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Break even point: cos’è, formula e come abbassarlo facendo marketing

Pubblicato il 25 Luglio 2024

Il break even point (BEP), o punto di pareggio, rappresenta il livello di vendite in cui il ricavo totale è uguale al costo totale. In questa guida scopriremo perché è importante calcolarlo e come abbassarlo con una giusta strategia di marketing.

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La formula del break even point ci permette di ottenere un dato importante, ovvero il punto di pareggio, un concetto fondamentale nell’ambito della gestione aziendale e della pianificazione finanziaria.

A chi non sa cos’è il break even point spieghiamo che si tratta del livello di vendite in cui il ricavo totale è uguale al costo totale. Grazie al calcolo del break even point l’impresa sa qual è il momento preciso in cui inizia a generare profitto anziché perdite.

Questo punto critico permette alle aziende di valutare la sua capacità di coprire tutti i costi fissi e variabili attraverso le entrate derivanti dalle vendite di prodotti o servizi.

Ora che il significato di break even point è ormai chiaro, possiamo passare a parlare della formula di questo punto critico e di come abbassare il risultato ottenuto grazie ad una strategia di marketing efficace.

Cos’è il break even point (BEP)

Il break even point, abbiamo già detto, indica il livello di attività commerciale al di sotto del quale un’azienda subisce perdite e al di sopra del quale inizia a generare profitto.

Questo valore viene espresso in termini di unità vendute o di valore delle vendite. È un concetto che permette di determinare la soglia minima di vendite necessaria per raggiungere il pareggio, cioè coprire i costi totali senza generare né profitto né perdite nette.

Come si calcola il break even point: formula ed esempi pratici

La formula del break even point può essere calcolata, abbiamo detto, in diversi modi a seconda delle informazioni disponibili sull’azienda. Vediamo degli esempi concreti.

Calcolare break even point in unità

Il break even point in unità si calcola dividendo i costi fissi totali per la differenza tra il prezzo di vendita unitario e il costo variabile unitario.

Vediamo un esempio per capire come si calcola il break even point in unità: se i costi fissi sono pari a 10.000 €, il prezzo di vendita unitario è pari a 20 € e il costo variabile unitario corrisponde a 10 €, il break even point in unità è 10.000  / (20 – 10) = 1.000 unità.

Calcolare break even point in valore

Il break even point in valore si calcola moltiplicando il break even point in unità per il prezzo di vendita unitario.

Vediamo un esempio pratico di break even point calcolato in valore: usando lo stesso esempio, se il prezzo di vendita unitario è 20 €, il break even point in valore è 1.000 unità * 20 € = 20.000 €.

Questi esempi di break even point ci fanno capire che il calcolo è cruciale per la pianificazione finanziaria e strategica delle aziende. Esso permette di stabilire obiettivi di vendita realistici, valutare la redditività di nuovi progetti o prodotti e prendere decisioni informate sugli investimenti.

Conoscere il break even point aiuta i manager e gli imprenditori a capire quanto devono vendere per evitare perdite e ottenere profitti, migliorando così la gestione finanziaria complessiva dell’azienda.

Ora che abbiamo visto in cosa consiste e come si calcola il break even point passiamo a vedere come abbassarlo con la giusta strategie di marketing.

Break even point alto: quali sono le cause

Un break even point alto può derivare da diverse cause all’interno di un’azienda.

Questo fenomeno indica che l’azienda deve vendere un numero significativamente elevato di unità o generare un volume di vendite molto alto prima di raggiungere il pareggio finanziario.

Ecco alcune delle cause principali di un break even point alto:

  • Costi fissi troppo alti: se un’azienda ha costi fissi elevati, come affitto di spazi commerciali, salari elevati, ammortamenti di attrezzature costose o spese generali elevate, il break even point sarà più alto
  • Costi variabili troppo alti: se il costo per unità prodotta o venduta è elevato, l’azienda deve vendere più unità per coprire questi costi variabili e arrivare al pareggio;
  • Prezzi di vendita bassi: in questo caso, è necessario esaminare la strategia di pricing e considerare se aumentare i prezzi senza compromettere la competitività sul mercato può contribuire a ridurre il break even point;
  • Mercato competitivo: la differenziazione del prodotto, miglioramenti nella qualità del servizio o strategie di marketing più efficaci possono aiutare a migliorare le vendite e ridurre il tempo necessario per raggiungere il break even point;
  • Cattiva gestione del capitale circolante: mantenere un sano equilibrio tra entrate e uscite di denaro può migliorare la liquidità e la capacità di coprire i costi fissi con maggior facilità.

Identificare queste cause e implementare strategie correttive adeguate può aiutare un’azienda a ridurre il break even point e migliorare la sua sostenibilità finanziaria nel lungo periodo.

Abbassare il break even point grazie al marketing online

Il marketing online rappresenta un potente strumento per abbassare il break even point di un’azienda, consentendo di raggiungere più facilmente i clienti target e migliorare l’efficienza delle operazioni di vendita.

Una delle principali strategie di marketing online è quella di utilizzare i social media come piattaforme di promozione. Attraverso piattaforme come Facebook, Instagram, LinkedIn e Twitter, le aziende possono creare campagne pubblicitarie mirate che raggiungono direttamente il proprio pubblico di riferimento in base a interessi, demografia, comportamenti online e altro ancora.

In questo caso potrebbe essere cruciale l’utilizzo di tattiche di content marketing che mirano a creare engagement e conversioni, fondamentali per migliorare le performance di siti, pagine social e altri canali virtuali.

Questo targeting preciso permette alle aziende di massimizzare il ritorno sugli investimenti pubblicitari (ROI) e di generare vendite più rapide, contribuendo così a ridurre il tempo necessario per raggiungere il break even point.

Inoltre, il marketing online include anche la gestione attiva del sito web o dell’ecommerce dell’azienda, per ottimizzare il traffico organico e migliorare il tasso di conversione. Grazie al potere dell’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO), le aziende possono aumentare la visibilità del loro sito web nei risultati di ricerca. Questo può portare a un aumento delle vendite senza aumentare proporzionalmente i costi fissi.

Prezioso, inoltre, l’utilizzo dei marketplace, che permettono di entrare in contatto con milioni di potenziali clienti, aumentando così la percentuale delle vendite. Grazie alla visibilità offerta dai marketplace, le aziende possono accedere a nuovi segmenti di mercato al di là delle loro reti di clienti esistenti. Inoltre, poiché molti di questi portali hanno sistemi di recensioni e valutazioni dei venditori, i potenziali acquirenti possono prendere decisioni informate basate sull’esperienza di altri clienti.

Un’altra strategia efficace è l’utilizzo di campagne di email marketing mirate. Invitando i potenziali clienti a iscriversi alla newsletter dell’azienda, è possibile creare un rapporto continuo con il pubblico, informandoli su offerte speciali, nuovi prodotti o eventi aziendali. Stessa cosa può essere fatta con l’SMS marketing, che utilizza testi e contenuti simili a quelli sfruttati per il marketing tramite email.

Abbassare il break even point grazie al marketing offline

Se nel paragrafo precedente abbiamo parlato di tattiche in rete, passiamo a vedere cosa possiamo fare in “modalità offline” per abbassare il break point di un’azienda.

Una delle principali tattiche di marketing offline è rappresentata dalle fiere commerciali e gli eventi di networking. Partecipare a queste manifestazioni consente alle aziende di incontrare direttamente potenziali clienti e stabilire connessioni personali. Questa interazione diretta può generare lead qualificati e vendite immediate, contribuendo così a ridurre il tempo necessario per raggiungere il break even point.

Inoltre, la pubblicità tradizionale come spot televisivi, annunci radiofonici, cartellonistica e pubblicità su stampa locale o nazionale rimane un’opzione valida per molte aziende, soprattutto per quelle che mirano a raggiungere un pubblico più ampio e diversificato.

Un’altra strategia offline efficace è quella delle partnership e delle collaborazioni con altre aziende complementari. Creare sinergie con aziende che operano in settori correlati può aprire nuove opportunità di mercato, espandere la base clienti e ridurre i costi di marketing attraverso attività congiunte.

Ovviamente, è utilizzando una combinazione strategica di entrambi i metodi (online e offline) che si è certi di raggiungere i risultati sperati. Un approccio di questo tipo migliora la visibilità e l’attrattività dell’azienda sul mercato, contribuendo anche a consolidare la sua posizione competitiva nel lungo termine.

Per essere certi di mettere in atto una corretta sinergia di tattiche in rete e fuori rete, prediligi sempre il supporto da parte di esperti. Se all’interno del tuo team non è presente uno staff specializzato in marketing, contattaci.

Noi di Italiaonline, costruiremo per il tuo business un piano strategico di marketing integrato, capace di rafforzare l’autorità del tuo brand, avvicinare nuovi clienti, innalzare le vendite e di riflesso, abbassare il break even point aziendale.

Come si calcola il punto di break even?

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