Pubblicato il 21 Giugno 2024
Il minimum viable product è la versione di un prodotto con caratteristiche appena sufficienti per essere utilizzabile dai primi clienti. Scopriamo insieme a cosa serve un prodotto minimo funzionante (MVP) e come crearlo da zero.
L’MVP (Minimum Viable Product) è una versione molto particolare di un prodotto. Esso è utilizzato, solitamente, dalle aziende appena nate, che si trovano in una fase delicata e determinante.
Il MVP – Minimum Viable Product, ovvero il “prodotto minimo funzionante”, è un termine nato nel 2001 grazie a Frank Robinson, co-founder della SyncDev, che serve ad indicare un prodotto con alto ROI (Return on Investment) rispetto al rischio. Il MVP, infatti, presenta caratteristiche appena sufficienti per essere utilizzato dai primi clienti.
Il MVP è, quindi, una versione iniziale, di base, del prodotto, priva delle caratteristiche più avanzate ma che contiene solo quelle essenziali. Nei prossimi paragrafi scopriremo meglio cos’è il minimum viable product e come crearlo.
Minimum viable product: significato e vantaggi
Lanciare rapidamente un prodotto sul mercato con il minimo investimento possibile, testarlo con i potenziali clienti e raccogliere dati e risposte utili per migliorare il prodotto, è il sogno di molti imprenditori.
Ecco, nello specifico, tutti i punti di forza di questo prodotto particolare. Tra i punti di forza del MVP, possiamo trovare senza ombra di dubbio la validazione rapida del mercato e la riduzione dei rischi, per i motivi precedentemente indicati.
Il lancio di un MVP permette anche di ottenere feedback immediati dai primi utenti. Questi input sono cruciali per iterare il prodotto, rendendolo più in linea con le aspettative e le necessità del mercato.
L’MVP richiede un investimento minimo per essere sviluppato e lanciato. Utilizzando strumenti e risorse esistenti, le aziende possono mantenere bassi i costi iniziali, rendendo l’intero processo di sviluppo più sostenibile.
Il processo iterativo dell’MVP consente anche di essere flessibili e adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e ai feedback degli utenti. Questo approccio favorisce un miglioramento continuo e una maggiore reattività alle esigenze dei clienti.
L’MVP aiuta anche a testare e affinare le strategie di marketing online e offline: conoscendo meglio le caratteristiche, le abitudini e i bisogni delle buyer personas, le aziende possono adattare le strategie di marketing per raggiungere efficacemente il loro pubblico target. Le aziende possono fare leva su strategie social, SEO o di content marketing, proponendo contenuti video o immagini professionali, capaci di influenzare meglio il pubblico.
Infine, se i risultati dei test indicano che il prodotto non sta risolvendo i problemi dei clienti come previsto, le imprese possono fare un pivot, ovvero cambiare direzione o modificare significativamente l’idea di base, basandosi sui dati raccolti.
Minimum viable product: esempi vincenti
Per capire al meglio cos’è un minimum viable product, prendiamo l’esempio emblematico di Dropbox, che ha utilizzato un semplice video dimostrativo per presentare il suo prodotto. Questo video di circa tre minuti ha mostrato le funzionalità chiave del software, raccogliendo feedback e suscitando interesse tra i potenziali utenti, senza la necessità di costruire inizialmente un prodotto completo.
Un altro esempio significativo di MVP è Groupon, che ha esordito utilizzando strumenti esistenti come WordPress per il sito web e FileMaker per creare e inviare i coupon via email. Questo approccio “Piecemeal” ha permesso a Groupon di testare e validare il proprio modello di business in modo economico e veloce, prima di sviluppare una piattaforma completamente integrata.
MPV: come crearlo?
Creare un minimum viable product da zero è un processo articolato e delicato. Seguire i passaggi giusti è fondamentale per assicurare che l’MVP fornisca il massimo valore.
Ecco una lista dettagliata degli step che devi seguire per creare un MVP:
- Identificare l’idea iniziale: è bene avere una chiara comprensione del problema che il tuo prodotto vuole risolvere;
- Ricerca di mercato: cerca di comprendere il target dei tuoi clienti, le loro esigenze e i loro comportamenti. Analizza i concorrenti esistenti per individuare eventuali lacune nel mercato che il tuo MVP potrebbe colmare;
- Definizione delle caratteristiche essenziali: identifica le funzionalità fondamentali che il tuo prodotto deve avere per risolvere il problema principale del cliente;
- Creazione del prototipo: questo può essere un wireframe, un mockup o una versione rudimentale del prodotto. Il prototipo dovrebbe concentrarsi sulle funzionalità essenziali e sull’usabilità;
- Test interni: effettua test interni con il tuo team per assicurarti che il prodotto funzioni correttamente e che non ci siano problemi evidenti. Raccogli feedback dal team e apporta le necessarie modifiche;
- Lancio del MVP: lancia il tuo MVP a un gruppo selezionato di utenti o in un mercato limitato. Questo ti permetterà di ottenere feedback reali senza esporre il prodotto a un pubblico troppo vasto;
- Raccolta dei feedback: utilizza questionari, interviste e analisi dei dati per capire come gli utenti interagiscono con il tuo prodotto e quali problemi incontrano;
Infine, monitora le metriche chiave di performance per valutare il successo del tuo MVP. Una volta che il tuo MVP ha validato l’idea di base, pianifica lo sviluppo delle funzionalità aggiuntive e la crescita del prodotto.
La creazione di un MVP efficace può essere complessa e richiede competenze specifiche. Per questo motivo, è sempre consigliabile consultare degli esperti del settore. Per la sua promozione e pubblicità, inoltre, puoi affidarti ad Italiaonline, pronto a fornirti supporto per studiare la strategia più adatta al tuo business.