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“L’unione fa la forza”, intervista a Salvatore Ippolito sulla rivista 360

Un estratto dell’intervista a Salvatore Ippolito pubblicata sull’ultimo numero di 360.

“Con 20 milioni di utenti unici mensili unduplicated, Italiaonline è un vero gigante del web made in Italy. Il 60% di market reach pone la società nata a febbraio dalla fusione di Libero e Matrix al terzo posto in termini di penetrazione sull’utenza internet del nostro Paese dopo Google e Facebook. Sul fronte dell’advertising nazionale, la raccolta è gestita da Italiaonline Adv, apposita struttura nata dall’unione delle due concessionarie Libero Advertising (Libero) e Niumidia (Matrix), forte di 60 professionisti e guidata dal direttore vendite Salvatore Ippolito, a cui è stato affidato un obiettivo ambizioso: 100 milioni di euro di fatturato nel 2013. Le armi sono numeri che consentono a Italiaonline Adv di proporsi come punto di riferimento assoluto per il display, oltre a un approccio che, come spiega Ippolito, permette alla concessionaria di coprire tutte le esigenze di marketing in termini creativi, progettuali, contenutistici”.

Oltre all’integrazione di Libero e Virgilio, lungo quali altre direzioni strategiche state procedendo per espandere il network editoriale?
Con il lancio, a febbraio, del femminile DiLei (www.dilei.it), e con il canale video Vitv.it abbiamo avviato una strategia che vede Virgilio e Libero fare da piattaforma di promozione per nuove iniziative editoriali e di e-commerce verticali, autonome e specializzate. Nei prossimi 15 giorni ne andranno online altre due, dedicate rispettivamente al mondo della tecnologia e dell’alimentazione. Inoltre, nell’ottica di essere sempre più percepiti come punto di riferimento dell’Italia in rete, stiamo valutando acquisizioni di siti terzi.

In sede di presentazione, si era parlato di 100 milioni di euro come obiettivo di raccolta 2013. Conferma questa previsione, anche alla luce della difficile situazione di mercato?
Il periodo iniziale della nostra attività è coerente con le nostre previsioni, ma ora bisognerà considerare l’andamento complessivo del mercato. Anche il digitale risente dell’incerto scenario generale: i dati Nielsen segnalano quanto siamo lontani da quella crescita a due cifre a cui aspiriamo di tornare presto. L’augurio è che anche dalle istituzioni arrivi l’attenzione necessaria a stimolare un settore che può far bene a tutto il sistema Italia.

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