Come ogni giorno vi proponiamo un nuovo Ore 18, il nostro spazio che lanciamo alle 18, un’ora cruciale di bollettino della giornata trascorsa, in particolare in questo periodo in cui tutti stiamo fronteggiando l’emergenza Coronavirus. Anche alle 18, noi di Italiaonline rimaniamo aperti virtualmente a tutto il Paese. E anche se #iorestoacasa, noi continuiamo a essere come prima operativi e vicini ai nostri clienti.
In molti ci chiediamo ogni giorno come sarebbe stato il lockdown di questi giorni senza internet, quindi anche senza la possibilità di vedersi e sentirsi grazie alle videoconferenze. Le utilizziamo sempre più, sia per lavoro che per fare videochiamate con amici e famiglie, e in questo periodo stanno logicamente avendo un grande aumento di download, come testimoniano i dati pubblicati da pubblicati ieri da App Annie, società di analisi di dati web e mobile. Con alcune conferme e qualche sorpresa. Vediamo di seguito le principali applicazioni di videoconferenze che in questo periodo possono renderci la vita più agevole e a volte più dolce.
Partiamo dalla classica Skype, piattaforma gratuita di chat e videoconferenza di Microsoft, che continua a essere molto popolare e con una infinita comunità di utenti già iscritti, se non altro perché chiunque abbia un ID Microsoft ha già di fatto un accesso a Skype. Microsoft stessa, però, sta privilegiando, soprattutto per un uso professionale, la sua Teams, che l’azienda ha deciso di rendere gratuita per un periodo limitato. I “nerd” la apprezzano molto più di Skype, anche se l’interfaccia può essere meno immediata per chi non è abituato a fare videoconferenze in modo frequente.
Nel mondo Apple invece lo strumento standard per le videochiamate è Facetime, integrata su tutti i dispositivi Apple e con ottima qualità audio e video, secondo i consueti standard del gruppo guidato da Tim Cook, ma naturalmente funzionante soltanto se si ha un device Apple, a differenza delle altre applicazioni per videoconferenza che sono invece “open”. Da Cupertino a Mountain View: per chi utilizza la G Suite di Google per lavoro, l’azienda ha reso gratuito l’upgrade al sistema di videoconferenza Hangouts Meet, che si basa sulla stessa piattaforma di Google Duo, lo strumento per le videochiamate tra privati.
Negli USA e ora anche in Europa, sta prendendo piede Zoom, come la maggiore alternativa a Skype. Zoom ha una versione gratuita ma “a tempo”, perché le chiamate possono essere al massimo di 40 minuti, dopodiché bisogna aprire una nuova sessione. Un plus di Zoom è quello di poter creare eventi in videoconferenza per un numero elevato di persone, senza particolari problemi nella gestione.
Da segnalare che Cisco, per questo momento particolare di emergenza e di impennata del lavoro da casa, offre gratuitamente la sua piattaforma Webex Meetings, che ha un taglio decisamente professionale ed è consigliata ad esempio per le lezioni online degli insegnanti.
Chiudiamo con la “sorpresa” di cui scrivevamo all’inizio, ossia Houseparty, app per videochat pensata per i più giovani e che sta facendo registrare il tasso di download più elevato in Italia rispetto a tutte le altre, sempre secondo i dati pubblicati da App Annie. Houseparty è molto usata dai teenager perché permette incontri di gruppo, fino a un massimo di 8 persone, ma permette anche di partecipare a più incontri in contemporanea. L’effetto ricreato è quindi quello di una festa tra tanti amici, per superare la clausura grazie alla tecnologia.
Il digitale aiuta a mantenere le nostre relazioni, anche quelle più strette.