e attrarre clienti.
Il primo passo che consigliamo di eseguire, è quello di sito web professionale. Questo rappresenta il proprio biglietto da visita e deve essere curato in ogni dettaglio. Il sito deve contenere informazioni chiare su chi sei, quali servizi offri e come puoi aiutare i tuoi clienti. È essenziale includere il portfolio dei lavori (precedentemente citato), testimonianze di clienti soddisfatti e un blog per condividere la propria expertise.
Fondamentale, inoltre, renderlo ottimizzato per i motori di ricerca (SEO), utilizzando parole chiave pertinenti nel tuo settore. Questo aiuterà a posizionarsi meglio nei risultati di ricerca, aumentando la visibilità. Non possono mancare anche contenuti di qualità che rispondano a domande frequenti nel proprio campo.
I social media sono un’altra potente risorsa per i freelancer. Piattaforme come LinkedIn, Instagram e Facebook possono aiutare a connettersi con potenziali clienti e a costruire una rete professionale. Pubblicare regolarmente aggiornamenti, lavori recenti e articoli informativi, avvicina nuovo pubblico e aumenta l’autorità del proprio brand. Fondamentale usare hashtag pertinenti e interagire con i follower per costruire relazioni.
Oltre al sito web e ai social media, ci sono altri canali online da considerare. Piattaforme freelance come Upwork e Fiverr possono aiutarti a trovare nuovi clienti. Questi canali permettono di mostrare il proprio portfolio e le proprie competenze a un pubblico più ampio.
Non meno valido l’email marketing, per inviare aggiornamenti, offerte speciali e contenuti utili ai tuoi iscritti. Strumenti come Mailchimp aiutano a gestire le campagne in maniera rapida e efficace.
Infine, è bene non dare per scontato il marketing offline per freelancer. Se sei un freelance partecipa a eventi di networking, fiere e conferenze nel tuo settore. Questo ti permette di incontrare di persona potenziali clienti e di costruire relazioni. Porta sempre con te biglietti da visita professionali e sii pronto a presentarti e a descrivere i tuoi servizi.
Inoltre, considera la possibilità di collaborazioni con altri professionisti o aziende. Queste partnership possono ampliare la tua rete e portare nuovi clienti. Ricorda che con determinazione e pianificazione, potrai attirare i clienti giusti e costruire una carriera di successo.
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